Tributi comunali, la Cgil contesta il «condono fiscale» annunciato dall’amministrazione

Tributi comunali, la Cgil contesta il «condono fiscale» annunciato dall’amministrazione

Tributi comunali, la Cgil contesta il «condono fiscale» annunciato dall’amministrazione

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venerdì 01 Giugno 2012 - 15:03

Il segretario Oceano: «Si premiano i furbetti e si penalizzano lavoratori e cittadini onesti». Invito al Consiglio comunale ad aprire confronto per apportare modifiche

Il sindaco Giuseppe Buzzanca e l’assessore alle politiche finanziarie Orazio Miloro hanno precisato che non si tratta di un condono fiscale ma di un percorso agevolato per mettersi in regola con il pagamento delle tasse, secondo la Cgil , invece è un condono a tutti gli effetti. Stiamo parlando del “Regolamento per la definizione agevolata degli atti impositivi delle liti fiscali pendenti e dei carichi di ruolo pregressi”, presentato ieri in conferenza stampa (vedi correlato), le cui disposizioni si inseriscono nell’ambito di una riorganizzazione generale della riscossione dei tributi da parte del Comune.
Critico sull’argomento l’intervento del segretario generale della Cgil Lillo Oceano, secondo il quale «Buzzanca, ancora una volta, tenta di prendere in giro i messinesi. Con tutti i problemi che ha il Comune di Messina – si legge ancora in un comunicato – la Giunta si occupa di un regolamento per cancellare le sanzioni a chi non ha pagato le tasse comunali, nonostante l’evasione fiscale sia un problema rilevante anche nella nostra città. Alla faccia di chi, invece, ha pagato regolarmente tributi e imposte. La CGIL pensa che invece sia prioritario tutelare lavoratori e pensionati, che sia prioritario fare pagare le tasse a tutti scovando gli evasori e sanzionando i comportamenti scorretti, che sia prioritario assicurare un livello di servizi pubblici dignitosi»
La Cgil è pronta a chiedere al Presidente del Consiglio comunale, al Presidente della Commissione consiliare competente, a tutti i gruppi consiliari «quel confronto con il Sindacato al quale la Giunta si è sottratta, per contrastare e chiedere la modifica di tutte quelle norme che sanando tutti i comportamenti scorretti, costituiscono un vero e proprio schiaffo ai cittadini onesti»

3 commenti

  1. Il dott.Romolo Dell’Acqua ci permetterà come il suo collega Calogero Ferlisi di posteggiare per la TARSU ( a quando la trasformazione in TIA? ) in seconda e terza fila. Le parole dell’avvocato Nino Parisi,rassicurano chi come me ha sempre posteggiato negli stalli a pagamento,” si è mantenuto l’obbligo del versamento dell’imposta(perchè hanno ragionato su come toglierla?)limitando,ed annullando al contempo,interessi e sanzioni che,spesso,rappresentano oneri superiori alla sorte capitale “, insomma potrò scegliere quando e quanto posteggiare in seconda e terza fila.Se passerà il Regolamento,finalmente mi libererò dal segnare date di scadenza nella mia agenda,potrò anche sperare nei miei concittadini del dipartimento tributi, che a vederli all’opera non brillano per efficienza e produttività,potrei anche non essere visto in seconda o terza fila. Carissimo avvocato Gianfilippo Ceccio mi deve spiegare perchè prima di questa “rivoluzione” non c’era un rapporto tra la mia puntualità a pagare la TARSU, dopo una dichiarazione veritiera, e i servizi resi ai messinesi. “Carissimo” perchè la sua categoria assorbe una discreta percentuale della spesa corrente di palazzo Zanca,ironicamente per voi avvocati cito un detto antico di noi messinesi,che forse lei non conosce, o Municipiu sunnu cchiù ‘ssai d’i cani ‘i, Brasi.

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  2. I due avvocati e il dirigente,devono avere la pazienza di dirci cosa hanno deciso per i messinesi che fannu u sceccu ‘nto linzolu. Mi cimento nelle previsioni dell’articolato.”Art..Nei casi di mancato pagamento, l’ufficio competente,a pena di decadenza,provvede alla riscossione coattiva entro il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello in cui l’accertamento è divenuto esecutivo.”
    ” Art..La riscossione coattiva deve essere effettuata mediante l’utilizzo dell’ingiunzione fiscale prevista dal Regio Decreto n. 639 del 1910, con addebito delle spese per
    l’espletamento dell’attività di recupero credito a totale carico del debitore, nonché secondo le disposizioni previste dell’alt. 7 comma 2 del D. legge n. 70/2011
    coordinato con la legge di conversione n. 106 del 12 luglio 2011.” Quindi i messinesi che non hanno mai pagato e quelli che pensano di non pagare,picchì ora tuttu fa u Municipiu,possono sperare nei tempi dell’accertamento esecutivo ai quali si aggiungono i tre anni della riscossione coattiva e poi quelli dell’ingiunzione fiscale.Scrissi che il Comune di Messina è il paradiso in terra per gli avvocati,il totale della spesa corrente che finisce a vario titolo in SPESA LEGALE, supera i 5 milioni di euro.Fra stipendi per il personale,spesa legale,interessi passivi,emergenze vere e finte,sperperi di ogni tipo,restano briciole per i servizi reali ai messinesi.I giovani di 5 STELLE e RESET devono guardare bene nei conti di palazzo Zanca prima di fare voli pindarici

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  3. si sta preparando il terreno per la semina; siamo in vista delle amministrative e, quindi, i vari “dis-onorevoli” che amministrano la Città, in un momento in cui il consenso è ai minimi storici (siamo nella c…a), stanno cercando qualsiasi mezzo che consenta loro di ottenre un bel raccolto …….. di voti!!

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