Reggio Calabria, Continent-Island 2013: 6^ Traversata Kite/Windsurf

Reggio Calabria, Continent-Island 2013: 6^ Traversata Kite/Windsurf

Reggio Calabria, Continent-Island 2013: 6^ Traversata Kite/Windsurf

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lunedì 01 Luglio 2013 - 12:38

Sono ogni anno oltre 80 i partecipanti provenienti da tutto il mondo, affascinati dal miraggio di una impresa unica, probabilmente epica

E’ l’atteso evento estremo dell’estate italiana, quel tipo di eventi che ha cominciato ad attirare l’attenzione oltre confine per la sua formula e che fa sognare appassionati di tutti gli sport legati al vento, incantati dall’idea di sfrecciare da Reggio Calabria a Messina e fare ritorno usando solo energie pure e rinnovabili.

Sono ogni anno oltre 80 i partecipanti provenienti da tutto il mondo, affascinati dal miraggio di una impresa unica, probabilmente epica. Un traguardo che sa di brivido puro con l’obiettivo di fare rientro alla base il prima possibile, dopo aver affrontato lo Stretto, la sua vastità, le sue correnti e le sue insidie, incalzati da un clima di guerra agonistica che tutt’attorno scatenano gli altri “guerrieri” armati di kitesurf o windsurf.

“La Traversata” o, più precisamente, il ContinentIsland GPS Race, è tutto questo ogni anno ed ha tutte le carte di una competizione speciale oltre che evidentemente unica per il contesto. Non solo perché semplice da capire (chi prima torna vince), coinvolgente e fresca come quelle gare che ci si ritrova a seguire in TV, quelle magari di uno sport visto poche volte, ma che ci inchioda allo schermo, magari anche tifando questa o quella squadra, per il solo gusto della
scommessa e della curiosità della “sfida contagiosa”: dopotutto alla fine, del gioco. A scrivere il copione di una gara così particolare, da 6 anni, è l’associazione sportiva “NewKiteZone di Pellaro (RC)” che è riuscita a trasformarla in un evento tra i più noti nel panorama italiano degli sport acquatici ed una delle prime 4 manifestazioni di settore d’Italia per
notorietà e partecipazione. Così, dal 3 al 7 Luglio prossimi, va in scena la sesta “ContinenteIsola” nella location di prestigio
del lungomare della città di Reggio Calabria che per l’occasione sarà colorata dai tantissimi aquiloni (i kite) in volo.
Il kitesurf è uno sport d’azione nella norma e che diventa estremo in queste condizioni in cui è facile che l’adrenalina faccia il resto…

Giovani, uomini e donne ogni anno sono sempre più, vittime di questo sport che affascina; A guardare il numero degli interessati e dei curiosi si scopre essere a crescita esponenziale, tanto chè il kitesurf può essere certamente definito lo sport d’acqua del prossimo futuro ma che sa ben dialogare e condividere gli ambiti della vela tradizionale, della pura navigazione, del “viaggio verso l’ignoto”, della sfida e dell’ecosostenibilità.

Tantissimi iscritti confermano di anno in anno la loro partecipazione e nuovi partecipanti si fanno avanti nella gara tanto discussa per carico misterioso, quasi leggendario, che inevitabilmente l’avvolge, circondati da animazione ed intrattenimento così contagiose che quasi la competizione e le capacità tecniche sembra essere un coprotagonista
della scena. Tra le gare che animano il SurfVillage ogni giorno, tutti aspettano quella “mitica”, la RACE per far scorrere sotto le pinne della tavola i 23 km che occorre percorrere per andare dalle sponde del lungomare di Reggio Calabria fino a quelle siciliane, in prossimità di Tremestieri; un percorso estenuante, duro e tatticamente completo che crea una gara molto particolare ricca di emozioni, sorpassi, allunghi in mezzo allo Stretto dove l’unica regola è quella della lealtà e l’unica reale meta è la ricerca del proprio limite o del record da battere. Kite e windsurf si ritrovano così vicini in corsa che lottano quasi fosse una vera e propria battaglia per il primato, per una gloria che dura un anno o più come l’attuale record di soli 34 minuti e 16 secondi stabilito nel 2011.

“VINCE CHI TORNA PER PRIMO!” L’organizzatore Agostino Martino (Presidente dell’Associazione Sportiva NewKiteZone di Punta Pellaro, RC) cerca di sintetizzare questa frase così semplice come evidentemente funziona la competizione. “Quello che nel corso degli sei anni passati dietro l’organizzazione di questo evento posso dire essere rimasto intatto è questo
binomio di semplicità e spettacolarità sportiva che ” sottolinea “ crea un clima di indescrivibili emozioni. Solo chi partecipa può capirlo bene e le vive sulla propria pelle durante una corsa pazza, velocissima e così coinvolgente da riuscire a trasferirle nel pubblico. Non sarebbe stato possibile senza l’uso della tecnologia mi sono detto già qualche anno fa, e da quella considerazione nasce il format esclusivo di questo evento che fa largo uso delle più sofisticat elaborazioni satellitari GPS grazie ai dispositivi (smartphones, ndr) che tracciano ogni singolo atleta in acqua. Questo innovativo sistema GPS, riesce ad elevare gli standard di sicurezza in mare a livelli d’avanguardia, coadiuvati da una sinergia d’eccellenza: quella delle Capitaneria di Porto di Reggio Calabria e Messina, la fondamentale presenza dei mezzi navali della Polizia e quelli di pronto intervento dell’elicottero del V Reparto volo della Polizia.

Grazie a questa macchina organizzativa è possibile seguire dal megascreen a terra o in TV o sui PC di tutto il mondo l’estrema difficoltà degli atleti che tentano di sorpassare l’altro con un gioco di scie, di spunti, di ragionamenti che spesso finiscono assolutamente divorati in pochi minuti dalle dure quanto imprevedibili correnti dello Stretto, dall’acido lattico che attacca i muscoli, dall’adrenalina che a volte appanna la razionalità, dalla perdita di concentrazione”.

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