Mi scusi ma l'ecopass lo devo pagare?

Mi scusi ma l’ecopass lo devo pagare?

Mi scusi ma l’ecopass lo devo pagare?

mercoledì 16 Giugno 2010 - 13:21

Sembrerebbe che presso le biglietterie delle compagnie di navigazione l'ecopass sia spesso una -dimenticanza-. L'esperienza di un lettore

I vostri articoli – Gentile Redazione, ho seguito con attenzione, anche sul Vostro giornale, l’evoluzione della vicenda-ecopass. Mi permetto così di raccontarvi ciò che mi è accaduto giusto due giorni fa al rietro a Messina dopo una trasferta di lavoro. In particolare voglio riferirmi alla polemica sui mancati incassi che il Comune di Messina registra sui traghettamenti da Villa verso la Sicilia.

Giunto sulla sponda calabrese dello Stretto intorno alle 19, mi reco alla biglietteria -a monte- della Caronte&Tourist per fare il biglietto. Dopo aver pagato i miei salati 28 euro per la sola andata, il bigliettaio mi saluta ed io volgo le spalle come per risalire in auto. Stop. Dopo un paio di passi, mi ricordo dell’ecopass e stupito della mancata domanda sulla mia residenza torno indietro deciso a fare lo -gnorri-: mi scusi l’ecopass lo devo pagare? Scorgo subito negli occhi del mio interlocutore la sorpresa per l’inaspettata domanda: -E’ residente?-, mi chiede. Si. -Allora può andare-. Ma scusi non mi chiede un documento? Potrei anche mentirle… -vabbè si sente che è di qui-, mi risponde serafico, -e poi sacciu eo chiddu chi aiu affari- (eccolo mentre tira fuori la vera personalità che brucia sotto la cenere). A questo punto mi sento preso in giro: ogni volta mi prometto di non traghettare più con voi, gli dico, e ogni volta ci ricasco. Senza concorrenza (perchè quella di Bluvia si chiama complicità, altro che!) siete tutti furbi e spiritosi.

E sì, cara Redazione, l’idea che mi sono fatto è che i signori della nota compagnia privata -dimenticano- volentieri di staccare l’ecopass salvo poi ricevere, senza dubbio puntualmente, quanto dovutogli secondo convenzione per il loro -servizio-. Naturalmente, solo per la cronaca, giunto a Messina non c’è stato alcun controllo. A questo punto è lecito chiedersi in quanti traghettano liberamente, mentre le biglietterie -dimenticano- di far pagare l’ecopass come risarcimento per decenni di smog, incidenti, morti ammazzati e strade distrutte.

Fabio

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