Una passione che lo ha condotto ai massimi vertici del settore gastronomico made in Italy tra i più apprezzati all'estero: quello della pizza.

Dal 21 al 23 maggio si è svolta a Napoli, sotto l’organizzazione del messinese Enrico Famà, il Campionato Mondiale del Pizzaiolo, manifestazione a cui hanno preso parte i pizzaioli di ben 23 nazioni, tra cui Giappone e Stati Uniti.
Tra la giuria, composta da dieci membri, a rappresentare l’Italia c’era il pattese Giovanni Di Santo, già vincitore di due titoli mondiali e vicecampione alle Olimpiadi del 2011. Un curriculum di tutto rispetto quello del giovane Di Santo che già all’età di 24 anni si era imposto ai Campionati Mondiali del 2008 a Salso Maggiore nella categoria “Pizza Larga”, battendo il tre volte campione del mondo e campione olimpico parmense Salviani. Altro successo nel 2009 a Stoccarda nelle categorie “Pizza Larga” e “Pizza Acrobatica”. Infine un secondo posto alle Olimpiadi della Pizza nel 2011. Il pattese classe 1982 rappresenta l’eccellenza italiana della pizza nel mondo già dal 2005, quando si aggiudicò un 2° posto all’Europeo di Budapest con la sua “Pizza Delizia”. Da allora è stato un continuo susseguirsi di esibizioni in ogni angolo d’Europa: Spagna, Grecia, Portogallo, Malta, Principato di Monaco, Francia, Ungheria. Attualmente è Presidente dell’Accademia Internazionale della Pizza dove si occupa principalmente di progetti per ragazzi disoccupati, attraverso l’organizzazione di corsi di formazione nell’ambito della ristorazione: pizza, sala, bar, sommelier, cucina.
Nel 2013 sarà a Las Vegas per partecipare al Campionato Internazionale nella categoria “pizza classica”, dove presenterà la pizza “Sicilpatti”, interamente composta di prodotti tipici nostrani: salame di Sant’Angelo, provola di Basicò, olio extravergine d’oliva e funghi porcini rigorosamente dei Nebrodi. Ma la vera chicca è una crema di ortica aromatizzata, ottenuta attraverso un procedimento di bollitura e pestaggio e spalmata sulla pizza a fine cottura.
“La passione per la pizza – ci spiega Giovanni Di Santo – me l’ha trasmessa mia madre quando avevo solamente 5 anni. Ho cominciato a lavorare già da ragazzino come aiutante pizzaiolo e la passione mi ha spinto a proseguire fino ad ottenere i risultati di oggi”. Un amore che il pattese cerca di trasmettere ai tanti giovani che hanno voglia d’intraprendere questa strada: “si tratta di un’occupazione – prosegue Di Santo – che può fornire un lavoro sicuro a chiunque e in qualsiasi luogo, perché la pizza è un piatto che mette d’accordo i palati di tutto il mondo, per cui se si è bravi e si ha passione il lavoro non può di certo mancare. Oggi tanti laureati rimangono a spasso, un bravo pizzaiolo al contrario troverà sempre un impiego”.
Ad oggi il piccolo sogno nel cassetto di Giovanni, ormai noto nell’ambiente col nome di Jonny Pizza, è quello di riuscire a portare nella sua Patti una tappa del Campionato Mondiale. “Purtroppo negli anni passati – afferma con un pizzico di rammarico – le istituzioni pattesi non hanno mai dimostrato di credere nel potenziale ritorno d’immagine per la città che il mio nome poteva offrire. Nessuna manifestazione che potesse richiamare in loco gli amanti della pizza è mai stata organizzata. Nonostante ciò sono contento di aver portato il nome della mia cittadina in tutto il mondo. Spero solo che in futuro ci sia un’apertura giusta in questa direzione: sarebbe un’ottima occasione di visibilità per tutto il nostro comprensorio”.