Il futuro dell'energia è il fotovoltaico

Il futuro dell’energia è il fotovoltaico

Il futuro dell’energia è il fotovoltaico

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martedì 04 Novembre 2008 - 08:30

Intervista a Giuseppe D'Alì, amministratore della Ecoimpresit di Messina, società di ingegneria specializzata in energie rinnovabili. Per i lettori di Tempostretto la possibilità di porre domande all'esperto

La parola all’esperto. Per capirne di più sul futuro delle energie rinnovabili ci affidiamo alle parole dell’ing. Giuseppe D’Alì, amministratore unico della Ecoimpresit di Messina, società di ingegneria specializzata in energie rinnovabili, appunto, e in particolare nel fotovoltaico. In questa intervista D’Alì ci illustra i dettagli, mettendosi a disposizione dei lettori di Tempostretto per eventuali domande alle quali l’esperto risponderà in maniera tecnica.

Perché l’energia solare?

«L’energia solare è la soluzione più semplice e sostenibile per la produzione di elettricità e, nel prossimo futuro, sarà anche la più economica. L’aumentare a dismisura del fabbisogno energetico mondiale sta rendendo economicamente insostenibile il ricorso all’utilizzo dei combustibili fossili. Le alternative all’utilizzo del petrolio, del gas e del carbone, sempre più costosi ed inquinanti, sono le fonti nucleari e le rinnovabili. Mentre la competitività del nucleare viene messa in discussione da molti autorevoli economisti e scienziati, lo sviluppo della generazione di energia da fonti rinnovabili sembra oggi l’unica alternativa percorribile poiché associa la costante diminuzione del prezzo unitario all’aumentare della produzione, alla trascurabile immissione di sostanze inquinanti in atmosfera, e fra tutte quella che a regime sarà la più conveniente in termini economici ed ambientali, è la solare».

Quali sono i metodi per ottenere energia solare?

«La cattura dell’energia solare può avvenire in due modi distinti: sfruttando il calore del sole e quindi creando energia solare termica; trasformando la radiazione solare in energia elettrica tramite l’effetto fotovoltaico. Mentre l’energia solare termica è sfruttabile per i fabbisogni di acqua calda sanitaria e riscaldamento, negli altri casi occorre direttamente energia elettrica. Anche se esistono sistemi di generatori solari (termodinamici) che trasformano l’energia termica solare in elettrica, appare evidente come il fotovoltaico assuma una posizione preponderante per la produzione elettrica ed è destinato ad avere il ruolo di protagonista per gli anni a venire, allorquando la tecnologia sarà economicamente vantaggiosa. L’energia solare termica o fotovoltaica ha un potenziale di installazione praticamente illimitato e può certamente soddisfare pienamente il fabbisogno energetico mondiale».

Quanto costa l’energia fotovoltaica?

«Per la valutazione economica del fotovoltaico per la generazione di energia elettrica occorre considerare il costo del kWp installato, la producibilità annua in kWh dell’impianto, i costi di gestione e manutenzione e la durata dell’impianto. In atto il costo è molto elevato ed è certamente maggiore rispetto ad ogni altra fonte energetica, ma se si considerano i costi nel complesso e non solo quelli monetari percepibili dal potenziale utente, i vantaggi diventano molto importanti. È per questa ultima considerazione che il fotovoltaico è fortemente incentivato da parecchi Stati e da alcuni anni anche dallo Stato Italiano con un meccanismo definito “Conto Energia-, che premia non la installazione, ma l’esercizio dell’impianto stesso».

Quando è conveniente il fotovoltaico?

«Nella fase attuale, di rapida crescita, la convenienza alla installazione di impianti fotovoltaici è evidente nei seguenti casi: località non facilmente raggiungibili da una rete elettrica (oasi, villaggi isolati, località montane o agricole, piccole isole); utenze domestiche, commerciali ed industriali laddove è possibile usufruire di validi meccanismi incentivanti sulla installazione (fondi in conto capitale) e/o sulla produzione (conto energia). Poiché il costo di produzione dell’energia fotovoltaica scenderà rapidamente nel corso degli anni a venire, mentre salirà quello delle altre fonti tradizionali, che convenienza hanno i privati cittadini, le aziende, le utenze commerciali e gli Enti sia pubblici che privati, alla installazione degli impianti allo stato attuale? La risposta è molto semplice: poter usufruire di finanziamenti in conto capitale e/o di incentivi sulla produzione».

E’ conveniente attendere in attesa della diminuzione dei costi o della scoperta di nuovi materiali e tecnologie?

«Un’attesa a corto-medio termine potrebbe risultare assolutamente non conveniente poiché i meccanismi incentivanti a partire da gennaio 2011 verranno ridefiniti e non è certo che vengano riproposti, mentre a partire da gennaio 2009 verranno ridotti del 2% annuo; ma c’è anche l’eventualità che, almeno per le nuove costruzioni, vengano emanate Leggi che impongano l’utilizzo di fonti alternative per la produzione di energia elettrica ed in tal caso ben difficilmente si assocerebbero meccanismi incentivanti. Un’attesa a lungo termine peraltro comporta il perdurare della dipendenza dalle tradizionali fonti energetiche con costi che di anno in anno aumentano ben più dell’inflazione sia essa programmata che reale».

Quali sono le potenzialità del fotovoltaico?

«La quantità di energia elettrica prodotta da un sistema fotovoltaico dipende da numerosi fattori, fra i quali la superficie dell’impianto, la posizione dei moduli FV nello spazio (angolo di inclinazione rispetto all’orizzontale ed angolo di inclinazione rispetto al Sud geografico), valori della radiazione solare incidente sul sito di installazione, efficienza dei moduli FV, efficienza dei componenti elettrici per il trasferimento e la trasformazione dell’energia (BOS), temperatura. L’impianto fotovoltaico produce energia elettrica in corrente continua, mentre le utenze domestiche ed industriali erogano in corrente alternata. È pertanto necessaria la trasformazione dell’energia da corrente continua a corrente alternata per mezzo dell’-Invert-».

Quali sono i meccanismi che legano la produzione di energia rispetto al consumo o alla vendita della stessa energia prodotta?

«In base al Decreto Legislativo n° 79 del 16 Marzo 1999, le imprese distributrici hanno l’obbligo di connettere alle proprie reti tutti i soggetti che ne facciano richiesta, pertanto chiunque può produrre energia e connettersi alla rete di distribuzione purchè rispetti i requisiti tecnici stabiliti dall’Autorità per l’energia elettrica. Per tutti gli impianti connessi alla rete elettrica di distribuzione (grid-connected) sono possibili due soluzioni tecniche di allacciamento: lo scambio sul posto o la produzione. Con il meccanismo dello scambio sul posto l’utente produce energia e la consuma o la immette in rete più o meno totalmente in dipendenza dei carichi (luce, elettrodomestici) che ha collegati nel momento in cui l’impianto eroga energia. Con il meccanismo della produzione l’utente invece, se non usa istantaneamente l’energia erogata dall’impianto fotovoltaico, la stessa finisce in rete e viene retribuita a prezzi di mercato o con la tariffa di mercato vincolato. Attualmente l’energia viene venduta a 9,6 c€ per ogni kWh ed acquistata dai 12 ai 18 c€ per ogni kWh a secondo del tipo di contratto stipulato con il distributore».

Chi può usufruire di Conto Energia?

«Possono beneficiare del nuovo Conto Energia le persone fisiche, le persone giuridiche, i soggetti pubblici ed i condomini di unità abitative e/o di edifici. Gli impianti potranno essere installati sia sui terreni, anche a destinazione agricola, sia ovviamente sui tetti e le terrazze degli edifici o anche essere integrati in facciata o costituenti elementi di arredo urbano. L’ammontare degli incentivi per kWh di energia prodotta varia in funzione di come e dove è installato l’impianto. Per accedere alle tariffe incentivanti deve essere inoltrato al Gestore di Rete e cioè al distributore locale di energia elettrica, il progetto preliminare dell’impianto richiedendo la connessione alla rete. La tariffa è corrisposta per venti anni in misura costante e quindi non aggiornata secondo l’indice Istat. Dal 1 Gennaio 2008 e fino al 31 Dicembre 2010 le tariffe saranno ridotte del 2% annuo per ogni anno successivo al 2008. Migliore è l’impianto e maggiore è la produzione energetica e conseguentemente superiore risulta il guadagno complessivo ottenuto».

Perché scegliere di realizzare un impianto fotovoltaico?

«La scelta sull’opportunità o meno di realizzare un impianto fotovoltaico dipende dalla convenienza economica dell’investimento. Un impianto fotovoltaico costituisce un investimento, cioè un impegno di capitale a fronte del quale ci si attende un adeguato ritorno in benefici non necessariamente di carattere esclusivamente economico. Tuttavia per l’utenza normale ciò che incide quasi totalmente sulla decisione di installare o meno un impianto fotovoltaico, è il rientro economico dall’investimento in un lasso di tempo sufficientemente breve. Per decidere di effettuare o meno un investimento è necessario considerare gli esborsi e gli incassi nel corso degli anni di riferimento. In sintesi si può dire che la realizzazione di un impianto fotovoltaico è sempre conveniente anche considerandone i soli risvolti economici; è altresì evidente che, per impianti di una certa consistenza (superiori ai 50 kWp), può valutarsi la opportunità di diventare produttori di energia elettrica ricavandone interessanti profitti».

Chi volesse conoscere maggiori dettagli e avesse domande da porre sull’argomento, è possibile farlo inviando una e-mail a info@tempostretto.it, sarà lo stesso ing. D’Alì a rispondere.

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