L'osservazione - Norme di navigazione nello Stretto: limite di velocità notturno. E i -collegamenti veloci- di Metromare?

L’osservazione – Norme di navigazione nello Stretto: limite di velocità notturno. E i -collegamenti veloci- di Metromare?

L’osservazione – Norme di navigazione nello Stretto: limite di velocità notturno. E i -collegamenti veloci- di Metromare?

mercoledì 09 Giugno 2010 - 15:33

Le nuove norme impongono che all'imbrunire (al momento le 20.10) gli aliscafi non possano più viaggiare a velocità di crociera sulle ali ma come battelli tradizionali. E nei mesi invernali?

I vostri articoli – Tutti ci aspettiamo che la Metromare inizi finalmente il 28 giugno e risolva gli annosi problemi dell’attraversamento ed in special modo dei pendolari.

Ma ieri 8 giugno mi è capitato qualcosa che riguarda la navigazione nello Stretto e che ha dell’incredibile.

Mi trovavo, circa alle 20.10, a bordo dell’aliscafo proveniente da Panarea che, appena doppiato capo Peloro ha diminuito la sua velocità a circa 10 nodi orari, viaggiando come un qualunque scafo dislocante e non plando sulle ali, proseguendo in questo modo per tutta la rimanente parte del suo tragitto di linea (fino all’mboccatura del porto di Messina per poi deviare verso il porto di Reggio, attraccare e poi ripartire verso Messina (costeggiando fino a Villa S. Giovanni per poi attraversare lo Stretto e poi costeggiare ancora la costa siciliana) e quindifinalmente entrare al porto di Messina ove è arrivato con 1 ora e mezzo di ritardo.

Tutti abbiamo pensato ad un’avaria: sbagliato! tutto era dovuto alle nuove regole di navigazione dello Stretto le quali impongono che all’imbrunire (alle 20.10 appunto) gli aliscafi non possano più viaggiare a velocità di crociera sulle ali ma come battelli tradizionali, riducendo, di fatto, la loro velocità ad 1/3.

Il percorso Punta Faro-Reggio-Messina che sarebbe dovuto durare 30 minuti è durato 2 (due) ore, con immaginabili gravi problemi per i passeggeri e, penso, anche stress per l’equipaggio continuamente chiamato a fornire spiegazioni.

I molti turisti a bordo sono rimasti sbigottiti da tale fatto ed inoltre un tour-operator presente ha evidenziato al comandante che, ove la situazione perdurasse, il suo riferimento non sarà più l’imbarco di Messina ma a quello di Milazzo (si tenga presente che metà dei turisti dovevano pernottare a Messina ed a Taormina) ed evidenziava come , a questo punto, sarebbe stato conveniente per lui portare turisti alle Isole Eolie utilizzando il porto di Napoli, attraverso l’Alilauro.

La cosa strana di queste nuove regole di navigazione è che sono state fatte dopo che il sistema di rilevamento radar dello stretto è stato finalmente attivato ed è perfettamente funzionante 24 ore su 24, mentre prima, all’epoca del noto incidente in cui persero la vita 4 persone, funzionava solo qualche ora (?) al giorno durante le ore diurne (quando c’era visibilità e l’ausilio del radar sarebbe stato minimo) e non tutti i giorni (chi ha questo compito si dovrebbe chiedere chi aveva interesse a tenerlo fermo e farlo rapidamente diventare obsoleto).

La cosa ancora più strana è che dal 28 Giugno -dovrebbe- partire la Metromare con collegamenti veloci per Villa, Reggio ed Aeroporto ed allora mi chiedo: quando il buio sarà dalle 17 alle 6 del mattino dopo (e quindi toccherà tutte le principali corse di andata e ritorno) ci vorrà sempre un’ora e un quarto per andare da Messina all’aeroporto? ed un’ora per Reggio e 20 minuti per Villa?

I pendolari passeranno la vita in mare? Chi deve prendere un aereo non farà sempre prima ad andare a Catania che è senza incognite meteomarine?

E poi ancora: servono veramente alla sicurezza queste regole?

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