Eva Longoria tra cinema e filantropia

Eva Longoria tra cinema e filantropia

Domenico Colosi

Eva Longoria tra cinema e filantropia

martedì 17 Giugno 2014 - 12:22

La Gabrielle di "Desperate Hosewives" espone i progetti della sua fondazione umanitaria, contro ogni pregiudizio per una realizzata emancipazione femminile.

Tubino nero di pelle, tacchi altissimi, capelli raccolti, l'ex modella americana Eva Longoria si presenta al TaorminaFilmFest nella duplice veste di attrice e filantropa: la Gabrielle di "Desperate Housewives" annuncia i progetti della sua fondazione umanitaria e ripercorre, sempre soavemente sorridente, le tappe principali della propria carriera.

"Da piccola ero un brutto anatroccolo", ha detto l'attrice, "tutte le mie sorelle erano alte e bionde. Chiedevo continuamente ai miei genitori se mi avessero adottata. Nell'adolescenza ero una nerd, una sfigata, così ho cercato di sviluppare altre doti come la simpatia o il senso dell'umorismo. Poi al college sono sbocciata, se così si può dire, ed è iniziata la mia carriera di modella". Il grande successo internazionale arriva però con il serial delle casalinghe, un'esperienza, ha dichiarato la Longoria, formativa e decisiva non solo per la fama che le ha procurato: "Ho recitato con delle attrici formidabili, che mi hanno aiutato a trovare le misure giuste per il mio personaggio: temevo che Gabrielle, così egoista e narcisa come appariva nelle prime stagioni, risultasse antipatica al pubblico. Si è rivelata, invece, una delle più amate ed ha avuto un'evoluzione interessante nella serie, diventando via via sempre più dolce e materna. Ho sentito dire che ci fosse rivalità tra noi attrici: fa parte di una mentalità sessista, non lo avrebbero mai detto se fosse stata una serie con quattro uomini protagonisti".

Ed è proprio la voglia di scardinare qualsiasi tipo di pregiudizio che l'ha portata ad impegnarsi in campo sociale ed umanitario: "Sono di origini messicane (anche se a volte, grazie al mio cognome, mi fingevo italiana per avere alcune parti), ho preso una laurea in studi latini per approfondire i problemi della mia gente. La mia fondazione punta tutto sull'istruzione: è fondamentale per avere nuove generazioni di donne consapevoli ed emancipate. Cerco di aiutare economicamente le ragazze più svantaggiate in un percorso che le porterà, una volta terminati gli studi, ad affermarsi anche in campo imprenditoriale".

Sul fronte cinematografico, la Longoria ha realizzato due documentari su tematiche legate al mondo dell'immigrazione ("Harvest" e "Food Chains") ed ha ultimato una nuova stagione di "Devious Maids", firmata sempre da Marc Cherry, lo sceneggiatore di "Desperate Housewives". Terminata la Tao Class, in cui sono state spese anche parole importanti per il presidente Obama, solito bagno di folla e corsa all'autografo. In serata, al Teatro antico, la premiazione con l'attribuzione all'attrice americana dell'Humanitarian Taormina Award.

Domenico Colosi

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