La mozione del Pd, con primo firmatario Alessandro Russo, sancisce "l'adesione ai valori dell'insclusività e per i diritti per tutti". Quinta edizione a giugno
MESSINA – Quinta edizione a Messina dello Stretto Pride. Il Consiglio comunale vota all’unanimità l’adesione dello Stretto Pride che si terrà a Messina il prossimo 7 giugno. La mozione del Partito democratico, primo firmatario Alessandro Russo, è stata votata dai 17 consiglieri presenti a Palazzo Zanca. Si tratta di un’adesione “alla piattaforma programmatico-ideale” della manifestazione. E così commenta Russo: “Una bella pagina di grande significato politico e valoriale per la quale voglio ringraziare pubblicamente i consiglieri che l’hanno sostenuta. Anche quest’anno, per il quarto anno consecutivo, il Consiglio comunale – su proposta presentata dal nostro gruppo del Pd, della quale sono fieramente primo firmatario- aderisce alla giustissima rivendicazione di una città pienamente inclusiva, che riconosca eguali diritti per chiunque viva in condizioni di minoranza nella società ed emarginazione dovuta alle più disparate differenze di stato e di genere. Perché l’uguaglianza dei diritti sia riconosciuta a tutti”.
Continua l’esponente del Pd: “Perché il Consiglio – che rappresenta la città tutta, anche chi è considerato ai margini o non in linea con un conformistico sentire comune che omologa e costringe la pluralità di sensibilità e di identità a nascondersi – deve prendere posizione e dare voce ai tanti che non ne hanno, che soffrono nel silenzio della violenza e della emarginazione e soprattutto deve rappresentare il diritto di chiunque di vedersi riconosciuti in una città che sappia dare le stesse opportunità e gli stessi riconoscimenti. Una città inclusiva e plurale, che si rafforza sapendo valorizzare chi porta una sfumatura di sensibilità differente e non provandone paura o repulsione. Senza alcuna distinzione di genere, di identità, di condizione economica, sociale, etnica o di provenienza. Una città che renda concreto per chiunque (e non solo a parole) l’articolo 3 della nostra Costituzione”.

Ora che il comune appoggia la sfilata dei carri allegorici siamo a posto, chissà come mai però non appoggiano le questioni veramente utili per Messina.
Un altro Carnevale.