Cercando Picasso al Vittorio Emanuele e Picasso e la ragazza rapata alla Laudamo

Cercando Picasso al Vittorio Emanuele e Picasso e la ragazza rapata alla Laudamo

Cercando Picasso al Vittorio Emanuele e Picasso e la ragazza rapata alla Laudamo

giovedì 10 Marzo 2011 - 16:36

Un viaggio nel mondo pittorico del re dei re del Novecento

Giorgio Albertazzi è diventato un astro. Una stella che brilla di luce propria. Un personaggio che si libra nell’aria come colui che ha raggiunto il Nirvana. Etereo, bianco e saggio viaggia ormai come Aladino su un tappeto volante. La sua metamorfosi è recente. Forse da quando è convolato a nozze e ha vestito i panni del capitano Achab nel Moby Dick di Melville o di Edipo a Colono di Sofocle o quelli di Calvino nella Lezione americana sulla leggerezza. Le sue parole sono profonde e intelligenti, seguono fili logici privi di banalità e vuotezza. Adesso in Cercando Picasso un testo elaborato da lui e da Antonio Calenda che ne cura pure la regia, andato in scena con grande successo al Vittorio Emanuele in prima mondiale (repliche sino a domenica e poi a Roma e Firenze), diventa il re dei re della pittura del Novecento. Quando gli spettatori entrano in sala si trovano davanti la riproduzione del sipario dipinto da Picasso nel 1917 per il balletto Parade su libretto di Cocteau e musiche di Satie, raffigurante arlecchini saltimbanchi e personaggi da circo. Va via lo scenario e Albertazzi si risveglia nudo su un gran lettone tutto bianco attorniato da un nugolo di ballerine in body-color-carne che per incanto si moltiplicano come in un erotico sogno ossessivo. Le nove formidabili ballerine della Martha Graham Dance Company iniziano ad inanellare coreografie, create anche da Janet Eilber, che richiamano alcuni capolavori di Picasso come Les demoiselles d’Avignon, mentre Albertazzi con i suoi toni di voce tramuta in immagini i versi di Apollinaire, Garcia Lorca, Baudelaire e Rimbaud, vestendo ad un tratto i panni d’un Pierrot a quadri azzurri con coppolino in testa al suono delle musiche di Petrushka di Stravinsky. Attraverso poi i temi della tauromachia con Albertazzi che gioca a fare il toro indossandone una testa di cartapesta, inneggiando al duende, a quel “demone” che si trova solo dentro chi è in grado di esprimere forti emozioni, si giunge tra scoppi e urla di sottofondo alla Guernica, qui sezionato in immagini a tre dimensioni. Con ‘A Paris di Yves Montand si manifesta il Picasso autore della surreale pièce Il diavolo preso per la coda scritta nel 1941 e qui Albertazzi nei panni di Piedone, dentro una scultura a forma di piede, lotta con l’amico Cipolla per conquistare il cuore della Torta. Gli altri protagonisti ( L’Angoscia Magra, L’Angoscia Grassa, la Cugina, il Puntale Rotondo e il Sipario) sono tutti vestiti con abiti cubisti ( quelli fascinosi di Pier Paolo Bisleri, sue pure le belle scene) dalle ballerine della Compagnia e le loro battute vengono recitate con le voci registrate, invero spiazzanti, distraenti e pure lunghe, da note attrici, quali Piera degli Esposti, Andrea Jonasson, Franca Nuti, Elisabetta Pozzi etc. Un piccolo neo che non inficia uno spettacolo affascinante diretto con mano felice da Antonio Calenda e con un grandissimo Albertazzi. Ovazioni finali e caldissimi applausi alla “prima” non disturbata questa volta da nessun black-out.- Il progetto Cercando Picasso comprende pure una pièce fulminea di 30 minuti Picasso e la ragazza rapata, scritta da Dacia Maraini, andata in scena a seguire alla Sala Laudamo ( con repliche sino a domenica) con la regia di Calenda e con i bravissimi Angelo Campolo e Nella Tirante rispettivamente nei panni di Picasso e una modella, in cui s’immagina alla fine che il geniale pittore in fondo in fondo aveva un’anima buona.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007