Università: presentato il libro della prof. Luciana Caminiti sul terremoto del 1908

Università: presentato il libro della prof. Luciana Caminiti sul terremoto del 1908

Università: presentato il libro della prof. Luciana Caminiti sul terremoto del 1908

martedì 24 Novembre 2009 - 14:10

Il volume si intitola 'La grande diaspora – 28 dicembre 1908 la politica dei soccorsi tra carità a bilanci'

Gli studi e le ricerche sul terremoto del 1908 continuano a produrre risultati: su quel 28 dicembre che ha cambiato la storia di Messina, la prof. Luciana Caminiti, docente di Storia contemporanea della facoltà di Scienze politiche dell’Università di Messina, racconta, nel suo ultimo libro “La grande diaspora – 28 dicembre 1908 la politica dei soccorsi tra carità a bilanci” (ed. GBM), la vita e i disagi di chi quel dramma l’ha dovuto affrontare, subendone fino in fondo le conseguenze. La presentazione ieri, 23 novembre, nell’aula Cannizzaro.

“Non è l’ennesima riproduzione della tragedia che ha colpito Messina – ha detto il prof. Santi Fedele, docente della facoltà di Lettere e Filosofia – ma, attraverso un lodevole percorso di studi, il terremoto viene visto dalla parte della politica dei soccorsi. Si giunge, così, al compimento di un lavoro davvero originale“.

Per il prof. Rosario Battaglia, docente di Storia contemporanea “emerge l’aspetto umanitario della fase dei soccorsi, con le contraddizioni di un paese che, in quel momento, viveva un assoluto “caos”. Il terremoto del 1908, infatti, mette a dura prova lo stato liberale: si scontrano elementi come la ricerca di un’identità nazionale con altri stereotipi di natura antropologica. Emerge un profondo scollamento tra il nord industrializzato e un sud prevalentemente agricolo, dal quale, però, Messina era molto distante: era, infatti, una città florida sia dal punto di vista economico che da quello culturale“.

“Ci troviamo di fronte a un saggio monografico che indaga con precisione sulle grandi cifre che questa catastrofe porta con sé – ha affermato il prof. Guido Pescosolido, ordinario di Storia moderna a “La Sapienza” di Roma – siamo, infatti, davanti a un cambiamento con pochi precedenti nella storia e nella società di Messina. E questo è un libro che stimola gli interrogativi: una catastrofe immane che, però, è stata affrontata con un po’ di deficienza“.

Ha chiuso la presentazione del saggio, l’autrice, prof. Luciana Caminiti: “Affrontare il tema del terremoto mi spaventava. Nella nostra città non c’è quasi traccia di un monumento che ricordi le vittime di questa tragedia. Nel corso delle mie ricerche ho trovato tanto materiale intonso: ho aperto buste totalmente sigillate, ho tagliato corde. Così ho cercato di descrivere le difficoltà dei profughi al momento di inserirsi nelle comunità, il continuo stato di emergenza e le crepe più profonde nella politica degli interventi. Ne è venuta fuori un’Italia lanciata economicamente, ma colma di antimeridionalismo: una cultura diffusa soprattutto nelle classi dirigenti“.

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