Parco urbano Camaro S. Antonio, il Cga sovverte la sentenza del Tar che sospendeva i lavori

Parco urbano Camaro S. Antonio, il Cga sovverte la sentenza del Tar che sospendeva i lavori

Parco urbano Camaro S. Antonio, il Cga sovverte la sentenza del Tar che sospendeva i lavori

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giovedì 19 Gennaio 2012 - 09:24

Il consigliere della terza circoscrizione Gioveni denuncia una situazione di enorme disagio per i residenti e scrive al Responsabile dell’Area Tecnica dell’IACP per riavviare gli interventi al più presto

I lavori per la realizzazione del parco urbano a verde attrezzato di c/da S. Antonio, nell’area sbaraccata posta sotto la chiesa parrocchiale di Camaro S. Paolo e inserita nell’ambito “C” del Risanamento, possono riprendere. Dopo la sospensione dei lavori , decisa dal TAR di Catania con la sentenza n. 2029 del 1 agosto 2011, che aveva accolto il ricorso presentato dalla “MOSEDIL s.r.l.” (la ditta giunta seconda nella gara d’appalto) ai danni dell’impresa concorrente che stava già operando (la “MECOIN s.r.l”), il 13 gennaio scorso il CGA di Palermo ha sovvertito la sentenza del tribunale amministrativo, dando di fatto il via libera alla ripresa dei lavori.
Conclusa la vicenda giudiziaria, adesso a mettersi in moto dovrebbero essere le istituzioni competenti. Tuttavia- come sottolinea in una nota il consigliere della terza circoscrizione, Libero Gioveni -« l’attuale “vacatio” alla guida dell’IACP (che è la stazione appaltante del progetto), può rappresentare una difficoltà o una sorta di alibi per ritardare la ripresa dei lavori». Il rappresentante di quartiere ha deciso di interpellare sulla questione il Responsabile dell’Area Tecnica dell’IACP, l’ing. D’Arrigo, chiedendo« di avviare con la massima urgenza tutte le procedure tecniche ed amministrative volte alla nuova e definitiva riconsegna dei lavori per la realizzazione del parco urbano di Camaro S. Antonio»
« In questi ultimi 6 mesi di “fermo lavori” – scrive Gioveni – lo stato del cantiere abbandonato dalla ditta per effetto della sentenza del TAR ha notevolmente peggiorato le condizioni igienico-sanitarie nella zona, con l’immaginabile esasperazione dei residenti che tuttora stanno convivendo con la presenza di grossi ratti e con i grandi “polveroni” di terra sollevati dal forte vento, senza considerare le autentiche “brutture” di un’area che al momento sembra essere stata oggetto di un “bombardamento bellico».

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