Mustang. La terra proibita raccontata da Tiziano Terzani

Mustang. La terra proibita raccontata da Tiziano Terzani

Mustang. La terra proibita raccontata da Tiziano Terzani

lunedì 18 Aprile 2011 - 09:11

L’affascinante viaggio di Tiziano Terzani in Mustang, raccontato attraverso foto inedite e un testo. Fandango Libri pubblica un quaderno di viaggio, arricchito con schizzi e appunti manoscritti, e la prefazione di Folco Terzani.

Fandango Libri, in occasione della mostra Click. 30 anni d’Asia, pubblica il prezioso libro Mustang. Un viaggio: un quaderno di viaggio, arricchito da schizzi e appunti e corredato di foto in b/n scattate da Tiziano Terzani.

Il racconto del suo viaggio attraverso la mitica terra del Mustang esordisce con un tono lieve, surreale, favolistico. Del resto, dopo decenni trascorsi ad inseguire l’attimo per catturarlo con la penna e la pellicola, per la prima volta a Terzani veniva concesso il più grande lusso, quello di fermarsi a guardare. Finalmente aveva il tempo per riflettere, osservare e ascoltare. E il paesaggio quasi “lunare” del Mustang – un lembo di terra di 3573 km quadrati, nella parte nordoccidentale del Nepal, al confine con il Tibet – era la sua perfetta cornice.

Dopo aver incontrato il Re – che riceve personalmente ogni ospite offrendogli una tazza di tè bollente – Terzani ha potuto soffermarsi in un territorio che per secoli ospitò la cultura tibetana allo stato puro, “tra valli sterminate, vento insistente e tagli di luce puri e tersi”.

Sin dalla sua nascita (nel 1380), il Mustang fu una terra proibita e affascinante ma nel 1995, Terzani fece ingresso in una terra che si stava aprendo per la prima volta al turismo occidentale in modo controllato. Tuttavia, in questo quaderno che è insieme un reportage e un fine lavoro socio-antropologico, Terzani sottolinea come gli effetti furono subito devastanti.

Del resto, Folco Terzani, nella sua bella Prefazione, evidenzia come il viaggio del padre nel Mustang fosse l’apice di un’analisi a 360° del progresso predicato dalla società occidentale che sembrava proporre ”l’ufficio con la luce al neon e l’aria condizionata”, quale via finale verso la felicità di serie.

Nelle malinconiche parole che Terzani scambia con il sovrano, nei suoi dubbi circa l’ineluttabilità del progresso e la progressiva perdita dell’identità del proprio popolo, c’è una triste consapevolezza. L’amij, l’astrologo-erborista, venne messo da parte a favore delle più rapide medicine occidentali, i templi si svuotavano e un popolo che provvedeva in modo autonomo a tutti i suoi bisogni – dal combustile ai balocchi – sotto gli occhi di Terzani, si trasforma in una massa di mendicanti affascinati dai lampi di colore della tv e dalle chewing-gum.

”Io non sono contrario allo sviluppo, se migliora la nostra vita – confessa il sovrano – Ma se la distrugge?. Non è mai troppo tardi per porsi certe domande.

TItolo: Mustang. Un viaggio

Editore: Fandango Libri

Pagine: 80

Prezzo: €10

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