Termina la protesta in Calabria. Riaperti gli imbarchi di Villa San Giovanni

Termina la protesta in Calabria. Riaperti gli imbarchi di Villa San Giovanni

Termina la protesta in Calabria. Riaperti gli imbarchi di Villa San Giovanni

Tag:

martedì 04 Novembre 2014 - 10:37

Si ripete il copione di una ventina di giorni fa. Le proteste sulla sponda calabrese comportano il blocco degli imbarchi di Villa San Giovanni e il conseguente “trasferimento” delle tratte da e verso Reggio Calabria. Intorno alle 15.30 le invasature sono tornate fruibili

Le stesse scene una ventina di giorni dopo. Lo scorso 16 ottobre, la Cisl e la Uil di Reggio Calabria avevano protestato contro il mancato pagamento delle spettanze del 2013 e della prima metà del 2014 per i precari che percepiscono l’indennità di mobilità.

La manifestazione, sulla sponda calabrese, aveva comportato il blocco degli imbarchi di Villa San Giovanni con conseguenti disagi nei collegamenti sullo Stretto di Messina.

Oggi il copione si è ripetuto. Fino alle 15.30 non è stato possibile accedere alle invasature di Villa e così le prime navi, quelle di Caronte e Tourist, hanno “dirottato” i propri collegamenti su Reggio Calabria. Per raggiungere la Sicilia è stato necessario partire da Reggio. Stesso discorso sul tratto inverso: le navi in partenza da Messina sono sbarcate a Reggio.

Nel primo pomeriggio lo sblocco delle invasature, dopo la notizia della convocazione di un incontro a palazzo Chigi per il prossimo 12 novembre. Di rientro le navi da Reggio, le prossime corse partono nuovamente alla volta di Villa San Giovanni.

”Abbiamo appreso con favore del nuovo tavolo romano convocato per il 12 novembre dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio sulla vertenza dei lavoratori calabresi in mobilità. Lo riteniamo un primo passo da parte del Governo al quale però devono necessariamente seguire degli impegni concreti”. E’ quanto dichiara il Segretario provinciale della UilTemp di Reggio Calabria Stefano Princi, a margine del presidio di Villa San Giovanni.
”Il Governo – prosegue Princi – ha il dovere di garantire a questi lavoratori il pagamento di tutte le spettanze arretrate. La Calabria non merita questo continuo balletto di annunci e promesse da campagna elettorale. Da parte nostra continueremo nei prossimi giorni a vigilare sulla situazione, auspicando un impegno concreto da parte dell’Esecutivo nazionale, responsabile peraltro di aver cancellato dalla Legge di Stabilità il futuro di migliaia di precari calabresi Lsu ed Lpu, che dal 2015 rischiano di rimanere a casa”.

”Attendiamo con fiducia il prossimo appuntamento romano del 12 novembre – conclude il Segretario reggino della UilTemp – ma allo stesso diciamo che sul diritto al lavoro non faremo sconti a nessuno. In Calabria ci sono 27mila percettori di mobilità che attendono una risposta chiara. Il Governo ha il dovere politico di mettere un argine alla drammatica crisi socioeconomica che sta attraversando la nostra regione”.

2 commenti

  1. a pagare però è sempre il cittadino normale,quello che paga le tasse e quindi la loro indennità.

    0
    0
  2. a pagare però è sempre il cittadino normale,quello che paga le tasse e quindi la loro indennità.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007