Spending review, lavoratori e sindacati a colloquio in prefettura

Spending review, lavoratori e sindacati a colloquio in prefettura

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sabato 28 Luglio 2012 - 07:57

Difficoltà per i lavoratori di Asp, ministero della Difesa e scuola. Il capo di gabinetto della Prefettura, Filippo Romano, farà partecipe il Governo nazionale della problematiche della nostra provincia

Si è tenuto ieri, anche a Messina, in contemporanea in tutte le città di Italia, il presidio davanti alla Prefettura organizzato da Cgil e Uil. Una rappresentanza di lavoratori del pubblico impiego e i Segretari Generali Clara Crocè, Giuseppe Calapai, Lillo Biondo e Graziamaria Pistorino hanno incontrato il Capo di Gabinetto della Prefettura, Filippo Romano.
L’iniziativa ha visto la partecipazione di numerose delegazioni di lavoratori provenienti dalle Amministrazioni che saranno penalizzati dai provvedimenti previsti dal DL 95/2012 (spending review). Significativa la partecipazione dei lavoratori delle autonomie locali, sanità, scuola, agenzie fiscali, Inps e Inpdap. I lavoratori e i rappresentanti di Cgil e Uil hanno rappresentato al Capo di Gabinetto della Prefettura la grave situazione in cui versano molte Amministrazioni pubbliche. I possibili processi di riorganizzazione previsti dal Decreto si andranno a sommare alle riorganizzazioni già subite nei vari comparti della sanità e delle agenzie fiscali.

“L’ex commissario dell’Asp, Poli, con le modifiche all’atto aziendale, ha già di fatto applicato la spending review del governo Monti, penalizzando ulteriormente la nostra provincia – hanno detto Crocè e Calapai. Per tale motivo abbiamo chiesto al nuovo Commissario dell’ASP la revoca della delibera. Il comparto agenzie fiscali sta subendo l’ennesima riorganizzazione e accorpamento – hanno detto Lillo Biondo e Clara Crocè – che crea disorientamento e demotivazione tra il personale. Non si parla di “servizio all’utenza”, né di “mission dell’agenzia”, né delle azioni da mettere in campo per battere l’evasione fiscale. A pagare il prezzo della crisi sono i lavoratori e i pensionati”.
“Gli interventi previsti dalla cosiddetta spending review del Governo Monti,– hanno continuato Crocè e Calapai – sommati alle ultime manovre del governo Berlusconi, comporteranno per gli Enti Locali la sottrazione di risorse per oltre 20 miliardi di euro. Un disastro a cui si somma una storica riduzione dei fondi, che tra il 1991 e il 2010 hanno subito un pesante ridimensionamento in termini di spesa pro capite destinata dallo Stato centrale alle municipalità: da 555 euro a poco più di 300. I cittadini pagheranno pesantemente le conseguenze dei tagli prodotti dal governo Monti, soprattutto attraverso la riduzione dei servizi, del personale delle pubbliche amministrazioni e con l’aumento di nuove tasse. Molti Comuni non saranno più in grado di pagare gli stipendi ai lavoratori, non riusciranno a mantenere i servizi come gli asili nido e l’assistenza agli anziani e ai disabili. A rischio anche la proroga dei contratti del personale precario. La spending review si può e si deve cambiare, è necessario aggredire le spese inutili, i costi della politica, le spese per consulenze, gli sprechi”.

La delegazione dei lavoratori civili della difesa hanno rappresentato forte preoccupazione in merito alla problematica dei circa 3000 lavoratori, che sarebbero colpiti dalla spending review. Il disegno di legge delega, attualmente in esame presso la Commissione Difesa del Senato, prevedeva una riduzione delle dotazioni organiche del personale civile con un progetto pluriennale, il decreto legge invece riduce i tempi e determina presso un consistente numero di eccedenze. I lavoratori e le organizzazioni sindacali hanno ribadito la loro contrarietà ad un decreto legge che, per la prima volta, nell’ambito del comparto Ministeri, arriverà a produrre dei tagli così incisivi sui lavoratori occupati.

La delegazione della Flc Cgil, che ha partecipato al presidio ed al successivo incontro, ha ribadito che occorrono modifiche ai contenuti del DL 95 relativamente al personale della scuola in soprannumero e agli inidonei alla docenza: “Se, come temiamo, il provvedimento dovesse passare nella stesura attuale, – ha dichiarato il segretario della Flc, Graziamaria Pistorino -, chiediamo che siano estese alla Scuola le norme previste ai lavoratori pubblici in esubero, che prevedono un bonus per il pensionamento anticipato. Si tratta di situazioni del tutto particolari: per gli inidonei ribadiamo la necessità di attivare la dispensa dal servizio. Non si può tollerare che si utilizzano docenti con gravi problemi di salute, accertati da visite fiscali, in funzioni di servizi amministrativi. Oltre a mortificare la dignità di quei docenti, la conseguenza sarebbe licenziare tutti i lavoratori precari attualmente occupati, da tanti anni, in quelle mansioni creando ulteriori forti disfunzioni nel funzionamento delle scuole”.

Il capo di gabinetto, Filippo Romano, ha concluso l’incontro comunicando ai sindacati e ai lavoratori che farà partecipe il Governo nazionale delle problematiche e delle criticità che sorgeranno nella nostra provincia in seguito all’applicazione del decreto.

2 commenti

  1. non ho visto mai un sindacato protestare per fare licenziare tutti quei fannulloni che invece di andare a lavorare,si mettono malati,se ne vanno a passeggio, leggono i giornali invece di servire il pubblico,chiudono lo sportello per ndare al bar e regolarmente vanno a farsi la spesa.

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  2. pierluigibonsignore@libero.it 29 Luglio 2012 09:09

    ma dopo 40 anni ficcati la dentro ,a nonprodurre e a fare si che i giovani di messina scappino…ancora che protrstano?ahaha tutta bocca sono ….nonfaranno un kaiser …saluti dal nord cari buddaci

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