A caccia delle truffe letterarie

A caccia delle truffe letterarie

A caccia delle truffe letterarie

venerdì 18 Dicembre 2009 - 09:31

La Katsoulis ci racconta la storia dei più grandi falsi d'autore

Il tema delle falsificazioni letterarie è sempre stato attraente per i bibliofili. Sin dall’800, sono state diverse le beffe letterarie accertate, vuoi per irridere la società letteraria vuoi per creare semplicemente un divertimentointellettuale, qualcosa di cui parlare bevendo uno cherry davanti al camino o magari per prendersi una vendetta verso un editore o un autore ormai defunto. Ma vanno ricordate anche le cose più strane: ad esempio, l’arcinoto Mark Twain giunse ad inventarsi decine di articoli di cronaca nera per conquistare la stima della madre.

Fra storie vere e presunte, mancava sino ad oggi un lavoro serio che facesse il punto sulla questione. Diviso in diverse sezioni, Il libro dei libri bugiardi (Rizzoli editore; pp.384; €18,50), colma questa lacuna e Melissa Katsoulis, quotata giornalista letteraria, affronta il tema delle falsificazioni letterarie unendo il piglio indagatore della cronista, alla chiarezza di un saggio. Il risultato è un libro godibile e alla portata di tutti.

Le Burle, per quanto possano sembrare assurde col senno di poi, lasciano il sorriso sulle labbra per quel beffardo attacco portato al mondo letterario con spavalderia. E’ il caso di Tate e la biografia di un’artista dimenticato da tutti. In realtà Tate era sconosciuto a tutti per un’ottima ragione: non era mai esistito. Eppure bastò la parola di David Bowie perché tutti i critici dichiarassero di non averlo affatto dimenticato, anzi, alcuni ricordavano di averlo ben studiato. Pensate che figura ci fecero quando si seppe la verità.

La fame di gossip è sempre esistita. La ricerca della Katsoulis abbraccia un ampio arco temporale che va dalle presunte lettere d’amore di Abramo Lincoln a quelle un po’ più probabili – vista la relazione con Marylin – di JFK. Ma la perla di questa sezione riguarda una delle più grandi truffe letterarie di sempre: I diari di Adolf Hitler. Proprio la storia dei diari è emblematica perché se invece di affidarsi a semplici grafologi, l’editore avesse consultato gli esperti storici, le cose sarebbero andate diversamente. Ma la fame di guadagno era talmente tanta che si vollero bruciare i tempi. Si finì col rimetterci la reputazione.

Una sezione molto curiosa è dedicata interamente all’Australia, dove la Katsoulis ha verificato una quantità impressionante di truffe letterarie. Molti di voi ricorderanno il best-seller E venne chiamata…due cuori. Era la storia di una donna bianca di mezza età che casualmente entrava in contatto con una sconosciuta tribù di aborigeni. Questo incontro le avrebbe cambiato la vita e il suo libro di memorie divenne una way of life per moltissime persone. Peccato che di autentico ci fosse ben poco e che gli aborigeni dovettero andare in cerca dell’autrice per poterla smentire. L’incontro materiale non ci fu mai e l’autrice, Marlo Morgan, continua a professarsi innocente. Pensate che si pensa ancora se farne o meno un film.

Racconti Autobiografici ci consegna il racconto di esperienze al limite, fra droga, alcol sesso e violenza. Tutte false. Forse ricorderete il caso di J.T. Leroy, autrice cult, che dopo anni di isolamento comparve sulle scene. E venne scoperto che si trattava di una attrice assoldata a pagamento. Un altro caso importante fu quello di James Frey che raccontava la sua penosa parabola del riscatto dal tunnel dell’alcol e della droga. Divenne un best-seller e persino Oprah se ne innamorò, salvo poi scoprire che erano tutte menzogne e sbugiardarlo in diretta tv.

E’ un interessante viaggio quello in cui ci conduce per mano la Katsoulis, dietro il quale c’è anche un insegnamento. Se desiderate diventare scrittori ma non riuscite a farvi pubblicare e decidete di ricorrere alla scorciatoia più breve…cercate almeno di non farvi scoprire!

Titolo: Il libro dei libri bugiardi

Autrice: Melissa Katsoulis

Editore: Rizzoli

Pagine: 384

Prezzo: €18,50

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