Un’unica grande piazza Pugliatti. La proposta di Unidea

Un’unica grande piazza Pugliatti. La proposta di Unidea

Un’unica grande piazza Pugliatti. La proposta di Unidea

Tag:

giovedì 19 Dicembre 2013 - 08:07

L’associazione universitaria si rivolge all’assessore Cacciola per chiedere la chiusura al traffico della strada parallela a via Tommaso Cannizzaro, davanti all’Università. L’obiettivo è quello di creare nuovi spazi per gli studenti e la cittadinanza

Le isole pedonali piacciono e ognuno vuole la "sua". L’associazione universitaria Unidea ha scritto all’assessore alla Mobilità, Gaetano Cacciola, per chiedere di prendere in considerazione una proposta. Più che di un’isola pedonale, si tratta di una nuova piazza, da creare tramite la chiusura al traffico della strada adiacente alla via Tommaso Cannizzaro, proprio davanti al Rettorato ed alla facoltà di Giurisprudenza.

“Crediamo – scrivono i giovani universitari – che l'eventuale chiusura di questa via, che se verrà mai attuata potrà in futuro anche evolversi in un'unica grande piazza Salvatore Pugliatti, non solo non influisca negativamente sul traffico dei mezzi, essendo solo una corsia secondaria della più grande via Tommaso Cannizzaro, ma anche che possa influire positivamente nella vita dei messinesi, trattandosi infatti di una zona molto trafficata di pedoni ad ogni ora del giorno, in particolare di studenti, e che possa anche abbellire e rivalorizzare in maniera decisiva la facciata principale della nostra università. Siamo stanchi di una città fatta a misura di macchina, vogliamo una città che sia a misura di uomo, di studente, di bambino”.

L’obiettivo è dunque quello di realizzare una grande piazza dove le nuove generazioni possano trovare un momento di incontro con i coetanei e il resto della cittadinanza. Unidea ha chiesto un incontro all’assessore Cacciola per discutere della proposta.

7 commenti

  1. Ormai si è capito che più la si spara grossa senza alcun criterio più a questa giunta comunale sembra proponibile.

    Non abbiamo bisogno di analisi sociologiche per capire che a Messina il fenomeno “fotocopia” è una tendenza innata perché Messina è una provincia molto provinciale dell’itaglietta attuale: Con una sola idea malemente scopiazzata da altri ci campa al di là di ogni ragionevole razione.

    Avevo già avvertito che la moda di quest’anno era “isola pedonale” da estendersi anche come grande piazza.

    SI VEDA LO SCEMPIO ILLOGICO EFFETTUATO ATTORNO AL NETTUNO con le panchine posizionate in mezzo al traffico e in prossimità dei semafori. Un’area verde e attrezzata (dicevano), ma informo che a Messina il traffico esiste ed esiste l’inquinamento, specialmente nella zona “Nettuno” SIA ELETTROMAGNETICO CHE DELL’ARIA… ché ancora si aspetta una indagine approfondita sul NOTEVOLE INCREMENTO DI TUMORI E MALATTIE CONNESSE.

    Almeno i clandestini ai semafori avranno a disposizione tre semafori ravvicinati “attrezzati” di panchine dove riposarsi o riporre le mercanzie.

    Ma l’assessore Gaetano Cacciola sarà sicuramente sensibile a questa proposta perché è sicuramente una … “priorità per Messina”… INTANTO I TIR SONO PREPOTENTEMENTE RITORNATI AD INVADERE LE ARTERIE DELLA MOBILITA’ CITTADINA e si aspetta solo il prossimo evento funesto con contorno di polemiche delibere delibere ritirate e altre storie degne delle fantastiche avventure di Pulcinella.

    Quindi per farla breve SI SOLLECITA ACCORINTI A ISTITUIRE UN ASSESSORATO dedito ESCLUSIVAMENTE alle isole pedonali e alle grandi piazze presenti e future.
    Per esempio: quella stradina davanti al municipio che cosa ci sta a fare? E non si potrebbe chiudere al traffico tutta via San Martino e fare un’unica isola pedonale da Villa Dante al Porto eliminando il tram per sostituirlo con un grande acquascivolo? Sarebbe una grande attrazione turistica….
    E se chiudessimo il porto per farne una grande piscina naturale? Non sarebbe meraviglioso?
    E se chiudessimo la tangenziale per farne una pista da formula uno? Pensa che bello il gran premio dello stretto con il brivido di qualche macchina che sbanda e vola da qualche viadotto … senza trascurare che a Messina di “piste” ci sono molti esperti.
    Ma poi quella stupidissima ed inutile… via Cesare Battisti, .. e sorvolo sul fatto che a me le canzoni di Cesare Battisti… non sono mai piaciute…, ma a che serve? Si potrebbe eliminarla e fare una grande isola pedonale.

    Sono solo pochi suggerimenti per questi giovani studenti universitari, suggerimenti superflui perché di certo loro avranno molta più fantasia di quanta gli esperti del comune messi insieme potrebbero mai averne.

    0
    0
  2. Il tutto è da realizzare mantenendo inalterata la brillantezza dei servizi pubblici di questa città.
    Stamani i TIR scendevano numerosissimi dalla Caronte ingolfando il Viale della Libertà sotto lo sguardo ammirato dei signori Vigili Urbani, con l’ovvio risultato di impiegare 35 minuti primi per percorrere il tratto Chiesa di San Francesco-Prefettura: complimenti a tutti.
    I furbetti si infilavano nelle corsie del tram, con il compiaciuto sorrisetto di chi dovrebbe regolare il traffico

    0
    0
  3. Ma in quella zona non passa un cane, che la fanno a fare?? Tanto per chiudere un’altra strada?

    0
    0
  4. motivazione, scopi, ricavi?? pensate piuttosto a fare servizi al cittadino, ad asfaltare le strade e pulirle, che abitate nell’ultima città d’Italia e forse d’Europa

    0
    0
  5. Viene da piangere leggendo quanto scritto da questi, ormai “storici”, Universitari (?). Li immagino, ultratrentenni, impegnati, più che a dare esami, a studiare, tra un tavolino di un bar ed una pizzeria, i problemi della città, della società, dell’Università.
    Adesso, per dimostrare il loro impegno sociale, avanzano proposte assurde. Ma studiare, invece di scrivere xxxxxxxx, non vi sembrerebbe più produttivo?

    0
    0
  6. Antonio Crisafulli 19 Dicembre 2013 17:58

    Viene da piangere leggendo i commenti qui sotto, possiamo vedere la mentalità tipica del messinese inetto e buddace, a cui gli riesce bene solo sparlare di quello che fanno gli altri, ma che sono i primi che mandano a rotoli la città.

    Questo progetto è stato proposto il 24 ottobre, ben prima che il topic “isole pedonali” diventasse di moda. Forse Unidea è stata la prima a proporlo. Caro F. Caliri, nessuno ha bisogno che sia lei a dire cosa è produttivo e cosa no, a tutti piacerebbe sapere cosa ha fatto o proposto lei oltre le sue xxxxxxxx e infruttuose critiche, di cui non se ne fa niente nessuno.

    Motivazione, scopi, ricavi? Che tristezza, certo che messina non andrà mai da nessuna parte. In tutte le città europee importanti TUTTO il centro storico è chiuso al traffico dei mezzi, senza chiedere il permesso a qualche bottegaio o droghiere che ne può ricevere vantaggi, il beneficio è per tutta la cittadinanza che avrà un posto in più dove passeggiare!

    Raffaele, ma lei esce mai il sabato sera? Oppure si fa mai un giro a mezzogiorno di qualsiasi giorno in quella zona?

    Ultima città per il verde pubblico e tutti a criticare quando si propone un’isola pedonale in un posto in cui non da fastidio a nessuno, ma anzi si crea uno spazio per i giovani!

    Continuate a stare nelle vostre macchine allora, salvo poi lamentarsi perchè “messina non è più come una volta”.

    Un aiuto a tutti i pastori che hanno perso il loro gregge su per i monti peloritani: ci sono buone probabilità di ritrovare il vostro bestiame davanti ai computer a commentare articoli su tempostretto.

    0
    0
  7. proponete cose serie, gli spazi chiusi al traffico ( siccome la viabilità è perfetta) per farci i bivacchi non hanno senso,e questo vale anche per quei nullafecenti che ogni hanno anzichè occuparsi dei servizi al cittadino contribuente, vedasi pulizia spazzatura ,strade ecc,tirano fuori la moda delle isole pedonali, come se fosse il primo problema della città

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007