Uccisa in Afghanistan Sitara Achakzai

Uccisa in Afghanistan Sitara Achakzai

Uccisa in Afghanistan Sitara Achakzai

martedì 14 Aprile 2009 - 10:19

Era tornata in patria per -Liberare le donne dal burqa-

Sitara Achakzai, 52 anni, consigliere provinciale di Kandahar, Afghanistan, è stata uccisa in pieno giorno da 2 sicari in motocicletta. Gli assassini sono liberi e, probabilmente, hanno già incassato la taglia di 300 mila rupìe pachistane (meno di 3 mila euro) che i Talebani avevano promesso a chi riusciva a eliminarla.

Sitara Achakzai sosteneva i diritti delle donne e – dopo innumerevoli minacce di morte e un primo agguato nel quale era rimasta ferita – aveva deciso di lasciare il suo Paese.

Si allunga l’elenco delle donne uccise per il solo fatto di avere osato lottare contro la visione integralista che sembra affermarsi giorno dopo giorno nel loro Paese.

Shabana, ballerina, punita all’inizio di quest’anno per avere violato la morale dettata dalla sharia, la legge islamica; le giornaliste Shikeba Sanga Amaj e Zakia Zaki, assassinate nel 2007; Safia Ama Jan, responsabile dei problemi femminili della provincia di Kandahar, eliminata nel 2006; la poliziotta Malalai Kakar, ammazzata nel settembre 2008.

C’è chi dice che invadere l’Afghanistan è stato inutile, che bisognava lasciare che i Talebani continuassero a dominare il Paese perché la popolazione vuole così.

C’è chi dice che invece bisogna intensificare la lotta, mandare più truppe ed eliminare chi si oppone alla democrazia (occidentale).

Il Presidente Karzai si barcamena, prima approva la legge che legalizza di fatto lo stupro nel matrimonio, poi promette di abolirla.

Mohammad Asif Mohseni, esponente di spicco della comunità sciita, la difende – anche perché ha contribuito a stilarla – e chiede che gran parte dei suoi articoli siano validi non solo per gli sciiti, ma anche per la maggioranza sunnita.

Prende sempre più piede l’antica convinzione di Andrej Sakharov, secondo la quale la guerra non è tra totalitarismo e democrazia – nelle loro numerosissime forme –, ma tra le società economicamente arretrate e la società industriale, vista come un tutt’uno. Unico strumento che consente di raggiungere un benessere economico diffuso in tempi brevi.

Banalizzando, tra Islam e McDonald’s.

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