"Incontro tra i popoli". A Furnari l'iniziativa di Cgil e Flai Sicilia

“Incontro tra i popoli”. A Furnari l’iniziativa di Cgil e Flai Sicilia

Sa.ditra

“Incontro tra i popoli”. A Furnari l’iniziativa di Cgil e Flai Sicilia

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giovedì 02 Agosto 2018 - 12:16

Prenderà il via domani, l’evento organizzato da Cgil e Flai Sicilia nel comune di Furnari. Tema principale le politiche migratorie, il lavoro, la legalità e l’inclusione.

Due giornate dedicate all’inclusione e alle tematiche sociali del lavoro e delle politiche d’accoglienza. Al via domani l’appuntamento “Incontro tra i popoli”, promosso e organizzato da Cgil e Flai Sicilia. L’evento, che si svolgerà nel comune di Furnari presso il lungomare Salvatore Quasimodo, proporrà diversi tavoli di discussione, stand informativi e banchetti enogastronomici delle varie etnie. Entrambe le giornate del festival avranno inizio alle 19.00

“È necessario ricordare –hanno scritto Cgil e Flai Sicilia- che la nostra isola detiene un primato per quanto riguarda solidarietà e accoglienza. Non a caso siamo al primo posto, con oltre 180mila presenze, per popolazione straniera regolarmente soggiornante. Sono diverse le iniziative di solidarietà attuate nel corso degli anni –hanno aggiunto- A partire dalla catena umana a Lampedusa nel 2011 fatta da poliziotti, guardia costiera, pescatori e giornalisti per portare in salvo 500 migranti. E anche l’azione dei bagnanti nel 2013 a Pachino per salvare 160 persone e gli applausi ai pullman che lasciavano il porto di Trapani con a bordo i migranti sbarcati dalla nave Diciotti”.

I sindacati hanno poi proseguito prendendo in esame l’attuale politica sull’immigrazione, ritenuta inadatta. “A fronte di tanti episodi positivi tuttavia abbiamo avuto un sistema di accoglienza che ha fatto acqua da tutte le parti -Dichiarano i segretari di Cgil e Flai Sicilia, Michele Pagliaro e Alfio Mannino- Basti pensare che nel paese è ancora in vigore una legge, la cosiddetta Bossi Fini, e che in virtù di tale legge il Cara di Mineo è arrivato ad ospitare 3000 migranti in una città di circa 5000 abitanti, creando una bomba a orologeria in cui fenomeni devianti come sfruttamento, delinquenza e prostituzione sono sfuggiti da ogni possibilità di controllo”. Un argomento, questo, sul quale si dibatterà nel corso delle due giornate di discussione.

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