“Cercando Picasso”, con Giorgio Albertazzi: evento in prima nazionale al Vittorio Emanuele

“Cercando Picasso”, con Giorgio Albertazzi: evento in prima nazionale al Vittorio Emanuele

“Cercando Picasso”, con Giorgio Albertazzi: evento in prima nazionale al Vittorio Emanuele

sabato 05 Marzo 2011 - 11:24

Lo spettacolo, presentato questa mattina in conferenza stampa, debutterà in riva allo Stretto l’otto marzo

Debutta a Messina, nel Teatro Vittorio Emanuele, uno degli spettacoli – eventi più attesi della stagione italiana. Dall’8 al 13 marzo sarà in scena -Cercando Picasso-, interpretato da un grande attore come Giorgio Albertazzi e da nove ballerine della famosissima Martha Graham Dance Company di New York, con la regia di Antonio Calenda. Presentato nello stesso Vittorio Emanuele in una conferenza stampa, lo spettacolo è prodotto dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e dalla Graham Company in coproduzione con l’E.A.R. Teatro di Messina e Orkestra Entertainment.

Il presidente dell’Ente Teatro di Messina, Luciano Ordile, il sovrintendente, Paolo Magaudda, e il direttore artistico per la prosa, Maurizio Marchetti, hanno sottolineato il consolidamento del rapporto produttivo con lo Stabile del Friuli Venezia Giulia, cominciato nelle precedenti stagioni con -Edipo re- e -Ultimo giorno-, due messinscene che, tra l’altro, hanno utilizzato attori messinesi. Circostanza rinnovata anche questa volta con lo spettacolo parallelo -Picasso e la ragazza rapata-, un testo scritto per l’occasione da Dacia Maraini, anch’esso in prima nazionale assoluta, interpretato da Angelo Campolo e Adele Tirante, in scena nella Sala Laudamo, sempre con la regia di Calenda.

Anche il regista, uno dei Maestri del teatro italiano, nella sua qualità di direttore dello Stabile triestino, ha confermato l’importanza della collaborazione con il Teatro di Messina, che continuerà nella prossima stagione. Su -Cercando Picasso- ha detto che -non è il racconto della vita dell’artista, ma un’interpretazione della follia di un genio che cambia il concetto dell’arte del Novecento: distrugge i luoghi comuni della pittura e scopre la pluralità delle linee e la frammentazione della figura umana realizzata nel cubismo-. Nel testo creato dal regista insieme con Albertazzi confluiscono la sintesi de -Il desiderio preso per la coda-, un testo teatrale scritto proprio da Picasso, brani di compagni d’arte e di vita come Lorca, Apollinaire, Baudelaire, Rimbaud, mentre l’attore interagisce con le nove danzatrici. -Si crea così – ha concluso Calenda – uno spettacolo astratto proprio per ricomporre l’universo fortemente allusivo-. Le coreografie, come ha spiegato il direttore artistico della compagnia americana, Janet Eilber, sono in parte alcune di quelle -storiche- di Martha Graham e altre nuove create per l’occasione dalla Eilber.

Giorgio Albertazzi, 87 anni, all’inizio dello spettacolo apparirà fugacemente nudo, un attimo quasi invisibile, ma significativo. -L’idea nasce nuda, è all’origine della fantasia del pittore-poeta – ha raccontato l’attore toscano, 87 anni portati con l’entusiasmo perenne del vero artista – ecco il perché del mio corpo d’attore esposto senza veli: una provocazione non giovanilistica ma vitale-. E ha aggiunto: -Picasso è un genio della pittura e il genio non è mai solo benefico o malefico, ma suscita sempre discordie, polemiche, contraddizioni-.

Le ballerine rispondono nell’abbigliamento e nei movimenti, a tutta la surrealtà dei personaggi che connota il testo -Il desiderio per la coda-. Ne rappresentano i fantasiosi personaggi le cui battute sono invece recitate “fuori campo” da un cast di primi attori, di raro prestigio: oltre a Giorgio Albertazzi che interpreta Piedone, Piera Degli Esposti è La Torta, Andrea Jonasson recita l’Angoscia Magra, Franca Nuti dà voce a l’Angoscia Grassa, Elisabetta Pozzi è la Cugina… Questa parte della messinscena è una rappresentazione visionaria del desiderio di cibo, e s’interseca con la danza.

Idealmente legato a -Cercando Picasso- è il testo -Picasso e la ragazza rapata- di Dacia Maraini che il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e l’Ente Autonomo Teatro di Messina presentano in forma di -mise en espace- affidata alle cure di Antonio Calenda e interpretata da due giovani talenti messinesi, Angelo Campolo e Adele Tirante.

Il testo approfondisce e completa il progetto costruito dai due teatri attorno alla figura dell’artista spagnolo, qui tratteggiato dalla penna sensibile e attenta di una grande scrittrice contemporanea italiana. Il lavoro è stato commissionato a Dacia Maraini: un segno peraltro di continuità nel percorso che da molti anni lo Stabile del Friuli Venezia Giulia, come il Teatro di Messina, compie in favore della drammaturgia contemporanea. L’autrice ha concepito in -Picasso e la ragazza rapata- un’affascinante indagine nell’animo del pittore, nei vortici della sua arte, nel suo rapporto con gli altri. Vi immagina il dialogo umano e profondo fra l’artista e una sua giovane modella: ci troviamo nello studio parigino del pittore, negli anni Quaranta, quando ancora la città è sconvolta dalla distruzione bellica e dalla fame.

-Cercando Picasso- e -Picasso e la ragazza rapata- andranno in tournée insieme, sia in questa stagione (Quirino di Roma e La Pergola di Firenze) sia nella prossima.

Infine, in occasione della straordinaria presenza sul palcoscenico del Vittorio Emanuele della Martha Graham Dance Company, l’Ente Teatro di Messina offrirà uno sconto del 50% sul biglietto d’ingresso agli allievi delle scuole di danza cittadine e del 25% agli abbonati della stagione musicale solo per la replica dell’8 marzo e fino a esaurimento posti.

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