Pallamano femminile. Intervista con il mister Salvo Cardaci: per lui 5° campionato in riva allo Stretto

Pallamano femminile. Intervista con il mister Salvo Cardaci: per lui 5° campionato in riva allo Stretto

Pallamano femminile. Intervista con il mister Salvo Cardaci: per lui 5° campionato in riva allo Stretto

martedì 01 Giugno 2010 - 09:10

Bilanci e riflessioni su uno stagione che ha visto la Messana mantenere il proprio posto tra le magnifiche otto dell'A1

E’ stato il quinto campionato in riva allo Stretto per Salvo Cardaci che con l’Handball Club Messana ha disputato ancora una volta una stagione importante.

La società messinese guidata dal presidente Filippo Spadaro ha ottenuto con pieno merito il traguardo della permanenza tra le “magnifiche otto dell’A1” chiudendo la stagione regolare al quinto posto, conquistando una meritata finalissima all’Handball Trophy con la conferma tra le prime quattro alla final eight di Coppa Italia disputata a Sassari.

Il prof. Cardaci (docente di educazione fisica e responsabile tecnico della Figh Sicilia oramai da diversi anni) nelle ultime settimane è stato impegnato con la rappresentativa siciliana maschile per preparare i “Giochi delle Isole 2010”. Dopo un’estenuante “tour” per la Sicilia alla ricerca dei talenti (nati negli anni 1994 e 95) a l’Ilè di San Miguel, in Portogallo, il team isolano ha saputo conquistare un meritatissimo terzo posto in condominio con i croati del Korcula e dietro le corazzate Madeira e Corsica.

Possiamo tracciare un bilancio sulla stagione della Messana?

-Personalmente sono molto soddisfatto dei risultati ottenuti con il secondo posto a sorpresa conquistato a Lignano durante il Trophy, la semifinale di Coppa Italia e il brillante andamento in campionato che, fino all’ultima giornata, ci ha visto in lizza per i play-off scudetto. Una squadra che ha mostrato un bel gioco d’assieme e senza le tante defezioni avute nel corso dell’anno oggi avremmo certamente parlato di altri traguardi”.

Tanti forse troppi infortuni perché secondo lei?

“La fretta di dover recuperare le infortunate di lungo corso (chiaro il riferimento a Giusy Interdonato e Natasa Miladinovic), probabilmente, ha giocato il suo ruolo negativamente. Per altre situazioni vedi le due Valentine (La Versa e Giallongo ndr.) ci si è messa di mezzo la sorte e nessuno tra staff tecnico e medico potevano prevedere anzitempo la gravità di tali infortuni. Più volte nel corso della stagione con il nostro preparatore atletico prof. Gangeri ci siamo chiesti le motivazioni di questi problemi, ma non credo affatto che ci siano responsabilità dirette e solo la sfortuna (che non ha risparmiato nemmeno altre squadre) ci ha impedito di poter schierare la migliore formazione su cui avevamo tutti puntato”.

Quale il futuro di questa squadra e quale il suo personale?

“Non so leggere nel futuro anche perché la crisi che ha colpito il mondo dello sport è sotto gli occhi di tutti. A dire il vero ci sono alcune società già in moto da settimane per allestire roster in grado di ben figurare nei rispettivi campionati, altre che sono in questo periodo un po’ in ritardo ma che magari si riprenderanno presto. La pallamano, purtroppo, non è il calcio e tanti presidenti fanno veri e propri salti mortali per far quadrare i conti. Così è per esempio a Messina dove il dott. Spadaro grazie alla sua grandissima passione e nonostante tutte le difficoltà continua a mantenere onorevolmente la Messana in massima serie. Per quanto mi riguarda, invece, non ho ancora deciso nulla. Alcune proposte (anche per ritornare nel settore maschile) ci sono e le sto valutando con attenzione, ma per mia indole trovo stimoli e motivazioni dove intravedo un progetto sportivo definito e se non ci saranno le condizioni giuste potrei anche decidere di star fermo e dedicarmi al meglio al ruolo che ricopro in federazione. Vedremo nei prossimi giorni…”.

Una considerazione finale mister

“Vorrei solamente ringraziare quanti (dirigenti, atlete, semplici appassionati e tifosi) in questa stagione mi sono stati vicini e mi hanno sempre incoraggiato anche nei momenti meno facili. La pallamano per me resta una passione che mi coinvolge da quasi 30 anni ma credo che l’Amicizia e il Rispetto per me stesso, oltre che per gli altri, siano valori a cui non potrò mai rinunciare e che nella vita di tutti i giorni mi aiutano a vivere meglio”.

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