Il "Bellini Opera Gala" al Teatro Antico di Taormina

Il “Bellini Opera Gala” al Teatro Antico di Taormina

francesco musolino

Il “Bellini Opera Gala” al Teatro Antico di Taormina

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sabato 20 Agosto 2011 - 09:07

La giusta celebrazione per i 210 anni dalla nascita di Vincenzo Bellini

Un grande concerto al Teatro Antico nel segno di Vincenzo Bellini, nume tutelare che al tempo stesso chiude e apre due prestigiose rassegne. È il Bellini Opera Gala che il 24 agosto alle 21,30 non suggellerà soltanto il successo riscosso anche quest'anno dalla sezione "Musica & Danza" diretta da Enrico Castiglione nell'ambito di Taormina Arte.

“Con il Bellini Opera Gala – sottolinea Castiglione – voglio rendere omaggio al Cigno etneo nel teatro più suggestivo e più internazionale dell’intera Sicilia, appunto il Teatro Antico, proponendo pagine che hanno fatto la storia del melodramma. 210 anni dalla nascita di Bellini: è ricorrenza da festeggiare con la dovuta solennità. E lo faremo certamente in concomitanza con i festeggiamenti dell’Unità d'Italia. Non è una semplice combinazione di date. Bellini ebbe un grande rilievo sullo sviluppo del Risorgimento romantico, accanto a Verdi è stato il compositore italiano dalla consapevolezza artistica più fortemente italiana, ma anche più presente sulla scena internazionale”.

In programma sinfonie, pagine corali, arie e duetti immortali, tratti da capolavori come Il pirata, La Sonnambula, I Capuleti e i Montecchi, I Puritani e soprattutto Norma, di cui verrà offerta un’ampia selezione. L’Orchestra Sinfonica del Bellini Opera Festival, insieme al Coro Lirico Siciliano, saranno diretti da Steven Mercurio, celebre compositore e direttore d’orchestra americano in arrivo direttamente da New York, già allievo di Leonard Bernstein. Voci soliste nomi di spicco della lirica internazionale, a cominciare dal tenore fuoriclasse Gregory Kunde, già straordinario Pollione in occasione della prima edizione del Bellini Festival fondato nel 2009 da Enrico Castglione, nell’allestimento di Normarealizzato al Teatro greco romano di Catania per la regia dello stesso Castiglione. Accanto a Kunde il soprano Chiara Taigi e il basso Francesco Ellero D’Artegna, applauditi nei giorni scorsi nel verdiano “Nabucco” trasmesso in mondovisione; e ancora il mezzosoprano Christine Knorren e il baritono Antonio Barbagallo.

Una grande serata di puro belcanto – evidenzia ancora Enrico Castiglione – che apre anche la terza edizione del Bellini Festival, da me fondato nel 2009, che si svolgerà per tutto il mese del prossimo settembre a Catania. Con il Bellini Opera Gala che si svolgerà al Teatro Antico vogliamo avvicinare il grande pubblico alla meravigliosa e difficilissima musica di Vincenzo Bellini. Per questo ho chiamato a dirigere il concerto uno dei più celebri direttori d’orchestra statunitensi”.

Veniamo al dettaglio del concerto. Tre le pagine daI Capuleti e i Montecchi: la Sinfonia, l’aria del mezzosoprano en travesti “Se Romeo t’uccise un figlio” (Knorren) e quella di Tebaldo “È serbato a questo acciaro” (Kunde).

Dalla Sonnambula ascolteremo la cavatina del conte Rodolfo “Vi ravviso, o luoghi ameni” (D’Artegna) e la sublime pagina finale di Amina "Ah, non credea mirarti" (Taigi). Spazio al Pirata con la Sinfonia e la pazzia di Imogene “Oh, s’io potessi…Col sorriso d’innocenza” (Taigi). Dai Puritani, dopo l’Introduzione, seguiranno l’impervia sortita di Arturo “A te, o cara” (Kunde) e l’aria di Giorgio “Cinta di fiori” (D’Artegna) per finire con il duetto “Il rival salvar tu dei … Suoni la tromba e intrepido (D’Artegna, Barbagallo). Particolarmente nutrita l’antologia di Norma, aperta dalla Sinfonia, dall’aria di Oroveso “Ite sul colle, o Druidi” (D’Artegna) e dalla pagina corale “Norma viene”. Quindi il duetto Pollione-Adalgisa “Va, crudele” (Kunde, Knorren) e l’aria di Pollione “Meco all’altare di Venere” (Kunde). Si proseguirà con il poderoso coro “Guerra! Guerra!”, il duetto Norma-Adalgisa “Mira, o Norma” (Taigi, Knorren), la sublime “Casta Diva”(Taigi) e il drammatico duetto Norma-Pollione “In mia man alfin tu sei”(Taigi, Kunde).

Una kermesse all’insegna della prodigiosa melodia belliniana, che oggi come ieri incanta per l’inarrivabile suggestione e purezza.

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