67 precari del Comune firmano i contratti a tempo indeterminato. Dalla Regione la proroga

Contratti firmati. 67 contrattisti del Comune chiudono un lunghissimo capitolo di precariato e da oggi sono dipendenti a tutti gli effetti di Palazzo Zanca. Questa mattina nel Salone delle Bandiere è arrivata la firma per i 67 lavoratori che nei giorni scorsi hanno sostenuto le prove previste dal bando che il Comune aveva pubblicato lo scorso 1 dicembre per la copertura di 67 posti di categorie C e D. Così, esattamente com’era accaduto un anno fa con i primi 90 precari, oggi si è chiusa la fase due dell’operazione stabilizzazione portata avanti dall’amministrazione Accorinti. Un lieto fine che arriva dopo mesi di battaglie, scontri e lunghi confronti sindacali che hanno sventato l’ipotesi delle 11 ore settimanali, approdando alla messa a bando di contratti a tempo indeterminato part time a 18 ore settimanali.

Le procedure di stabilizzazione sono state attuate attraverso una procedura di reclutamento speciale transitorio riservata per titoli ed esami. Procedimento sottoposto ai controlli della commissione per la Stabilità Finanziaria degli Enti Locali del Ministero dell’Interno. Un’operazione da 1.242.388 euro che chiude un’altra pagina di precariato, ma che lascia ancora aperto il fronte delle assunzioni esterne che dovevano camminare di pari passo con la stabilizzazione dei precari ma che invece al momento sembra essere caduta nel dimenticatoio.

Insieme alle 67 stabilizzazioni, oggi sono state siglate anche 171 ricontrattualizzazioni degli ex precari stabilizzati lo scorso anno. “Un dato che misura l’azione amministrativa della Giunta in un settore complesso e delicato. Il comune di Messina è tra i primi in Sicilia ad essersi attivato in questo percorso virtuoso di “risanamento” sociale che presenta anche altri aspetti importanti, infatti aver ricontrattualizzato i precari stabilizzati lo scorso anno passandoli da 16 a 21 ore e avere aumentato il monte ore settimanale da 18 a 21 ore per 41 soggetti, e ancora da 24 a 27 ore per altri 41, equivale ad avere un maggior numero di dipendenti, potenziare la macchina amministrativa che attualmente soffre di una forte carenza di organico e quindi poter migliorare i servizi per i cittadini” hanno dichiarato il sindaco Renato Accorinti e la Giunta che, nell'esprimere grande soddisfazione, ringraziano il personale del Comune per l’imponente lavoro svolto, che ha garantito la corretta procedura di tutto l’iter nei tempi previsti. “Aver potuto intraprendere dal 2015 e proseguire oggi questo percorso, è uno dei risultati che derivano dalla fondamentale azione di risanamento economico e finanziario che l’Amministrazione sta portando avanti in un confronto complesso e continuo con il Consiglio. È tuttavia innegabile che le azioni poste in essere consentono oggi a 238 famiglie di poter guardare con più serenità al futuro e questo è uno dei principali compiti che l’Amministrazione si è prefissata. Lo statuto comunale in uno dei suoi primi articoli recita: “Nello svolgimento delle sue funzioni, il Comune s’impegna per … tutelare e promuovere la centralità e il rispetto della dignità della persona umana”. Il lavoro che viene oggi garantito in modo finalmente non più precario a molte famiglie, è certamente un atto concreto per tutelare e promuovere il rispetto delle persone”.

Ecco nel dettaglio i posti che da oggi sono stati coperti a tempo indeterminato:

· 38 posti di Istruttore Amministrativo Categoria C posizione economica C 1.

· 14 posti di Istruttore Tecnico Categoria C posizione economica C1.

· 2 posti di Aiuto Bibliotecario Categoria C posizione economica C1.

· 8 posti di Funzionario Direttivo Amministrativo Categoria D, posizione d’accesso D1, posizione

economica D1.

· 1 posto di Funzionario Direttivo Tecnico Categoria D posizione economica D1.

· 2 posti di Assistente Sociale Categoria D posizione d’accesso DI, posizione economica D1

· 2 posti di Direttore di Sezione Tecnica Architetto Categoria D, posizione d’accesso D3, posizione economica D

Intanto per i precari che ancora restano in attesa è arrivata la proroga della Regione, proroga che per il presidente Rosario Crocetta è il primo passo per la stabilizzazione dei 20 mila precari degli enti locali siciliani. “I contenuti di questa legge sono quelli del processo di stabilizzazione. L'accordo col governo nazionale prevedeva che loro facevano la proroga e noi la stabilizzazione. Il dato storico è che abbiamo creato gli strumenti per stabilizzare i precari. Il senso di questa norma – ha detto Crocetta – è che facciamo uscire questa platea dal precariato con la possibilità di stabilizzazione, senza spese aggiuntive per i comuni. Ma le polemiche sono esplose. C’è chi ha gridato allo scandalo parlando di un’operazione che non farà altro che alimentare il carrozzone clientelare del precariato. Il dato certo è che l’anno si chiude con una notizia che tira fuori dal limbo i precari siciliani e concede ancora un po’ di respiro. Palazzo Zanca, dal canto suo, ha comunque deciso di seguire una strada diversa.

Francesca Stornante