Strage di Nassirya, il ricordo dei Carabinieri di Messina

Strage di Nassirya, il ricordo dei Carabinieri di Messina

Alessandra Serio

Strage di Nassirya, il ricordo dei Carabinieri di Messina

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mercoledì 13 Novembre 2019 - 15:30

Alla caserma Bonsignore la cerimonia in ricordo dei militari uccisi 16 anni fa in Iraq.

Sono passati sedici anni da quel tragico novembre in cui a Nassirya un’autobomba decimò un convoglio militare, causando 28 morti, tra i quali molti italiani. Anche quest’anno i Carabinieri di Messina rendono omaggio ai militari e ai civili rimasti uccisi e feriti nell’attentato, in particolare quelli di origine siciliana.

Per ricordarli il Generale Luigi Robusto, Comandante dell’Interregionale “Culqualber”, questa mattina, ha commemorato i caduti in una toccante messa di suffragio celebrata nella sala di rappresentanza della Caserma Bonsignore a cui hanno preso parte il Prefetto di Messina Ma,ria Carmela Librizzi, il sindaco Cateno De Luca, le altre autorità civili e militari della città nonché una rappresentanza dell’Istituto artistico Ernesto Basile.

La cerimonia è stata officiata dal Cappellano della Legione Sicilia don Rosario Scibilia, dal cappellano militare della Marina don Andrea Di Paola e dal cappellano della Polizia Penitenziaria Don Salvatore Alessandrà.

Al termine della celebrazione il Generale Robusto ha voluto ringraziare i familiari delle vittime intervenuti, ricordando come l’Arma si sia sempre stretta attorno a loro condividendo il ricordo commosso, sempre vivo ed attuale, dei caduti per la pace ed ha aggiunto che tutti coloro che hanno scelto di prestare giuramento indossando l’uniforme sono consapevoli dei valori che incarnano “poiché indossare una divisa non vuol dire vestire un abito qualsiasi ma accettare consapevolmente il rischio di andare incontro al sacrificio estremo ed è questa coscienza che rende Eroi”.

Erano le 10.40 del 12 novembre 2003: nella città a sud dell’Iraq, un camion-bomba esplose dentro il recinto della caserma “Maestrale”, una delle basi del contingente italiano MSU a cui era demandato il controllo di quella zona del paese. A bordo del veicolo c’erano due terroristi. un autista ed un uomo armato che si sporse verso l’esterno e cominciò a sparare contro il posto di guardia all’ingresso della base.

Il camion proseguì, sfondando la barra di metallo all’ingresso e si bloccò pochi metri dopo, scontrandosi contro le strutture di protezione che delimitavano il parcheggio della base, esplodendo. Crollò gran parte dell’edificio principale, molti mezzi militari presero fuoco ed andò in fiamme anche il deposito delle munizioni.

Il bilancio fu devastante 28 morti: 12 Carabinieri, 5 soldati dell’Esercito Italiano, due civili italiani e nove civili iracheni. Inoltre, una ventina di italiani, tra militari e civili, rimasero feriti.

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