Presentati 22 emendamenti: discussione e votazione rimandate. Contrari i pareri di tutte e 6 le municipalità e l'opposizione attacca: "Un messaggio chiaro"
MESSINA – Il regolamento della Tari sarà modificato? Secondo i consiglieri dell’opposizione si arriverà al sì, ma non senza una lunga e dettagliata discussione che ha avuto inizio oggi, il giorno dopo la presentazione del piano dell’amministrazione per sistemare e aggiornare la banca dati degli immobili con cui trovare i “furbetti” e così riscuotere quelle bollette mai pagate che hanno fatto alzare la tassa ben oltre la media nazionale. In Consiglio comunale, di fronte a 25 consiglieri, si è presentato l’assessore Roberto Cicala, che ha spiegato le 3 modifiche proposte dall’amministrazione con la delibera n.135 dell’1 marzo 2023.
Cicala esordisce: “La delibera fa parte di una strategia più ampia, che vuole portare la bolletta in linea con la media nazionale. Oggi abbiamo un costo pro-capite più alto del solo 2 per cento, ma nella ripartizione in bolletta abbiamo una tariffa più alta del 35 per cento. Per far sì che il costo sia ripartito correttamente bisogna aggiornare la banca dati e tassare nel modo giusto tutti gli immobili cittadini. Per questo serve un regolamento chiaro e in linea con le indicazioni del Mef, della legge. Gli argomenti principali delle variazioni sono tre”.
Le prime due modifiche
“La prima – prosegue l’assessore -, molto semplice, restringe a 60 giorni il tempo necessario per poter effettuare una dichiarazione di nuovo immobile, cessazione o variazione. Non più il 30 giugno dell’anno successivo a quando si verifica l’evento, ma 60 giorni che sono sufficienti a effettuare l’adempimento. Questo si potrà fare nelle circoscrizioni al momento del cambio di residenza. Così si popola la banca dati e si agevolano gli uffici. La seconda modifica è sulla suscettibilità dell’immobile. Quando deve essere dichiarato da chi lo detiene? In questo momento gli immobili siano suscettibili a meno di tutte le utenze staccate e che sia privo di arredi. Solo così su quell’immobile non si pagherà la tariffa, né la parte fissa né mobile. In tutti gli altri casi l’immobile, per il Mef e gli indirizzi della Cassazione, può potenzialmente produrre rifiuti e per questo deve essere tassato”.
La terza modifica sulla scontistica per chi conferisce in discarica
“La terza modifica del regolamento – continua l’assessore – è sulla riduzione per chi conferisce rifiuti differenziabili al ccr. Non è una riduzione, ma una diversa ripartizione di questa tariffazione per gli utenti domestici. Il regolamento prevede fino a oggi che chi porta almeno 60 kg nei ccr nell’arco dell’anno abbia una riduzione nella parte variabile del 35 per cento. Questo veniva pensato prima del porta a porta per aumentare la differenziata, ma oggi c’è l’obbligo della differenziata, di legge, civile e morale. Di conseguenza le riduzioni che possono essere effettuati devono guardare all’aumento della differenziata, quello che mi permette di avere un risparmio della tariffa. Oggi se non porto il cartone o il vetro al ccr sono obbligato a conferirlo sotto casa. Questo risparmio del 35 per cento ci sarà per tutti entro il 2023, in base al documento deliberato venerdì scorso, con cui si danno le linee guida agli uffici per consentire di far emergere tutte le posizioni non regolari, infedeli o di omessa dichiarazione. Si partirà dagli immobili senza inseguire il singolo contribuente”.
Cicala: “Più alta la tariffa meno la gente paga”
Cicala poi conclude: “Lasceremo la riduzione per il compostaggio perché è una attività virtuosa, che non produce umido e che il Comune non deve smaltire in maniera diversa. L’ultima cosa è questa: una bolletta più bassa ha una maggiore capacità di riscossione. Più alta la tariffa meno gente paga, e più gente paga più si abbassa la tariffa. Parliamo di un cane che si morde la coda. Creeremo questa piattaforma che consentirà a tutti di utilizzare lo Spid anche da casa per conoscere la propria posizione e cosa correggere”.
Conforto parla delle modifiche chieste da Arera
Emiliano Conforto, direttore del dipartimento servizi tributari, parla poi delle variazioni chieste da Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) per il regolamento: “Per i giorni di presentazione della dichiarazione, Arera nella delibera 15 richiede 90 giorni. Noi stiamo applicando un termine ancora inferiore. Inoltre paventano una sanzione nei confronti dei Comuni che non si fossero adeguati e poi il Mef ha garantito che invece queste sanzioni non rispettavano l’autonomia regolamentare del Comune stesso. Poi Arera ha chiesto una rata minima non inferiore a 100 euro, ma solo per cittadini in disagio economico può essere applicata una rata inferiore. E infine Arera ci chiede un Comune più vicino all’utente e ai contribuenti, con possibilità di contatti online già dal sito principale e l’apertura di uno sportello che non risolva solo i problemi legati alla riscossione ma anche eventuali disagi nel servizio”.
Il dibattito. L’opposizione attacca: “Sei no dalle circoscrizioni”
Fratelli d’Italia, Forza Italia, Ora Sicilia e Pd, però, non ci stanno. I consiglieri Gioveni, Carbone, Oteri, La Fauci e Russo, attaccano frontalmente l’amministrazione partendo dai pareri già ricevuti da parte delle circoscrizioni. Sei su sei sono negativi, alcuni sottolineano con sarcasmo che si tratta di un “record”. Il primo a intervenire è stato proprio Gioveni, che quasi riassume il pensiero di tutti: “Sono 6 pareri contrari e dico di più: guardando i verbali ci sono anche i consiglieri di Sicilia Vera che si sono astenuti. Il presidente Costa si è astenuto e così anche la consigliera Sciliberto, il consigliere Stracuzzi, D’Arrigo, Coglitore, Puglisi, il presidente Grasso. E aggiungo che la maggioranza di questo Consiglio comunale ha inteso di modificare o addirittura stravolgere questa delibera. Come se un’azienda, la Fiat, dica al personale di produrre una macchina e poi questi gli cambiano le ruote, lo sterzo, il cambio, il carburatore. Alla fine la delibera passerà, ma si è mai visto negli anni che una maggioranza produce una delibera e la stessa maggioranza la stravolge? Fa pensare”. Ma Rinaldo e Cipolla, sul fronte maggioranza, insistono: “Non abbiamo stravolto proprio niente”.
La scontistica il fulcro dello scontro
Poi si entra nel merito anche delle tre proposte di modifica presentate e su tutte è l’eliminazione della scontistica per chi conferisce in discarica a generare il maggior dibattito. Dopo una lunga discussione, però, non si arriva alla votazione. 22 gli emendamenti presentati nel lungo primo pomeriggio odierno e tutto rimandato alla prossima settimana, in attesa dei pareri tecnici degli uffici. Intanto domani si preannunciano nuovi scontri, quando in aula si parlerà in sessione straordinaria dei parcheggi di interscambio e della viabilità, temi centrali nell’attualità messinese al pari della Tari.
Io mi chiedo: come mai la bolletta dell’energia elettrica o del gas di città la pagano tutti?
Io mi chiedo: come è possibile che le bollette del gas o dell’energia elettrica le pagano tutti?
Senza scontistica si pagano le assunzioni, semplice calcolo da zampognari