Ponte. Da una riunione di condominio la strategia per fermare le trivelle di Eurolink. Parisi: «Stiamo operando nella massima trasparenza »

Ponte. Da una riunione di condominio la strategia per fermare le trivelle di Eurolink. Parisi: «Stiamo operando nella massima trasparenza »

Ponte. Da una riunione di condominio la strategia per fermare le trivelle di Eurolink. Parisi: «Stiamo operando nella massima trasparenza »

venerdì 03 Settembre 2010 - 10:46

Il responsabile dell’Ufficio di Messina per conto del Contraente generale spiega che si tratta di interventi non invasivi, ma i condomini dei due complessi coinvolti sono pronti a mettersi di traverso. La battaglia, annuncia poi l’avvocato Briguglio, si giocherà anche in campo giuridico

Le trivelle di Eurolink si muovono a piccoli passi verso i due complessi residenziali che sorgono in via Circuito: il “Due Torri” ed il “Torre Faro”.

Come annunciato nei giorni scorsi agli intestatari degli immobili dei suddetti condomini , martedì e mercoledì prossimi la società RCT S.r.l incaricata dal Contraente generale – su espressa autorizzazione del Dirigente Delegato per le Espropriazioni della Società Stretto di Messina S.p.a – si introdurrà all’interno delle proprietà private per procedere alle indagini geognostiche.

Le 50 famiglie coinvolte, però, sono tutt’altro che disposte ad assumere un atteggiamento remissivo ed in occasione di una infuocata riunione di condominio, che si è svolta ieri pomeriggio e si è protratta a per diverse ore, è stata messa a punto la strategia da mettere in campo: una resistenza pacifica per impedire l’accesso nei propri giardini e bloccare sul nascere l’azione delle trivelle.

I condomini dei due complessi coinvolti potranno contare anche sull’appoggio del ‘popolo del No Ponte’. La battaglia andrà avanti anche sul campo giudiziario. Lo afferma in maniera risoluta l’avvocato Carmelo Briguglio, che assiste legalmente i condomini del complesso ‘Torre Faro”.

“Non posso anticipare la strategia legale, ma ci stiamo movendo anche sotto il profilo giuridico. In ogni caso annuncio che la prossima settimana sarò personalmente in loco per verificare personalmente la legittimità delle azioni messe in atto da Eurolink”.

L’ostruzionismo annunciato dai proprietari degli immobili, secondo il responsabile dell’Ufficio di Messina per conto di Eurolink, ing. Giovanni Parisi, è frutto di una -scarsa informazione sulla reale incidenza degli interventi che si andranno fare-.

-Le indagini geognostiche – ci spiega quando lo raggiungiamo negli uffici di Eurolink, già trasferitisi nell’Incubatore d’imprese di Contrada Papardo – sono parte delle attività afferenti la redazione del progetto definitivo e, avviate nell’aprile 2010, verranno ultimate nei tempi contrattuali. Nello specifico, l’attività geognostica in essere consiste in generale nell’esecuzione di fori del diametro di circa 15 cm per profondità di 30-50 m per il prelievo di campioni di terreno, e la successiva analisi in laboratorio, o l’esecuzione di temporanee prove geotecniche in situ”.

Secondo Parsi si tratta di “interventi non invasivi, che non arrecheranno alcun danno ai beni privati”.

“La campagna geognostica – dice ancora Parisi – prevede l’accesso in circa 200 siti, di proprietà pubblica o privata. Per la gran parte dei sondaggi, circa l’80%, l’accesso è già avvenuto nei siti con un accordo bonario dei proprietari o con un autorizzazione dell’Ente, se il sito è di proprietà pubblica.. Per la restante parte dei siti, ricadenti in proprietà private, in cui non si è riusciti ad ottenere un accesso con accordo bonario, si è attivata la procedura prevista dall’art.15 del D.P.R.327/2001 e s.m.i.. Detta procedura, che utilizza lo strumento legislativo di cui al DPR327/2001 (“Testo Unico sugli Espropri”), non è da confondere con l’attività espropriativa propriamente detta. Infatti l’art.15 del “T.U. sugli Espropri” e permette di ottenere un’ autorizzazione all’accesso in una proprietà privata per attività afferenti la fase progettuale (ad es. indagini geognostiche) per un tempo limitato e senza che il proprietario perda il possesso del bene, il quale peraltro con l’esecuzione dell’attività autorizzata non subisce alcuna significativa modifica”.

Parisi si premura a sottolineare, inoltre, che “eventuali danni verranno prontamente ripristinati o risarciti” e difende l’ operato di Eurolink, che sta agendo in assoluta trasparenza: – Siamo vigilati a 360 gradi. Sul nostro operato continui controlli da parte della Polizia, della Guardia di Finanza, dei carabinieri. Stiamo operando nella massima legalità per evitare che anche un solo euro vada alla criminalità organizzata- .

Il responsabile dell’Ufficio di Messina fa anche sapere che ogni settimana viene trasmesso in Prefettura il crono programma degli interventi, attualmente in corso in cinque punti della città: Via Circuito; Via dei Margi; Via Nuova Panormanica dello Stretto; e Viale Italia.

In via Circuito, i lavori andranno avanti sino a quando non sarà ultimato il processo di “congelamento del terreno” indispensabile per potere procedere al prelievo e alle analisi in laboratorio. “Probabilmente – spiega Paris – passerà tutto il mese di settembre”.

Non a caso, proprio nei giorni scorsi il Comune ha prorogato sino al 30 settembre le disposizioni viarie nella via Circuito: la circolazione interessata dai lavori continuerà ad essere regolata sino a fine mese da un semaforo a senso unico alternato.

-Nelle prossime settimane – annuncia infine Parisi – le trivelle si sposteranno anche in altre zone della, comprese in alcune vie del centro-.

NELLA FOTO IN BASSO UNA CASSETTA LE PORZIONI DI TERRENO CHE SARANNO ANALIZZATE IN LABORATORIO

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