Riconoscere l'endometriosi come malattia sociale: l'approccio del Senato italiano incoraggiato dall'Unione europea

Riconoscere l’endometriosi come malattia sociale: l’approccio del Senato italiano incoraggiato dall’Unione europea

Redazione

Riconoscere l’endometriosi come malattia sociale: l’approccio del Senato italiano incoraggiato dall’Unione europea

mercoledì 19 Dicembre 2007 - 11:24

L’Associazione italiana Endometriosi Onlus è orgogliosa di segnalare la

pubblicazione di un articolo sulla prestigiosa rivista scientifica

internazionale Fertility and Sterility.

Sul numero di novembre, infatti, l’editor’s corner è stato dedicato a un

articolo sull’endometriosi firmato da Laura Bianconi, Lone Hummelshoj, Maria

Elisabetta Coccia, Paola Viganò, Giorgio Vittori, Jacqueline Veit –

Presidente dell’Associazione Italiana Endometriosi, Robert Music, Antonio

Tomassini, Thomas D’Hooghe.

Nell’articolo, l’Italia viene presentata come modello da imitare per

l’intraprendenza mostrata dalle nostre istituzioni e si sollecitano le

istituzioni italiane a rimanere modello per l’Europa in tema di

endometriosi. Nel documento si sottolinea, inoltre, la necessità di

un’alleanza strategica tra pazienti, medici, scienziati e legislatori.

La determinazione delle donne affette da endometriosi rappresentate dalla

European Endometriosis Alliance in Europa e dall’Associazione Italiana

Endometriosi Onlus in Italia, ha portato a un riconoscimento senza

precedenti da parte del Parlamento Europeo, sollevando un crescendo di

consapevolezza sulla malattia, sulla donna che ne soffre e sugli

investimenti nella ricerca.

L’Italia, infatti, ha risposto alla sollecitazione all’azione da parte

dell’UE e si è mossa a livello nazionale con un piano d’azione quinquennale

e con il riconoscimento formale dell’endometriosi come “malattia sociale-.

Co-autori, Jacqueline Veit e Lone Hummelshoj, che rappresentano la European Endometriosis Alliance, affermano: -Le nuove alleanze strategiche, che si

sono formate come risultato di iniziative dell’UE e dell’Italia, sono un

importante passo avanti nell’indirizzare e nel coordinare tutti gli aspetti relativi alla malattia e nel riconoscere l’endometriosi come malattia che ha

bisogno di essere affrontata dalla società nel suo complesso-. Un’altra

pietra miliare è stata posta sul cammino verso il riconoscimento pieno e decisivo della gravità e della serietà dell’endometriosi come malattia a forte impatto personale e sociale.

L’endometriosi è una malattia cronica spesso molto invalidante e dolorosa

(su cui persiste una diffusa ignoranza) che soltanto in Europa affligge

14.000.000 di donne anche molto giovani ed è spesso causa di sterilità o di

infertilità.

L’AIE, con sede a Nerviano (MI), nasce nel 1999, fa parte del circuito

internazionale della Endometriosis Association (presente in 66 paesi nel

mondo) ed è co-fondatrice della European Endometriosis Alliance.

Associazione di pazienti con oltre 1.000 socie attive e oltre 9.000 iscritti

tra pazienti, medici e simpatizzanti, l’AIE è fondata su una filosofia di

auto-aiuto (aiuto reciproco) e di indipendenza da ogni interesse acquisito,

è impegnata in attività di sensibilizzazione delle istituzioni, degli

operatori sanitari e del pubblico in generale sul tema dell’endometriosi,

ponendo particolare attenzione alla promozione di un’informazione corretta e

completa sulla patologia per fornire alle donne che ne sono affette e alle

loro famiglie occasioni di approfondimento e di presa di coscienza sempre

più profonda che conducano la donna ad una gestione consapevole della malattia.

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