Atm, lo sciopero continua. Anche oggi niente bus né tram

Atm, lo sciopero continua. Anche oggi niente bus né tram

Atm, lo sciopero continua. Anche oggi niente bus né tram

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mercoledì 16 Gennaio 2013 - 09:09

Secondo giorno di fermo per i mezzi dell’Atm. I lavoratori hanno nuovamente incrociato le braccia e chiederanno risposte in Prefettura

Protesta Atm, giorno 2. Oggi come ieri, per i messinesi, sarà inutile attendere alla fermata un autobus o un tram perché sarebbe attesa vana. Nessun mezzo in strada, lavoratori che continuano a manifestare il proprio malcontento per gli stipendi arretrati.

La storia non è nuova, ma stavolta, a far montare ancor più la rabbia, è stato l’incontro col commissario aziendale Santi Alligo che ha ribadito che i soldi per pagare tutti gli arretrati ci sono ed ha spiegato di aver già preparato una lettera indirizzata al Ragioniere Generale Coglitore, al Dirigente Cama, al Commissario Croce, per sollecitare il pagamento immediato di almeno una delle mensilità arretrate, considerato che i dipendenti hanno ricevuto la metà di quello di settembre e un’altra metà di ottobre solo negli ultimi giorni dell’anno.

Versione diversa da palazzo Zanca: il commissario Croce ha ribadito l’impossibilità ad attingere ai 3,9 milioni deliberati lo scorso 31 dicembre quale trasferimenti aggiuntivi per ATM che sarebbero vincolati alla firma del decreto col quale si attende il trasferimento dei 40 milioni dalla Regione Sicilia.

Ed allora oggi è di nuovo subbuglio nella sede di via La Farina. Fallita la concertazione a palazzo Zanca, oggi la protesta si sposta in Prefettura. Per cercare una soluzione che contempli il diritto dei lavoratori allo stipendio e quello dei messinesi ad un servizio pubblico decente.

13 commenti

  1. A mio giudizio spassionato, se non risolvono i veri nodi del problema ,numero esagerato di lavoratori, pagamento del biglietto su tutti i pulman , servizio di qualità e costante in tutta la città e nelle zone circostanti, qualsiasi accordo possano trovare ,sarà sempre temporaneo e destinato a ripetersi nel tempo per ancora molte volte.Insomma o organizzano un vero piano di rientro economico e di qualità del servizio o sono destinati a chiudere .

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  2. A thisistheend
    Conosco la realtà dell’Atm e sono perfettamente d’accordo e condivido la esposizione sul personale in servizio. Io ho individuato l’avvio verso il collasso dell’Atm dal 2002 quando l’azienda per potere garantire i servizi con i costi in aumento dal 2002 è stata costretta a predisporre i propri bilanci annuali inserendovi ricavi non veritieri e quindi inesigibili e ciò per supplire la mancanza di adeguamento dei trasferimenti, per abbattimento dei costi sociali, da parte del Comune di Messina, per dare copertura a costi certi e liquidi, facendo registrare a fine di ogni esercizio perdite di rilevante importo. A ciò c’è da aggiungere che dal 2003 l’Azienda, sotto il profilo gestionale, è passata dalla tradizionale contabilità finanziaria -economico patrimoniale, che consentiva l’allineamento dei conti finanziari dell’Atm con quelli del Comune di Messina, alla contabilità pura economico patrimoniale, caratteristica, questa, per le !Aziende private”. Se all’epoca l’Atm non avesse mutato la procedura per la rilevazione dei fatti di gestione, introducendovi quella “privatistica” in sostituzione di quella “pubblica”, ed adeguato il servizio in base alle effettive disponibilità finanziarie collegate ai reali trasferimenti Comunali, e non ricorrendo a previsioni di entrate non veritieri ed attendibili, facendo ricadere sull’amministrazione comunale, conseguentemente, la carenza di mobilità cittadina, come sarebbe stato corretto comportarsi, certamente, oggi, non ci sarebbe stata questa emergenza. Comunque solidarietà ai lavoratori dell’Atm che, da mesi, pur non avendo ricevuto lo stipendio, hanno continuato, sino ad ieri a dare, anche se ridotto, un servizio di mobilità ai messinesi.

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  3. Chiedono gli stipendi arretrati, perchè chi LAVORA deve essere
    pagato Giustissimo , sacrosanto ,ma questi stipendi li hanno maturati ? Sono mesi e mesi che ” saltano le corse”
    La linea 79 , è una delle peggiori .Non si sa mai quando l’autobus parte .Se esci alle 14 , devi ringraziare Dio se arrivi a casa alle 17. Oppure devi prendere il 74 o il 78 e poi affidarsi alla buona sorte e sperare nel passaggio di un conoscente per arrivare a casa.
    Scioperano tutti i giorni,in realtà . Funzionava solo il tram
    Messina , per i servizi, è una città da terzo mondo

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  4. E’ CERTAMENTE NECESSARIO RIPARTIRE CON UN NUOVO PIANO INDUSTRIALE E MAGARI UNA NUOVA FORMA AZIENDALE, DOPO AVER SALDATO I DEBITI PREGRESSI ED AVER REALIZZATO UN CONTRATTO DI SERVIZIO! COMUNQUE, LE MALEFATTE DELLA POLITICA CITTADINA NON LE DEVONO NE’ LE POSSONO PAGARE I LAVORATORI E GLI UTENTI DEL SERVIZIO! MESSINA ERA ED E’ UNA CITTA’ SCARTATA PER L’IGNAVIA SULLE COSE SERIE E LE ECCESSIVE FURBERIE DEI SUOI POLITICI…

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  5. Egregio Sig.re /na/ra LUIBEN non credo che i cittadini siano esenti da colpe, chi ha votato i politici si chiama elettore o cittadino maggiorenne con diritto di voto,che personalmente darei solo dopo appropriato corso di diritto e di storia!!! Se per un numero impressionante di anni nessun Messinese ha pensato di cambiare il proprio voto,e continua a voler essere rappresentato sempre dai soliti , deve assumersi le sue colpe.Se i sindacati hanno chiuso gli occhi su un numero di assunzioni al limite dell’indecenza o su comportamenti poco professionali o su avanzamenti di livelli di categoria lavorativa senza averne le competenze ,hanno le loro colpe.Se i lavoratori in molte occasioni, hanno fatto tutto tranne che lavorare , hanno le loro colpe!!!

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  6. puzza di bruciato 16 Gennaio 2013 12:04

    Penso che se il comune sarebbe andato in defoult la questione si sarebbe risolta; ci sarebbe stata indagine seria per vedere negli anni dove sono state le anomalie tipo: assunzioni facili, promozioni esagerate, piani di lavoro, turnazioni, straordinari ammanchi gasolio e contanti, assenteismo, consulenze salatissime ecc. ecc. si sarebbero presi i responsabili specialmente i politici delle due ultime amministrazioni, ai quali sarebbero stati addebitati le spese intaccando anche i loro patrimoni personali ecc. ecc. Ora purtroppo non resta altro che aspettare, sopravvivere e sperare nell’elemosina della Regione Sicilia.
    ps: il disservizio si è notato SOLO con il tanto bistrattato “tram”

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  7. io continuo a credere che non ci possano essere chances per un’azienda che ha 598 dipendenti e un livello di servizio indecoroso. inoltre la situazione debitoria mi sembra davvero senza possibilit di uscita.

    bisogna essere realisti. concertare almeno un 60% di licenziamenti e predisporre un piano di rientro dai debiti.

    del servizio di trasporto non si può fare a meno in una città da quasi 250.000 abitanti, l’errore è stato gestire la società come uno stipendificio e non come una azienda.

    dispiace per i dipendenti, ma devono prendersela con chi li ha assunti e “gestiti”.

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  8. Carissimo, volevo solo farti presente che i LAVORATORI nè SALTANO LE CORSE, nè SONO IN SCIOPERO TUTTI I GIORNI! Purtroppo chi va a lavorare è costretto a rimanere in azienda e a non garantire il servizio per il malfunzionamento dei bus e NON CERTO PER LORO VOLONTA’… Mi dispiace dirtelo ma come altri IGNORI la realtà dei fatti! per cui fatti una cultura invece di sparare a vuoto!

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  9. Invece gli altri giorno valeva la pena mettersi alla fermata.

    Spero in un fallimento rapido!

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  10. la butto lì..Resettiamo tutto, facciamo un VERO concorso (quindi niente gente che sindacalista in testa si piazzi dietro la porta di qualche amministratore locale che a suo tempo gli promise di “sistemarli”), tagliamo gli alberi morti che niente hanno a che fare con il TRASPORTO PUBBLICO e ricominciamo da ZERO

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  11. Non si addicono, anche se indirettamente attinenti, nel contenuto, le argomentazioni in discussioni, dato che ciò che intendo prospettarvi, lo ritengo più confacente agli aspetti più significativi dei diversi atteggiamenti assunti fa chi crede detenere le responsabilità di gestione, senza averne le relative competenze professionali, che, in questo caso, trovino ne reclamano la giusta paternità. Riguardano un poco tutti le criticità messinesi che non elenco per il timore di dimenticandone alcuna. Tramite “Facebppk” ho diffuso il presente messaggio che intendo riproporvi, che illustra gli aspetti più inquietanti della civile e giusta convivenza della nostra città,- assumendone le relative responsabilità, anche se questa è una città di sordi e poco dediti alla lettura, che sanno solo criticare, ma non sanno ponderare, valutare e, tanto meno, giudicare.” Alle volte dubito di sognare pur essendo desto. Vi ricordate quando il Parlamento, eccezionalmente, per un personaggio che conta, votò per l’arresto del deputato giudice del P. d. l., on.,le Papa?. Comparve, all’epoca, sul “Corriere della sera” la vignetta dove veniva raffigurato il decano dei detenuti che annunziava agli inquilini di “regina celi” con voce autorevole e chiara ” ABEMUS PAPAM” E come per significare che anche la giustizia era ospite della “Patrie galere”. Ma c’è di peggio che potrebbe accadere, se non è già accaduto, ed il condizionale è, in questo caso, giustizialista, d’obbligo dato che ho sognato che un giudici per arrivare alla verità ha creduto di cavalcare un cavallo di razza mentre in effetti, si trovava sulla groppa di un asino.

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  12. Qualcuno mi sa dire perchè le tratte riservate agli studenti sono affidate a ditte private con oneri che non so quantificare funzionano quasi regolarmente?
    Con il parco autovetture e con i dipendenti certamente in eccesso era proprio indispensabile affidare il predetto servizio a ditte esterne?
    Mi piacerebbe sapere se gli oneri sono a carico di altre istituzioni se l’ATM è stata invitata a proporre un qualsivoglia tipo di contratto.

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  13. ART.21 COSTITUZIONE. Sono costretto ancora una volta a fare il Consigliere Comunale esterno. A proposito di infrastrutture, indispensabili per far risorgere il nostro trasporto pubblico, quell’ ATM oramai sull’orlo del fallimento. Ieri il Consiglio Comunale, con ventidue voti favorevoli, due astenuti e nessuno contrario, quindi con il pieno sostegno del PARTITO DEMOCRATICO, ha approvato il PIANO TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE 2012-2014. Invito la redazione di TempoStretto a comunicare a Luigi CROCE, i gravissimi vizi di forma e di sostanza, dei piani triennali approvati negli anni passati, che intendo comunicare alla Corte dei Conti, se dovessero riproporsi nel piano triennale approvato. Parlo delle tre schede allegate, in particolare della SCHEDA 1, quella del quadro delle RISORSE DISPONIBILI, dal quale si evincono le diverse tipologie delle risorse, le disponibilità nei tre anni, l’importo totale. Le cifre della SCHEDA 1 sono quelle recepite dal bilancio plurinnale, da qui l’interesse di Luigi CROCE e della Corte dei Conti, ma anzitutto degli imprenditori e cittadini messinesi. GRAZIE ALLA REDAZIONE.
    Il primo link è la SCHEDA 1 del piano triennale 2011/2013 del Comune di Messina, come vedete non contiene nessuna cifra.
    http://img834.imageshack.us/img834/9901/pianotriennale0.png
    I due link seguenti sono dei Comuni di Firenze e Verona, noterete la differenza.
    http://img405.imageshack.us/img405/281/pianotriennale1.png
    http://img839.imageshack.us/img839/966/pianotriennale2.png

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