Cultura

Storia dell’arte. I dipinti recuperati nella chiesa di Alcara Li Fusi al centro di un libro

MESSINA – Alla scoperta dei preziosi dipinti della chiesa di Alcara Li Fusi. Giovedì 25 maggio, alle 10.30, si svolgerà presso la sala dell’Accademia dei Pericolanti, Palazzo dell’Università di Messina, la presentazione del Volume La Koimesis della chiesa di Santa Maria del Rogato ad Alcara Li Fusi. Il restauro e gli aspetti tecnico-stilistici. Il volume è curato dalla dottoressa Grazia Musolino, storica dell’Arte e dai restauratori   dell’Iscr (Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro), Davide Rigaglia e Valentina Romè. E sarà presentato dalla dottoressa Caterina Di Giacomo, già direttrice del Museo regionale di Messina. Le relazioni saranno precedute dai saluti istituzionali del professore Giovanni Cupaiulo, introdurrà il dottor Angelo Maria Romano, Past President del Rotary Club di Sant’Agata Militello, e interverranno gli autori.

L’importante recupero e il restauro dei dipinti

Si legge in una nota di presentazione dell’evento: “L’antico plesso monastico, quasi certamente di fondazione normanna, documentato nelle fonti agiografiche a partire dal 1137  è noto agli studiosi per la presenza del suggestivo brano con la raffigurazione della Dormitio Virginis, databile all’inizio del XIV secolo. Da qui il suo importante recupero conservativo, effettuato contestualmente a un notevolissimo pannello coevo raffigurante tre Santi, situato nella stessa parete, e ad altri suggestivi brani frammentari”. Tutto il restauro dei dipinti è stato finanziato  dal Rotary Club di Sant’Agata Militello.

Il complesso di proprietà privata ma vincolato dalla Soprintendenza di Messina nel 1992, per la sua eccezionale rilevanza architettonica e storico-artistica, è stato acquistato dalla Curia di Patti grazie ai contributi della comunità alcarese, raccolti su iniziativa del Comitato di San Nicolò Politi. “L’acquisizione dell’edificio ha salvato questa importante e rara testimonianza figurativa siciliana destinata a sicura rovina per l’incuria in cui versava”, si legge sempre in una nota. Gli interventi che riguardano anche la fruibilità e la messa in sicurezza dell’edificio si sono svolti in un arco di tempo che va dal 2014 al 2019.