Nuovi collegamenti Fs Sicilia-Calabria, ma con bus: Uiltrasporti insorge

Nuovi collegamenti Fs Sicilia-Calabria, ma con bus: Uiltrasporti insorge

Nuovi collegamenti Fs Sicilia-Calabria, ma con bus: Uiltrasporti insorge

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venerdì 20 Luglio 2018 - 08:00

Giordano: "Abbiamo lottato per avere più treni sullo Stretto e le ferrovie scommettono sul gommato..."

"Nuovi collegamenti Fs tra Sicilia e Calabria dal prossimo 23 luglio, ma a sorpresa non treni ma bus" La Uiltrasporti : abbiamo lottato per avere più treni sullo stretto e le ferrovie scommettono sul gommato"

Lunedì 23 luglio partirà un nuovo servizio di collegamento tra la Sicilia e la Calabria gestito da BusItalia Fast, società del gruppo Ferrovie dello Stato che ha annunciato due corse giornaliere di bus tra Cosenza, Lamezia Terme, Messina e Catania. “Potenzialmente sembrerebbe una buona notizia – dichiara Giovanni Giordano responsabile Mobilità Uiltrasporti Messina – se si inquadrasse nell’ottica di un potenziamento dell’offerta per gli utenti siciliani e calabresi, invece non si comprende quale sia la strategia e la logica che le Ferrovie dello Stato stanno attuando sull’area dello Stretto".

Innanzitutto non si evince con quale vettore marittimo traghetteranno questi nuovi bus e su questo aspetto non c’è alcuna notizia ufficiale che parla di Bluferries, anche questa società del gruppo Fs che collega le due sponde. “Se così non fosse, sarebbe assurdo e incomprensibile che ci si rivolga ad altre compagnie marittime – dichiara la Uiltrasporti- visto che si tratterebbe di due società che espletano servizi per il gruppo Fs e che quindi dovrebbero in maniera naturale operare in sinergia e per convenzione. Abbiamo contattato l’agenzia commerciale di BusItalia che ha confermato l’avvio del servizio dalla prossima settimana, ma non ha specificato quale tipo di vettore marittimo utilizzerà restiamo quindi in attesa di comunicazioni ufficiali”.

Qual è la logica di questa strategia? E in prospettiva, come si innesta questa tipologia di servizio, specialmente se non espletato con navi Bluferries, con il progetto di creazione della nuova società di traghettamento veloce sullo Stretto che dovrebbe anche garantire le coincidenze tra i treni tra le due sponde? Sono le domande che si è posto Giardano. “Un altro aspetto che fatichiamo a comprendere è legato alla concorrenza inevitabile che le Ferrovie dello Stato in questo modo stanno creando tra il treno e il gommato – continua la Uiltrasporti – fermo restando che può essere un servizio aggiuntivo, temiamo che si tenti di spostare sempre più il trasporto da ferro su gomma e intravediamo in questa operazione una strategia diversa dal traghettamento ferroviario”.

Il sindacato aggiunge che “sempre dalle informazioni avute dall’agenzia commerciale Busitalia, abbiamo appreso che il costo del biglietto da Lamezia Terme a Messina sarà di 10 euro, costerà 12 euro viaggiare in bus per il tragitto Lamezia Terme-Catania e Cosenza-Messina, mentre il tragitto Cosenza-Catania avrà un costo di 14 euro. Prezzi assolutamente concorrenziali che rischiano di far scendere i viaggiatori dai treni per scegliere il bus, considerato che il prezzo di un viaggio in treno da Catania a Cosenza è di circa 35 euro. Va bene incrementare l’offerta, ma questa strategia risulta apparentemente slegata da qualunque logica – denuncia Giordano – perché sembra assurdo che la stessa azienda metta in competizione tariffaria i suoi stessi servizi .

Il gruppo Fs dica chiaramente cosa ha intenzione di fare e se questo è un tentativo per ridurre il ferrato e quindi abbandonare il traghettamento sullo Stretto dei treni la Uiltrasporti si opporrà con fermezza. È l’anticamera per arrivare alla soppressione del traghettamento ferroviario a lunga percorrenza? La Regione Sicilia e la deputazione nazionale siciliana dovrebbero chiedere al Gruppo Fs quale siano i progetti per il territorio siciliano .

Di certo, se progettato con un’ottica di sistema, poteva essere un progetto pilota per consolidare la presenza di Bluferries, che proprio per luglio e agosto ha ripristinato le corse h24 nel porto storico. E invece – conclude Giardano – non vediamo alcuna logica complessiva, sembra che all’interno del gruppo Fs si ragioni a compartimenti stagni e tra l’altro, considerato che Lamezia Terme è un hub dell’alta velocità , questo potrebbe essere anche il preludio per sradicare l’uso del treno a lunga percorrenza, togliendo alla Sicilia orientale i pochi treni letto e cuccette rimasti”.

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