Il consigliere comunale Nino Interdonato ed il presidente Vicario della V circoscrizione, Franco Laimo, chiedono al sindaco "se sia sua intenzione disporre un immediato intervento in danno al privato cittadino dalla cui porzione di terreno è partito l'evento franoso, o se voglia porre in essere qualsiasi altra soluzione volta al ripristino della normale viabilità, e porre dunque fini ai disagi". L'intervento del collega Bernardo Fama

“Da oltre due anni la strada comunale di Contrada Citola, all’Annunziata, è oggetto di restringimento, a causa di un evento franoso, che ha costretto la recinzione di una porzione della stessa, comportando quindi disagi alle numerose famiglie e studenti che quotidianamente la percorrono”. Lo affermano in un’interrogazione urgente con risposta scritta il consigliere comunale Nino Interdonato ed il presidente Vicario della V circoscrizione, Franco Laimo, chiedendo al sindaco “se sia sua intenzione disporre un immediato intervento in danno al privato cittadino dalla cui porzione di terreno è partito l’evento franoso, o se voglia porre in essere qualsiasi altra soluzione volta al ripristino della normale viabilità, e porre dunque fini ai disagi che da anni affliggono i cittadini. Diversamente – concludono gli esponenti politici di Sicilia Futura che allegano documentazione fotografica – qualora non venga data risposta scritta entro 10 giorni, così come previsto dal regolamento del Consiglio Comunale, si avvierà procedura di segnalazione al competente Assessorato regionale agi Enti Locali – Ufficio Ispettivo”.

Sul tema anche il consigliere della stessa circoscrizione, Bernardo Fama: “La porzione di terreno oggetto di frana non è di natura privata ma di proprietà del Demanio Regionale che ha concesso l’area a titolo oneroso ad un privato. Peraltro, viene espressamente citato, nella stipula della concessione, che la manutenzione straordinaria, quindi nella fattispecie la messa in sicurezza del muro di contenimento, è a capo del Demanio Regionale. Ho richiesto al Dipartimento comunale Manutenzione strade di procedere, con fondi propri, alla risoluzione della problematica per poi addebitare le spese alla proprietà dell’area, come espressamente previsto dall’art. 30 del D.lgs n. 285/1992. Ne scaturiva richiesta di parere all’Avvocatura Comunale da parte del Dipartimento competente, che, ad oggi, dopo più di un anno, sembrerebbe non essere arrivato”.