"Stabia squadra difficile, per i playoff tutto più complicato", parlano i tifosi del Messina

“Stabia squadra difficile, per i playoff tutto più complicato”, parlano i tifosi del Messina

Domenico Abbriano

“Stabia squadra difficile, per i playoff tutto più complicato”, parlano i tifosi del Messina

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sabato 30 Marzo 2024 - 06:18

La sconfitta interna con il Foggia ha complicato i piani. Ora la trasferta in Campania contro la capolista appare più difficile da superare, ma c'è chi ci vede una possibilità

MESSINA – La sconfitta interna con il Foggia ha lasciato tanta delusione nell’ambiente biancoscudato. Il match con i pugliesi poteva rappresentare lo scatto necessario per far ricordare la stagione certamente tra le più prolifiche della presidenza Sciotto.

Difficile ipotizzare ora una serie di incastri in grado di garantire l’accesso ai playoff per la squadra guidata da Giacomo Modica. Tutto è possibile ancora, non molto probabile. E’ chiaro che se dovesse arrivare una vittoria a Castellammare contro la prima della classe decisamente lanciata verso la serie B, le speranze potrebbero salire vertiginosamente.

Col Foggia risultato bugiardo, in Campania poche speranze

“Risultano bugiardo quello di sabato scorso al “Franco Scoglio” esordisce Alessandro. Chi ha visto il primo tempo, ha potuto apprezzare una squadra decisa a fare risultato ad ogni costo. Purtroppo, una gara decisa dagli episodi che hanno scelto di indossare i colori della squadra pugliese. Peccato, poteva essere una buona occasione per far crescere l’entusiasmo tra i tifosi e dare un preciso segnale al campionato”.

Sulla gara con la Juve Stabia, per una volta Alessandro non appare molto ottimista; lui stesso è consapevole del grado di difficoltà dell’incontro, della complessità del contesto, dell’ottimo avversario che andremo ad affrontare: “Una gara che capita nel momento sbagliato; si fosse giocata qualche settimana fa, avrei detto senz’altro 2 in schedina. Oggi, dopo qualche passo falso di troppo, dico che abbiamo poche possibilità di portarla a casa; magari un pareggio”.

“Castellammare è di per sé un ambiente complicato in cui andare a giocare e pensare di fare risultato – prosegue Alessandro. Attenzione! Come in tutti i campi campani, ma forse quello della Juve Stabia, insieme allo stadio di Torre del Greco, Giugliano e voglio ricordare anche Torre Annunziata, Pagani, anche se non sono in serie C, comportano un coefficiente di difficoltà maggiore”.

“La Juve Stabia è un’ottima squadra – conclude Alessandro. La classifica lo dimostra ampiamente: è quella che più di tutte merita di andare direttamente in B, anche per il gioco espresso, la quadratura dei reparti e, non dimentichiamolo, il lavoro fatto in estate dal loro ds che è andato a pescare blocchi di giocatori rodati e che si conoscevano tra loro. Quello di oggi è solo un risultato conseguenza di tanti tasselli che sono stati oculatamente inseriti al posto giusto”

Foggia occasione sprecata, ma a Castellammare qualche chance in più

Parole amare quella di Nicola: “Messina Foggia occasione sprecata, per la seconda volta. In questo caso si è fallito per errori nostri, a partire da qualche scelta del mister nella formazione iniziale; riproporre Pacciardi dopo tre mesi di inattività non ha pagato. Anzi, è stato il protagonista in negativo della partita.  Nel complesso, la squadra ha disputato un ottimo primo tempo.  Personalmente, nell’intervallo avrei cambiato qualcosa davanti, inserendo Plescia e svincolando Zunno dalla morsa dei centrali.  Forse il mister avrebbe voluto farlo a inizio secondo tempo, ma l’inferiorità numerica ha scombinato i piani.  Pazienza”. 

Sul confronto con la capolista Nicola, però, è ottimista: “A Castellammare, per assurdo, potremmo avere dei vantaggi.  Lo Stabia conoscerà il risultato del Benevento e la pressione potrebbe tirargli un brutto scherzo.  Avremo due assenze pesanti, sperando che il mister non stravolga troppo la squadra e riproponga il moldavo (Dumbravanu, ndr) insieme al sempre criticato, aggiungo sbagliando, Polito. In avanti mi giocherei la carta Plescia”.

Messina arrembante con i pugliesi, adesso per i playoff servirà l’impresa

Conclude gli interventi Peppe: “Quando una partita finisce 0-3, in genere, c’è poco da commentare e invece Messina – Foggia sfugge a questa regola. Soltanto chi ha assistito alla partita può capire cosa sia successo in campo. Un Messina voglioso di vincere ha letteralmente preso d’assalto e messo all’angolo la squadra pugliese con una serie di occasioni da rete sin dai primi minuti di gioco. Purtroppo non è riuscito a portarsi in vantaggio, un po’ per imprecisione sotto-porta, un po’ per alcuni errori al momento dell’ultimo passaggio in prossimità dell’area di rigore a cui va aggiunta la giornata di grazia del portiere foggiano. Il Messina avrebbe meritato di portarsi in vantaggio”.

Peppe non si ferma più: “I rossoneri  pugliesi spesso sono stati costretti a rifugiarsi in angolo o a buttare il pallone in fallo laterale, tale è stata la pressione della quadra biancoscudata. Poi, come una legge del calcio non scritta, ecco che in una delle due occasioni in cui il Foggia ha superato la metà campo è riuscito a portarsi in vantaggio per un banale errore (l’ennesimo direi) nella fase difensiva del Messina”.

“Nel secondo tempo – prosegue Peppe – è aumentato il nervosismo e la squadra di casa è rimasta in inferiorità numerica, prima in 10 e poi in 9. Da lì in poi, non c’è stata più partita. Messina-Foggia non fa altro che aumentare il rammarico per ciò che poteva essere e non è stato in questo campionato. Una gara che è servita ad aumentare il rammarico già presente dopo Messina-Crotone, partita persa in casa immeritatamente, così come dopo il pareggio di Benevento dove il Messina avrebbe meritato i tre punti”.

Con una riflessione sulla gara di Castellammare e sul prosieguo del torneo, Peppe conclude il suo intervento: “Adesso, raggiungere la griglia dei play-off sarà molto più complicato; servirebbe un impresa. Le cinque partite che restano da qui alla fine del torneo sono delle gare abbastanza insidiose e, come dicevo, servirebbe una situazione quasi miracolosa. Sabato, si va a casa della capolista Juve Stabia, una squadra che è stata costante in tutto il torneo, che concede molto poco in fase difensiva ed il Messina ci arriva menomato da due assenze molto importanti come quelle di Manetta e Frisenna. Non ci rimane altro che affidarci al vecchio detto “il pallone è rotondo”,  sperando che con l’aiuto anche della dea bendata si possa portare a casa un risultato positivo”.

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Un commento

  1. Si puo’ dire che gia’ abbiamo disputato 3 partite di playoff (Crotone,Latina e Foggia) ne abbiamo perse 2 e nessuna vinta.Questo per dire che non nutro speranza. Un altro fatto che mi induce a pensare solo alla salvezza e a niente altro e’ che i calciatori sono caratterialmente instabili e rischiano spesso espulsioni che compromettono le partite .E poi l’allenatore Modica che spesso nei momenti clou sbaglia formazione iniziale e a volte tattica.Un esempio Pacciardi.Come si puo’ schierare un calciatore che da piu’ mesi non gioca e per di piu’ con la squadra piu’ in forma del campionato?

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