Spettacolari onde orografiche fra Sicilia e Calabria, ecco come si creano

Spettacolari onde orografiche fra Sicilia e Calabria, ecco come si creano

Daniele Ingemi

Spettacolari onde orografiche fra Sicilia e Calabria, ecco come si creano

sabato 11 Marzo 2023 - 16:32

Frutto di forti turbolenze create dal vento forte

I forti venti nord-occidentali che in queste ore stanno sferzando Calabria e Sicilia, con raffiche di oltre 60 km/h sulle coste, fino a 140 km/h sui crinali montuosi, stanno favorendo la nascita di spettacolari nubi dall’aspetto lenticolare fra i monti della Sicilia settentrionale e quelli della Calabria meridionale. Attualmente una spettacolare “onda orografica” si è sviluppata proprio a ridosso dello Stretto di Messina, sopra la vetta dell’Aspromonte, dove i fortissimi venti da O-NO in quota urtando contro l’imponente massiccio montuoso stanno generando delle forti turbolenze che si stanno estendendo per alcuni chilometri in altezza, sulla verticale dello stesso monte. Questo fenomeno meteorologico, veramente affascinante, prende il nome di “onde orografiche”.

Esso si verifica allorquando l’intenso flusso eolico che scorre in quota incontra una importante barriera orografica nella sua traiettoria (in genere rilievi alti più di 1500-2000 metri), urtando lungo il crinale di quest’ultima. Esso è costretto a superare un simile ostacolo originando delle onde d’aria (le turbolenze), simili a quelle marine, con tanto di cresta e cavo. Queste ondulazioni vengono chiamate anche con il termine di “onde orografiche” (in inglese “mountain waves”) visto che sono causate proprio dall’impatto con il rilievo.

Le bellissime onde orografiche in atto in queste ore fra Calabria e Sicilia

In genere la massa d’aria stabile trasportata su un rilievo diventa molto più densa, raffreddandosi, e sotto l’influenza della gravità tende a sprofondare sottovento alla barriera montuosa oscillando attorno al suo punto di equilibrio. Le nubi prodotte dalle “onde orografiche” assumono questo tipo di forme lenticolari perché quando l’aria sale lungo la cresta tende a dilatarsi e a raffreddarsi, facendo condensare il vapore in minuscole goccioline d’acqua, che danno vita alla nube. Quando l’aria scende e si scalda l’acqua evapora e la nube tende poi lentamente a dissolversi. Ciò spiega perché nella conca dell’”onda orografica” si formano gruppi di nubi lenticolari, distribuiti su più livelli, che appaiono come grandi lenti o alle volte prendono le sembianze di dischi volanti sospesi sopra i rilievi.

Questo tipo di nubi, oltre a produrre delle pioviggini trasportate dal vento a decine di chilometri di distanza, possono contenere anche dei cristalli di ghiaccio che si formano in continuazione durante il raffreddamento adiabatico dell’aria che sale verso la cresta dell’“onda orografica“, per poi dissolversi altrettanto rapidamente durante la successiva discesa. Lo sviluppo di queste nubi lenticolari viene agevolata pure da un altro fenomeno atmosferico, in azione sull’area dello Stretto, denominato “salto idraulico”. Le forti raffiche di vento dovrebbero attenuarsi molto gradualmente in serata, per cessare del tutto nel pomeriggio di domani.

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