Febbre da Europeo: a piazza Duomo la diretta di Italia-Spagna

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venerdì 29 Giugno 2012 - 17:10

L'amministrazione comunale installerà un maxischermo per permettere ai messinesi di seguire insieme l'evento. La nazionale di Cesare Prandelli cerca la vittoria del titolo contro i "cugini" iberici"

Domenica sera, per iniziativa del Comune di Messina, sarà installato un maxi-schermo a piazza Duomo per seguire la Nazionale italiana nell’incontro di finale di Euro 2012, contro la Spagna, che si disputerà alle ore 20.45, allo stadio Olimpico di Kiev. La nazionale italiana allenata da Cesare Prandelli è arrivata in finale nella competizione continentale dopo avere battuto ai quarti l’Inghilterra ai rigori e la Germania in semifinale con la doppietta dell’attaccante, Mario Balotelli. Adesso la sfida più importante contro i “cugini” iberici, incontrati già nella prima partita del torneo valevale per la fase a gironi (finì 1-1). Sicuramente saranno tanti i messinesi che decideranno di seguire insieme la sfida, festeggiando per una eventuale vittoria. Già dopo le precedenti vittorie tante persone, dopo le partite, sono scese in strada per sventolare i tricolori. Altre invece sono rimaste a casa a vedere i match con gli amici.

Il sindaco, Giuseppe Buzzanca, ha disposto l’installazione dello schermo anche per evidenziare, durante un evento sportivo mondiale di grande richiamo, la tradizione di civiltà, storia e cultura della città. La zona della piazza della Basilica Cattedrale, rappresenta infatti il centro storico della città, luogo che, dagli inizi del XII secolo, la cittadinanza ha avuto come punto di incontro e di riferimento per gli avvenimenti più significativi. Il luogo nei secoli ha mantenuto la sua centralità e la piazza è inserita in un contesto architettonico in cui, sulle poche tracce del passato, prevalgono le testimonianze della ricostruzione di Messina post – terremoto. In tale contesto architettonico spicca anche la cinquecentesca fontana, a cui si lega la progettazione nel 1530 dell’architetto Francesco La Cameola, di un acquedotto messinese che canalizzò le acque del Camaro. La Fontana di Orione fu completata nel 1553 da Giovanni Angelo Montorsoli (1507-1563), discepolo di Michelangelo, che realizzò l’apparato scultoreo rispondendo all’esigenza di evidenziare le remote origini della città, attribuite al mitico cacciatore Orione posto all’apice della fontana.

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