Taormina, un Natale al "carbone"...

Taormina, un Natale al “carbone”…

Ernesto Fichera

Taormina, un Natale al “carbone”…

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lunedì 01 Dicembre 2014 - 13:34

Tutto scaturisce dalla scelta operata dall'amministrazione guidata dal Sindaco Eligio Giardina che ha dichiarato durante l'ultima seduta di consiglio:"non farò ulteriori debiti per addobbare a festa la Città"

Definire quest’anno “sottotono” il Natale a Taormina potrebbe sembrare un eufemismo, tant’è che il consigliere comunale Liliana Tona ha realizzato con grande abnegazione un albero di Natale decorato con il carbone e fasciato con un tessuto rosso che nell’idea originaria doveva rappresentare il vulcano Etna in eruzione,ma che poi in effetti è diventato il simbolo del clima natalizio che attualmente si respira a Taormina.Tutto scaturisce dalla scelta operata dall’amministrazione guidata dal Sindaco Eligio Giardina che ha dichiarato durante l’ultima seduta di consiglio:”non farò ulteriori debiti per addobbare a festa la Città”.Una decisione che se da un lato potrebbe risultare condivisibile non ha mancato di scatenare le polemiche.

Taormina è la capitale del turismo siciliano pertanto deve offrire al visitatore internazionale che qui è di casa un clima natalizio adeguato al ruolo che oggi la cittadina riveste nel panorama mondiale.È quindi impensabile risparmiare su ciò che dovrebbe fungere da attrattiva turistica.

A rinfocolare le polemiche le scelte operate dalla Giunta Giardina che avrebbe “elargito” sostanziosi contributi ad alcune “associazioni amiche” a scapito di altre.Durante l’ultima seduta del civico consesso il consigliere Nunzio Corvaja ha infatti chiesto chiarimenti su di un presunto contribuito di ben 100.000 Euro a una non ben specificata associazione che opera nella zona di Madonna Rocca.A Corvaja ha risposto l’assessore Alessandra Caruso negando qualunque tipo di “contributo”:tuttavia andrebbero esaminate le delibere di giunta per fare chiarezza e dirimere definitivamente la diatriba.Certamente un contributo di tale entità in un contesto di presunta “austerità” creerebbe non poco imbarazzo alla già traballante giunta targata Giardina.I consiglieri d’opposizione hanno inoltre posto l’accento sull’opportunità di sostanziosi “regalie” ad enti ed associazioni che ha finito per creare “figli e figliastri”.Qualche settimana addietro nel mirino era finita anche “Taobuk”.Tra gli “esclusi d’eccellenza” vanno ricordati l’Orchestra a Plettro Città di Taormina,che l’anno scorso era pure stata sfrattata dalla sede loro concessa e che ha contribuito non poco a tenere alto il nome di Taormina nel mondo,conseguendo prestigiosi riconoscimenti internazionali.Un’altra associazione appartenente al “club degli esclusi” è il “Taormina Marathon Club”,presieduto da Carmelo Mobilia. Dichiara Mobilia:”Il nostro club,senza il contributo dell’amministrazione,non ha fondi sufficienti per supportare alcun tipo di manifestazione ed è quindi seriamente a rischio l’organizzazione del Tuffo a mare e corsa”.Il “Tuffo a mare e corsa” è la storica gara podistica lanciata nel lontano 1973 da Chico Scimone e diventata un’appuntamento imperdibile a Villagonia ogni Capodanno.Chico Scimone è stato un personaggio di Taormina ricordato per le imprese sportive,quali le gare di marcia e le scalate lungo i gradini dell ‘Empire State Building di New York e per aver allietato le notti taorminesi prima sulle navi da crociera,poi al night “La Giara” insieme a Jimmy(il famoso Chico&Jimmy Show) e infine nell’albergo simbolo della Perla,il San Domenico.Chico Scimone è stato inoltre uno degli “storici direttori” dell’Orchestra a Plettro Città di Taormina.

Per potere fare fronte a questo tipo di esborsi è stata istituita da qualche anno a Taormina la “Tassa di soggiorno”,che ha portato ad un introito di quasi 3 milioni di Euro nel giro di due anni,senza contare che il Comune di Taormina ha diritto al 30% dei ricavi dei biglietti d’ingresso del Teatro antico(8 Euro a persona).Si capisce bene che parliamo di cifre importanti essendo il Teatro il monumento piú visitato di Sicilia.

A causa del cattivo uso della “Tassa di Soggiorno”,nata come “tassa di scopo”,ma poi fatta semplicemente confluire nel “calderone” del bilancio comunale si sono recentemente dimessi dall’osservatorio del turismo,in segno di protesta nei confronti dell’amministrazione comunale,il Presidente di Confindustria alberghi Sebastiano De Luca,il Presidente dell’associazione albergatori di Taormina Italo Mennella ed il consigliere comunale Piero Benigni.

L’assessore al turismo Ivan Gioia ha, inoltre, dichiarato che a causa della mancata agibilità del Palacongressi si sono persi a Taormina una quindicina di congressi:un introito importante soprattutto in bassa stagione!In effetti non era mai avvenuto in passato che non si riuscisse neanche ad ottenere un’autorizzazione provvisoria all’utilizzo della struttura di Piazza Vittorio Emanuele.

Il Sindaco Giardina si trova da tempo in una grave situazione di “stallo politico” dato che non ha più i numeri in consiglio comunale per poter governare.A questo punto si aprono solo due strade:o si va verso un governo di “salute pubblica” così come proposto dal consigliere Eugenio Raneri,aprendo alle opposizioni o sarebbe meglio che si ritorni alle urne.Nel frattempo il vicepresidente del consiglio Vittorio Sabato,che ha contribuito non poco alla vittoria della coalizione Giardina,ha dato un aut aut al Sindaco:”O si trova una soluzione condivisa oppure a Gennaio 2015 mi dimetto”.La sfida è lanciata…!

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