Transazione con Zeta Investimenti srl, che ha ereditato il credito della fallita Gepco Salc
MESSINA – Una battaglia legale ultra-ventennale, nata dalla complessa e travagliata storia della costruzione degli svincoli di Giostra e Annunziata, si avvia alla conclusione. Le quattro rampe sono state aperte in un periodo compreso tra il 2013 e il 2019 ma le questioni extra erano ancora in ballo. Ora il Comune di Messina ha dato il via libera all’accordo transattivo che porterà l’Ente a pagare 3 milioni 855mila euro per definire il giudizio pendente.
Il debito ereditato dagli anni Novanta
L’accordo definisce il contenzioso con Zeta Investimenti S.R.L. e Namira SGRp.a., che agisce in qualità di società di gestione di un Fondo di Investimenti (denominato “Sviluppo Edilizia Sostenibile”). Ma il vero fulcro della disputa risale alla fine degli anni ’90 e all’impresa che per prima si aggiudicò l’appalto: la Gepco Salc S.p.A., che, a partire dal 1997, si occupò della realizzazione dei primi lotti degli svincoli, un progetto subito paralizzato da ritardi, varianti e problemi progettuali.
La causa era incentrata sulle richieste di risarcimento avanzate inizialmente dalla Gepco Salc (poi fallita nel 2002) per ritardi nella consegna delle aree di cantiere, carenze progettuali imputabili all’ente committente e mancato rispetto di accordi transattivi stipulati in precedenza.
La sentenza e il rischio di appello
Il Comune era già stato condannato in primo grado dal Tribunale di Messina con la Sentenza numero 1726/2022. Poi aveva presentato appello (R.G.N. 853/2023) ma ora la Giunta Basile (con Delibera numero 774 del 23 ottobre 2025) ha ritenuto opportuno e conveniente chiudere la controversia prima della pronuncia definitiva.
La transazione, che ha portato alla cifra di 3 milioni 855mila euro, consente di compensare integralmente le spese legali e di scongiurare il rischio di una condanna in appello che avrebbe potuto comportare un esborso ancora maggiore. L’impegno di spesa, assunto dal Dipartimento Servizi alle Imprese, chiude così uno dei più lunghi e costosi contenziosi ereditati dal passato.
