Messinambiente, troppo alto il costo dei locali di via Dogali. Calabrò prepara il trasloco

Messinambiente, troppo alto il costo dei locali di via Dogali. Calabrò prepara il trasloco

Francesca Stornante

Messinambiente, troppo alto il costo dei locali di via Dogali. Calabrò prepara il trasloco

Tag:

domenica 12 Giugno 2016 - 23:15

Messinambiente sborsa 96 mila euro di affitto annuo per i locali che ospitano gli uffici amministrativi di via Dogali. Il commissario Calabrò ha già preso provvedimenti non rinnovando il contratto in scadenza al 31 dicembre 2016. Adesso si studiano le alternative, già sul tavolo alcune proposte.

Quattro appartamenti, costo annuo 96 mila euro. E’ quanto sborsa Messinambiente per l’affitto dei locali di via Dogali che ospitano gli uffici amministrativi della partecipata che gestisce il servizio di igiene ambientale. 96 mila euro che, anno dopo anno, hanno inevitabilmente pesato sulle casse di una società in continuo affanno, che avrebbe potuto risparmiare almeno su questa voce e che invece è rimasta con gli uffici in pieno centro città, mentre il Comune avrebbe potuto in qualsiasi momento mettere a disposizione dei locali per ospitare la parte amministrativa della partecipata.

I locali di via Dogali sono di proprietà degli avvocati Giovanni Giacoppo, uno dei legali di fiducia di Palazzo Zanca e membro del Cda del Teatro Vittorio Emanuele nominato proprio dall’amministrazione Accorinti, del collega Antonio Saitta (vicesindaco ai tempi della giunta Genovese) e di Maria Ferrara. Giacoppo nei giorni scorsi, dopo l’articolo di Tempostretto sugli incarichi legali elargiti dall’amministrazione Accorinti, aveva voluto fornire la sua precisazione sui locali in affitto a Messinambiente: «Il contratto di locazione era stato originariamente sottoscritto nell'anno 2005 da mio padre e successivamente fortemente ridotto nel canone e trasferito al sottoscritto e a terzi» ha scritto l’avvocato. Giacoppo parla di canone fortemente ridotto, dunque inizialmente la somma sborsata per l’affitto di questi uffici era sicuramente superiore. Il dato certo è che in questi ultimi anni, anni di grande sofferenza economica per la partecipata, nessuno ha pensato di abbattere questo costo annuo.

Nessuno fino ad oggi. Perché in realtà l’attuale commissario liquidatore di Messinambiente Giovanni Calabrò ha già deciso di non rinnovare il contratto di affitto in scadenza al 31 dicembre 2016. Quindi, qualunque sarà il destino della partecipata che sulla carta non gestirà più il servizio di gestione rifiuti già dal prossimo 30 giugno, di certo non ci sarà più nessun legame con gli affittuari dei locali di via Dogali.

Calabrò ha già avviato una discussione con l’amministrazione Accorinti, mettendo sul tavolo anche diverse proposte per trovare nuova casa all’area amministrativa di Messinambiente. A costo zero. Perché il Comune ha delle soluzioni immobiliari per abbattere costi di questo tipo e Calabrò vuole a tutti i costi individuare una sistemazione che anche logisticamente potrebbe andare incontro alle esigenze più generali della società. Qualunque sarà il destino di Messinambiente. L’idea potrebbe essere quella di sfruttare dei locali comunali presso lo stadio San Filippo o nell’area del Palarescifina, sempre a S. Filippo. Secondo Calabrò nella stessa zona potrebbe essere attrezzata un’area per i mezzi, sia per quelli della raccolta classica che soprattutto per quelli che saranno destinati alla differenziata. Lo stesso si dovrebbe fare a Pace, dove si trova la piattaforma di trasferenza. In questo modo Messinambiente potrebbe contare su tre punti chiave collocati nelle tre zone della città, nord, centro e sud, in modo da poter anche organizzare e ottimizzare i servizi. Ipotesi che in questo momento sono al vaglio dell’amministrazione, ci sarà tempo per studiare eventuali delle alternative, ma Calabrò non ha intenzione di tornare indietro sugli affitti di via Dogali. Per il commissario non ha senso di continuare a sborsare quella somma, il contratto non è stato rinnovato e tra l’altro Messinambiente dovrà essere assorbita dalla Multiservizi. Il panorama di azione sarà dunque diverso. E diverse dovranno essere le strategie. Intanto questa è la prima messa in campo da Calabrò.

Francesca Stornante

18 commenti

  1. Ci voleva un articolo di tempostretto per smuovere le acque.

    0
    0
  2. Ci voleva un articolo di tempostretto per smuovere le acque.

    0
    0
  3. he il commissario Calabrò faccia tutti i passi corretti x disdire l’affitto dei locali, altrimenti, come succede nella pubbliche amministrazioni ,nel senso che i locatori potrebbero vendere cara la pelle”e successivamente perdendo quel lauto guadagno potrebbero avviare tante e tali richieste pretestuose che faranno pagare al Comune migliaia di euro x danni, mancati guadagni ecc.ecc. da vanificare la disdetta. Calabrò si faccia seguire da un bravo avvocato !

    0
    0
  4. he il commissario Calabrò faccia tutti i passi corretti x disdire l’affitto dei locali, altrimenti, come succede nella pubbliche amministrazioni ,nel senso che i locatori potrebbero vendere cara la pelle”e successivamente perdendo quel lauto guadagno potrebbero avviare tante e tali richieste pretestuose che faranno pagare al Comune migliaia di euro x danni, mancati guadagni ecc.ecc. da vanificare la disdetta. Calabrò si faccia seguire da un bravo avvocato !

    0
    0
  5. Gli atti sono al Comune, andate a cercare. Alessio Ciacci sul caso ha scritto all’amministrazione una decina di comunicazioni e solleciti per chiedere immobili comunali dove trasferire la sede aziendale ed abbattere il costo.Il contratto è stato fatto dall’Altecoen, dopo l’epurazione del socio privato (ricordo che tutti i vertici indagati sono stati prosciolti), nessuno prima Ciacci (Dalmazio e Di maria) si era posto il problema.

    0
    0
  6. Gli atti sono al Comune, andate a cercare. Alessio Ciacci sul caso ha scritto all’amministrazione una decina di comunicazioni e solleciti per chiedere immobili comunali dove trasferire la sede aziendale ed abbattere il costo.Il contratto è stato fatto dall’Altecoen, dopo l’epurazione del socio privato (ricordo che tutti i vertici indagati sono stati prosciolti), nessuno prima Ciacci (Dalmazio e Di maria) si era posto il problema.

    0
    0
  7. Giacoppo 🙂 🙂 🙂

    0
    0
  8. Giacoppo 🙂 🙂 🙂

    0
    0
  9. Beh, caro Grifone, non ricordi che siamo a Messina, e qui gira e rigira sunnu tutti amici e amici dell’amici

    0
    0
  10. Beh, caro Grifone, non ricordi che siamo a Messina, e qui gira e rigira sunnu tutti amici e amici dell’amici

    0
    0
  11. Ciacci, Calabrò hanno fatto benissimo, certamente ha contribuito l’articolo e le ” attenzioni” di Tempostretto, ma come ho paventato nel mio precedente commento , mi auguro che non vi siano clausole riguardanti la rescisione o mancato rinnovo particolarmente gravose per messinambiente. ato e comune

    0
    0
  12. Ciacci, Calabrò hanno fatto benissimo, certamente ha contribuito l’articolo e le ” attenzioni” di Tempostretto, ma come ho paventato nel mio precedente commento , mi auguro che non vi siano clausole riguardanti la rescisione o mancato rinnovo particolarmente gravose per messinambiente. ato e comune

    0
    0
  13. Di locali il comune ne dispone tantissimi ed anche in buone condizioni, ricordo che quando facevo parte del consiglio di quartiere, individuammo i locali che esistono in via Bonino angolo via bonsignore, per poterli destinare a sede della circoscrizione, non se ne fece nulla per le resistenze opposte da parte di alcuni dirigenti comunali che anche se da tempo operanti in altri settori, detenevano a loro disposizione alcune stanze della ex sede viabilità.
    Oggi credo sarebbe opportuno effettuare un ricognizione per appurare lo stato di fatto. Sempre se si trova l’accordo tra i vari personaggi che reggono,le fila del teatrino comunale
    Co
    C’è

    0
    0
  14. Di locali il comune ne dispone tantissimi ed anche in buone condizioni, ricordo che quando facevo parte del consiglio di quartiere, individuammo i locali che esistono in via Bonino angolo via bonsignore, per poterli destinare a sede della circoscrizione, non se ne fece nulla per le resistenze opposte da parte di alcuni dirigenti comunali che anche se da tempo operanti in altri settori, detenevano a loro disposizione alcune stanze della ex sede viabilità.
    Oggi credo sarebbe opportuno effettuare un ricognizione per appurare lo stato di fatto. Sempre se si trova l’accordo tra i vari personaggi che reggono,le fila del teatrino comunale
    Co
    C’è

    0
    0
  15. L’ennesima “denticanza” nei confronti del vituperato toscano.
    T.S. dimentica spesso di citarne meriti ed atti.
    Una memoria selettiva che da lettore non mi soddisfa, soprattutto se paragonata alla accuratezza con la quale sono invece redatti altri articoli, ricchissimi di particolari e di collegamenti con fatti precedenti.

    0
    0
  16. L’ennesima “denticanza” nei confronti del vituperato toscano.
    T.S. dimentica spesso di citarne meriti ed atti.
    Una memoria selettiva che da lettore non mi soddisfa, soprattutto se paragonata alla accuratezza con la quale sono invece redatti altri articoli, ricchissimi di particolari e di collegamenti con fatti precedenti.

    0
    0
  17. “Meglio tardi che mai” e probabilmente grazie a Tempostretto, spero solo che agli annunci seguano fatti concreti. Ultimamente, roboanti conferenze stampa hanno “partorito” ben striminziti risultati se non il nulla assoluto. Questa Amministrazione ha perso ormai da tempo la “verginità” e per capire che la sede di Messinambiente è paurosamente onerosa ha impiegato solamente tre anni.

    0
    0
  18. “Meglio tardi che mai” e probabilmente grazie a Tempostretto, spero solo che agli annunci seguano fatti concreti. Ultimamente, roboanti conferenze stampa hanno “partorito” ben striminziti risultati se non il nulla assoluto. Questa Amministrazione ha perso ormai da tempo la “verginità” e per capire che la sede di Messinambiente è paurosamente onerosa ha impiegato solamente tre anni.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007