Si è svolto a Milazzo il convegno della Cisl sulla spending review

Si è svolto a Milazzo il convegno della Cisl sulla spending review

Si è svolto a Milazzo il convegno della Cisl sulla spending review

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sabato 29 Settembre 2012 - 10:37

Si è tenuto questa mattina al castello di Milazzo il convegno della Cisl sulla spending review. Un tavolo di confronto e contrattazione in ogni ente per coniugare bisogni, aspettative, occupazione stabile, economia, sviluppo, crescita è la proposta lanciata dal sindacato.

Un tavolo in ogni Ente per coniugare bisogni, aspettative, occupazione stabile, economia, sviluppo, crescita. E’ la proposta che la Cisl e la Cisl Funzione Pubblica di Messina hanno lanciato dal convegno sulla spending review che si è tenuto questa
mattina al Castello di Milazzo.
“L’Italia – ha detto in apertura il coordinatore del convegno Tonino Genovese, segretario generale della Cisl Messina – era conosciuto come il Belpaese. Oggi invece assistiamo a un ridimensionamento coatto della spesa pubblica, della previdenza e dell’assistenza sociale. In presenza di una grave crisi finanziaria, la Cisl vuole essere protagonista del cambiamento e non subirlo. L’utilizzo delle risorse pubbliche va orientato al bene comune e tagli indiscriminati solo per fare cassa creano iniquità, ingiustizia e disuguaglianza sociale”.
Confronto e contrattazione sono i due punti saldi che, secondo il sindacato, devono guidare il processo di riorganizzazione della Pubblica Amministrazione imposto dal decreto legge 95/2012.
“Un processo di riorganizzazione e di riqualificazione – ha detto nella sua relazione il segretario generale della Cisl Fp di Messina, Calogero Emanuele – che deve essere promosso dal basso, dal singolo ente che meglio di tutti conosce il proprio bilancio, l’impiego delle risorse e i margini di efficienza disponibili. Bisogna – ha aggiunto Emanuele – dare piena attuazione al processo di valorizzazione del personale in tutti gli Enti, conoscere i dati sui pagamenti per l’acquisto di beni servizi e forniture, sui beneficiari di provvidenze economiche, sui contratti d’appalto, sul patrimonio immobiliare, sui costi di locazione inchiodando politici e amministratori incapaci alle responsabilità che derivano dalla cattiva gestione. In Sicilia e a
Messina bisogna dare vita ad una piattaforma di garanzia occupazionale di tutto il mondo precario, con una oculata programmazione a medio e lungo termine, ripensando ad una re-internalizzazione di servizi affidati a ditte esterne con costi elevatissimi, ed aprendo anche agli Enti che hanno carenze di personale come i Tribunali, ma guardando anche a quei nuovi servizi mai attivati come la riorganizzazione della Protezione Civile”.
Le previsioni del decreto legge 95/2012 e quelle sugli accorpamenti di enti, insieme ai tagli ai capitoli di spesa, richiedono un ripensamento delle strutture amministrative in modo da garantirne la funzionalità. “Sono processi – ha spiegato Emanuele – che le pubbliche amministrazioni non sempre sono in grado di avviare e promuovere. Tocca alle rappresentanze sindacali spingere in sede di confronto per avviare percorsi sistematici di ridisegno delle amministrazioni e avanzare proposte concrete”.
Il programma dei lavori è stato aperto dal saluto del sindaco di Milazzo, Carmelo Pino. Dopo l’introduzione del segretario generale della Cisl Fp Messina, Calogero Emanuele è stata la volta degli interventi di Lucio Catania, segretario comunale; di Elisabetta Bartolone, dirigente dell’area economico-finanziaria del comune di Barcellona P. G.; di Angelo Fullone, segretario generale Cisl Fp Sicilia; di Francesco Verbaro, esperto di politiche lavoro pubblico e docente presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione che ha passato in rassegna le disposizioni di risparmio relative alle spese di funzionamento delle pubbliche amministrazioni.
I lavori sono stati chiusi dal segretario generale della Cisl Sicilia, Maurizio Bernava che ha espresso la posizione della Cisl sulla manovra del Governo. “La Spending Review, a noi, non fa paura – ha detto Bernava – èurgente e necessaria. Anzi, chiediamo un intervento sulla spesa che sia molto più incisivo, che abbia effetti certi perché riteniamo necessario intervenire sugli sprechi e sulle storture della Pubblica Amministrazione. Il nostro obiettivo è quello di risparmiare risorse e
spostarle per rendere i servizi ai cittadini efficienti e innovativi, di destinarne parte al premio di risultato per riorganizzare meglio gli uffici e, in qualche zona, pensare anche a stabilizzare i precari storici che svolgono un ruolo determinante nel funzionamento della macchina amministrativa. La Spending Review – ha spiegato Bernava – la vogliamo sull’organizzazione reale. Non si fa solo per legge. La legge è cornice ma la vera Spending Review avviene attraverso la contrattazione. I lavoratori, attraverso le loro rappresentanze devono essere protagonisti, si devono creare le premesse affinché la politica
non sia solo l’unica padrona della Pubblica Amministrazione. I lavoratori devono essere coinvolti nei processi decisionali. Dobbiamo bandire il vittimismo di vecchia maniera. Gli Enti locali e le partecipate hanno bilanci in condizioni disastrate. Siamo alla vigilia di un fallimento che nessuno immaginava. Bisogna quindi mettere mano alla riorganizzazione – ha concluso Bernava – costringendo le amministrazioni ad attuare la ristrutturazione e il risanamento delle società partecipate ma non per fare assunzioni, per garantire forniture e appalti. Le società partecipate devono servire per dare servizi ai cittadini”.

Un commento

  1. Se alle prossime politiche si confermasse ciò che oggi si sussurra penso alla furia cieca di chi oggi crede a queste fandonie del confronto e della contrattazione senza risorse e senza diritti. Spero possiate rinunciare a qualche seggio senatoriale e recuperare l’unitá sindacale, ma Bonanni resisterá alle lusinghe ed ai Casini… ed allora cosa racconterete ai lavoratori che é meglio difendere le banche ed i grandi patrimoni anziché il lavoro?

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