Ex Gil, pagare per correre: servizi? Zero

Ex Gil, pagare per correre: servizi? Zero

Ex Gil, pagare per correre: servizi? Zero

lunedì 06 Dicembre 2010 - 10:24

Fioccano le proteste di cittadini e società sportive. L’argomento all’ordine del giorno del consiglio della Terza Circoscrizione. Interdonato (Pd): “Urge fare delle scelte strategiche” e contesta l’affidamento della gestione alla Polisportiva Messina

L’iniziativa che il Comune ha assunto mettendo in atto il piano tariffario degli impianti sportivi relativamente ai campi di atletica leggera ha suscitato, come è noto, vivaci polemiche, in riferimento alla fruizione del campo “Santamaria – ex Gil di via Salandra”, storico impianto sito nel cuore del quartiere Lombardo, frequentato da podisti, amatori, affiliati a società sportive e non, della zona centro sud della città. Il Consiglio della Terza Circoscrizione ha posto l’argomento nel proprio ordine del giorno e lo tratterà nella prossima settimana cercando di analizzare tutti gli elementi e prendere una posizione univoca.

A tale scopo il consigliere del Partito Democratico, Santi Interdonato, intende, anzitutto, porre all’attenzione del Consiglio proprio la delibera di Giunta n. 878 del 30 settembre 2010, con la quale è stata approvata, testualmente “la tariffa mensile di € 10,00 per il rilascio di un abbonamento mensile per l’ingresso a tali impianti mentre per i soggetti affiliati alla Federazione Italiana Atletica verrà applicata una tariffa annua pari ad euro 40,00, a rettifica delle deliberazioni n. 207 del 18-6-2002 n. 362 del 3-10-2002”. L’ingresso rimane gratuito per le scuole di ogni ordine e grado, appartenenti ai corpi delle forze armate e portatori di handicap previa attestazione rilasciata dall’autorità sanitaria.

La delibera si limita solo a questi aspetti, ragion per cui Interdonato ritiene che essa nasca, più che altro, dall’esigenza amministrativa del dirigente allo sport di ripristinare la vigenza di un piano tariffario, che si trovava in regime di sospensione dal 2002. Occorre precisare che le polemiche non sono certo sorte per le cifre richieste per gli abbonamenti, che sono da considerarsi assolutamente sostenibili. Il fatto è, prosegue Interdinato, che, per quanto riguarda il Santamaria – ex Gil, il Comune ha commesso un vero è proprio autogol, in quanto se da un lato dimostra solerzia nel “mettersi le carte a posto” rispetto alla applicazione del piano tariffario, a suo tempo inspiegabilmente sospesa a tempo indeterminato, dall’altro, resta sordo a tutte le istanze e proposte di delibera, attraverso cui cittadini, atleti, società sportive, istituzioni decentrate e non, hanno reiteratamente chiesto una svolta rispetto, ad agibilità, custodia, messa in sicurezza, gestione, offerta servizi inerenti allo stesso campo.

È questo che manda in bestia gli utenti suscitando prevedibile malumore. «Il malumore poi diventa sdegno se si considera che a fronte della insufficienza del numero di custodi che possano consentire l’apertura in orario continuato, della carenza di pulizia dei servizi igienici, nonché della loro inadeguatezza strutturale (un solo water, almeno per quanto riguarda il bagno degli uomini), della inagibilità della tribuna e della palestra, dell’avanzata usura della pista, nonchè della mancanza dei servizi di scerbatura e potatura alberi, l’Amministrazione comunale sta proseguendo a reggere l’onere del consiglio di amministrazione della Polisportiva Messina, i cui componenti percepiscono un compenso per la gestione del nulla – si legge nella nota di Interdonato -. Il Comune ha trasferito alla suddetta società a capitale pubblico la competenza sulla gestione di circa cinque impianti sportivi cittadini, tra cui il “Santamaria”, ma non ha mai approvato né sovvenzionato il piano industriale, rendendola di fatto uno scatolone vuoto a spese dei cittadini. Non sfugge a nessuno che il Comune avrebbe potuto reinvestire anche sulla manutenzione ed i servizi dell’impianto di via Salandra le somme pubbliche spese per il pagamento dei compensi».

Sulla base delle sue considerazioni lo stesso Interdonato propone la modifica della delibera di giunta n. 878 del 30 settembre 2010, consentendo anche l’ingresso per il singolo allenamento dietro il pagamento di un biglietto d’ingresso, quale corrispettivo per i servizi di cui fruisce (servizi igienici, doccia, armadietti ecc.); un investimento per mettere in condizioni di sicurezza la struttura restituendone il giusto decoro e garantire adeguati livelli di qualità all’offerta dei servizi; l’elaborazione di un serio piano di gestione dell’impianto “Santamaria”, inquadrando e classificando lo stesso come impianto ludico – ricreativo multidisciplinare; la predisposizione di un regolamento attraverso cui disciplinare la fruizione del campo, vietando nel contempo le attività non adeguate alla destinazione della struttura; la valutazione di legittimità, del trasferimento di competenza sulla gestione di alcuni impianti sportivi cittadini, tra cui il campo Santamaria, in capo alla società Polisportiva Messina ai sensi della normativa vigente in materia di affidamento di servizi pubblici.

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