"Sottratti tre miliardi alla Sicilia a favore del ricco Nord", rivolta Ance

“Sottratti tre miliardi alla Sicilia a favore del ricco Nord”, rivolta Ance

Redazione

“Sottratti tre miliardi alla Sicilia a favore del ricco Nord”, rivolta Ance

martedì 27 Maggio 2025 - 08:43

Associazione costruttori edili sul piede di guerra con il presidente Russo. Ieri le critiche dell'eurodeputato Falcone e la "difesa" del senatore Germanà

“Alla Sicilia, nell’incredibile silenzio pressocché generale, circa 3 miliardi di euro vengono sottratti e dirottati al Nord proprio nel momento in cui le viene chiesto di assumere un ruolo strategico nell’ambito del ‘Piano Mattei’ e nell’apertura di nuovi mercati in Africa e Medio Oriente come risposta all’emergenza dazi Usa”. Lo dichiara Salvo Russo, presidente di Ance Sicilia, riferendosi al “taglio del 70% dei fondi di Province e Comuni per manutenzione strade, rigenerazione urbana e messa in sicurezza di edifici e territorio (circa 800 milioni). Fondi che andranno a favore di opere in Liguria e Veneto e senza indicare se e quando saranno rifinanziati; all’esclusione dal ‘Pnrr’ di due lotti della ferrovia Palermo-Catania, cioè il lotto Dittaino-Catenanuova (588 milioni) e 13 dei 15 km del lotto Dittaino-Enna (buona parte dei 594 milioni stanziati) nonché del by-pass di Augusta (116 milioni), senza specificare quando e con quali risorse saranno rifinanziati; e alla quota della Sicilia, almeno un miliardo, dei 15 miliardi di risorse non impegnate del Pnrr che si vogliono destinare al sostegno dell’export delle aziende”.

Continua Russo: “Tutto ciò, unito all’invito della Commissione Ue a rimodulare anche parte dei Fondi di coesione per infrastrutture a favore di tecnologie innovative, colonnine di ricarica, bonus acquisto
auto elettriche e settore Difesa, suona il ‘de profundis’ alla Sicilia”. Russo, infatti, ricorda che “prima di pensare a nuove produzioni e più export, la prima emergenza da risolvere è fare uscire la Sicilia dal suo
isolamento, colmando il divario infrastrutturale e dotandola di collegamenti efficienti, logistica e rotte commerciali. Molte zone sono isolate o difficilmente raggiungibili e molte strade sono disastrate e
frequentemente interrotte perché i 14mila km di viabilità interna sono privi di manutenzione dal 2014, da quando sono state abolite e commissariate le Province, con l’unica parentesi degli interventi
programmati e in parte realizzati dalla Regione in funzione sostitutiva negli ultimi anni e, proprio ora che il governo regionale è riuscito a ricostituirne le governance, lo Stato toglie alle Province i fondi per le
strade! Poi – prosegue Russo – per sostenere l’export della Sicilia è stata individuata come base strategica il porto di Augusta, e proprio ora viene definanziato il suo collegamento alla rete ferroviaria! E non ci potrà mai essere export competitivo fino a quando per spedire in Africa, cioè dietro l’angolo, le nostre imprese dovranno fare capo ai porti di Genova e Trieste”.

“Non c’è più traccia del raddoppio ferroviario Palermo-Messina”

Il presidente di Ance Sicilia, inoltre, evidenzia che “non c’è più traccia del completamento del raddoppio ferroviario Palermo-Messina” e che “senza ferrovie completate e Ponte non potrà mai esserci trasporto
ferroviario merci in Sicilia, perché per tratte inferiori ai 300 km non è economicamente sostenibile. Analogamente, sulla scia delle iniziative adottate dal presidente Schifani, bisogna investire ancora più
massicciamente sulle infrastrutture idriche perché l’acqua è fondamentale, oltre che per i fabbisogni primari della popolazione, anche per le attività produttive così come per la realizzazione delle opere.
Abbiamo visto come l’Alta velocità in alcuni cantieri abbia subito rallentamenti a causa della mancanza d’acqua. E uscire dall’emergenza depurazione, per la quale siamo in procedura di infrazione Ue, aiuta
anche a recuperare risorsa idrica. Senza tutte queste precondizioni non ci potrà mai essere produzione tecnologica né export che tengano. Con questa manovra, si rischia di togliere risorse alle infrastrutture
strategiche della Sicilia per sprecarle in investimenti che non potranno avere futuro”.

“Ennesima beffa per la Sicilia”

“Avevamo salutato con estremo favore – commenta Salvo Russo – gli ingenti stanziamenti, quasi in contemporanea, a favore dello sviluppo della Sicilia, fra cui il Pnrr, la nuova politica di coesione e il
Ponte sullo Stretto, perché davano una risposta coerente alla necessità di colmare il divario infrastrutturale dell’Isola e di collegarla ai corridoi transeuropei attraverso il completamento della rete autostradale e ferroviaria, la connessione dei porti alla rete di trasporto e la sistemazione della viabilità interna. Avevamo sperato in una decisa volontà dello Stato di fare sì che finalmente, dopo 25 anni, la Sicilia non fosse più l’ultima delle 240 Regioni europee assieme alla Guyana francese, terra d’oltremare in Sudamerica. Invece, con la stessa solerzia con la quale sono stati assegnati, d’un colpo e nel silenzio generale la sottrazione alla Sicilia di circa 3 miliardi suona come l’ennesima beffa, per la maggior parte in favore, ancora una volta, del già ricco Nord. Sembra di vivere un incubo, speriamo di svegliarci e di scoprire che è stato solo un brutto sogno. Per questo Ance Sicilia – conclude Salvo Russo – auspica che da parte di tutte le forze politiche ci sia una decisa e unitaria presa di posizione per fare sì che, con estrema chiarezza e senza tentennamenti, si dica esattamente cosa si vuole fare per dare un
futuro alla Sicilia, con quale strategia complessiva a lungo termine e con quali soldi”.

Falcone: “Tagli di 900 mln di euro per le strade siciliane”

Ieri la presa di posizione, interna al centrodestra, dell’europarlamentare di Forza Italia Marco Falcone: “Il definanziamento di circa 900 milioni di euro destinati originariamente a piani infrastrutturali e manutenzione stradale in Sicilia è una scelta che desta profonda preoccupazione. Soprattutto in un momento in cui l’Isola deve trasformare la programmazione, elaborata negli anni scorsi, in cantieri e opere concrete. Rivolgo al governo nazionale un appello rispettoso ma determinato: rivedere questa decisione per scongiurare una penalizzazione francamente ingiustificabile”. 

Germanà: “Mai così tanta attenzione alla Sicilia con 37 miliardi di euro”

Di parere opposto il senatore senatore e commissario siciliano della Lega Nino Germanà: “È necessario fare chiarezza rispetto alle tante chiacchiere di queste ore, e il modo migliore sono i numeri ufficiali del Mit, ministero delle Infrastruture e dei Trasporti, che dimostrano come non si sia mai vista né tanta attenzione da parte di un governo nei confronti della Sicilia né tanti investimenti programmati. Gli investimenti programmati in Sicilia ammontano a 37 miliardi di euro, così ripartiti: 24 miliardi per opere ferroviarie; 11,3 miliardi per strade; 597,5 milioni per porti; 798,2 milioni per il settore idrico; 215,6 milioni PINQUA; 92,4 milioni per interventi di edilizia statale. Investimenti che non sono solo sulla carta visto che di questi 37 miliardi, ben 21,1 sono già finanziati. Le chiacchiere, dunque, stanno a zero: i fatti smentiscono ogni polemica strumentale”.

5 commenti

  1. Tanto lo hanno detto che scuole ed ospedali non ci servono. Però fanno il ponte sullo stretto…

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  2. Ora come la mettiamo con il tanto decantato corridoio “Scandinavia – Mediterraneo? I raddoppi ferroviari sono di fatto bloccati e i treni una volta arrivati al “ponte” (se e quando sarà realizzato) procederanno a rilento come sempre mentre, di certo, non transiteranno quelli a “alta velocità”. Ennesima presa in giro (per non dire peggio) per la Sicilia, mentre quei siciliani “folgorati sulla strada per Pontida” chiudono gli occhi e continuano ad ammannire la loro propaganda.

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  3. … o forse che spendono meglio le risorse pubbliche… visto che le classifiche sulla qualita della vita dimostrano oggettivamente questo

    Fatevi un giretto ogni tanto oltre il Pò…

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  4. Alessandro Orlando 27 Maggio 2025 14:15

    Ma quindi secondo il sen. Germanà quelli dell’ANCE sono comunisti…
    Hai visto quante cose si scoprono

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  5. Ma De Luca che era tanto attento a certe cose prima di entrare in maggioranza in Regione non ha nulla da dire in proposito?
    Salvini che parla a vanvera…ah già mi sono risposto in questo caso.
    In ultimo l’opposizione in Sicilia non vuol battere un colpo oppure non gli si dà spazio mediatico.
    Giusto per capire chi possiamo salvicchiare.
    Gli avete dato il voto e lo stanno usando contro di voi.
    Esattamente come gli statunitensi MAGA che non comprendono come mai il prezzo delle uova non sia ancora sceso….poveri creduloni privi di senso critico che non sono altro.

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