Dichiarato il dissesto finanziario del Comune di Milazzo

Dichiarato il dissesto finanziario del Comune di Milazzo

Serena Sframeli

Dichiarato il dissesto finanziario del Comune di Milazzo

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venerdì 11 Gennaio 2013 - 15:55

Dopo mesi arriva la pesante condanna. Nel provvedimento si dà mandato al segretario generale di inviare la deliberazione entro 5 giorni dalla data di esecutività

Il commissario ad acta insediatosi ieri, Margherita Catalano, assistita dal segretario generale del Comune, Massimo Gangemi, ha approvato oggi la deliberazione che dichiara, ai sensi dell’art. 246 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e successive modifiche ed integrazioni, il dissesto del Comune di Milazzo in attuazione a quanto disposto dalla sezione regionale di controllo della Corte dei Conti per la Sicilia con la deliberazione n. 359 del 14 novembre 2012.

Nel provvedimento si dà mandato al segretario generale di inviare la deliberazione entro 5 giorni dalla data di esecutività al Ministero dell’Interno, alla Procura regionale della Corte dei Conti della Regione Sicilia, al prefetto di Messina ed all’assessorato regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica.

L’intervento del commissario ad acta è scaturito a seguito del mancato adempimento da parte del Consiglio comunale alla diffida del prefetto, che aveva assegnato il termine del 31 dicembre per approvare la dichiarazione di dissesto.

Un commento

  1. Salvatore Vernaci 12 Gennaio 2013 17:13

    LE PREFETTURE IN SICILIA SONO ANTICOSTITUZIONALI
    Forse è arrivato il momento di agire, del cambiamento, di sfatare autorevoli dichiarazioni: “Fra imbecilli che vogliono cambiare tutto e mascalzoni che non vogliono cambiare niente, com’è difficile scegliere!”(Gesualdo Bufalino), “Forse diciamo di volere cambiare tutto mentre, in sostanza, vogliamo che tutto rimanga com’è”.(Giuseppe Tomasi di Lampedusa) “In coscienza, non so dire se la situazione sarà migliore, quando cambierà; posso dire però, che deve cambiare, se si vuole che diventi migliore”.(Georg Lichtenberg). Nella storia del Regno d’Italia risulta memorabile la “battaglia di Milazzo”, che ha spianato a Garibaldi la via di Messina e del Continente.- Nella Storia di Sicilia, risulta, altresì memorabile che Milazzo sia stato il 1° Comune della Sicilia ad essere dichiarato “fallito” da un’Autorità, non riconosciuta dallo Statuto Speciale Siciliano.
    Non credo che i Milazzesi, e con loro i SICILIANI tutti, resteranno impassibili. Se i Siciliani non si sveglieranno, la maggior parte dei Comuni, verranno, a catena, dichiarati d’ufficio, “ dissestati”, da un’Autorità del Governo nazionale, in barba all’Autonomia della Regione Siciliana ed all’autonomia degli Enti locali. .
    Lo Statuto di Autonomia Speciale della Regione Siciliana, approvato il 15 maggio 1946 e successivamente “coordinato” con la costituenda Costituzione italiana, prescrive:
    – art. 14 “L’Assemblea, nell’ambito della Regione e nei limiti delle leggi costituzionali dello Stato, senza pregiudizio delle riforme agrarie e industriali deliberate dalla Costituente del popolo italiano, ha la legislazione esclusiva sulle seguenti materie: o) regime degli enti locali e delle circoscrizioni relative”.
    – art. 15 comma 3° “Nel quadro di tali principi generali spetta alla Regione la legislazione esclusiva e l’esecuzione diretta in materia di circoscrizione, ordinamento e controllo degli enti locali”
    – art. 21 “ Il Presidente è Capo del Governo regionale e rappresenta la Regione. Egli rappresenta altresì nella Regione il Governo dello Stato, che può tuttavia inviare temporaneamente propri commissari per l’esplicazione di singole funzioni statali.”
    il Prefetto avrebbe potuto nominare Commissari ad acta sulle materie attribuite ai Sindaci, quali Ufficiali di Governo (funzioni statali), cioè stato civile, anagrafe, elettorale… ecc. Per la dichiarazione dello stato di dissesto del Comune, la competenza era non del Sindaco ma del Consiglio Comunale, per cui il Prefetto era Organo incompetente a nominare un Commissario ad acta in sostituzione del Consiglio comunale, mentre la competenza a nominare Organi sostitutivi degli Organi collegiali del Comune è dell’Assessorato Regionale alle Autonomie locali.
    E poi, le Prefetture in Sicilia sono anticostituzionali, le funzioni del Prefetto, per Statuto, sono attribuite al Presidente della Regione.
    In Valle d’Aosta, le funzioni prefettizie sono svolte dal Presidente della Regione Autonoma ai sensi del DLgtn. 545 del 7 settembre 1945 e dello Statuto Speciale di Autonomia.
    – nelle Province Autonome di Bolzano e di Trento, non esistono le Prefetture.
    Ritengo che sia arrivato il momento di lottare per l’applicazione integrale dello Statuto Speciale, di mettere in atto tutte le azioni legali possibili perché, finalmente, dopo 66 anni i Siciliani possano dire di essere autonomi veramente. Fra queste azioni ed iniziative per ottenere l’applicazione integrale dello Statuto Speciale non sarebbe male pensare anche, se necessario, ad un Referendum regionale per L’INDIPENDENZA DELLA SICILIA, così come nel 2014 faranno Scozia e Catalogna”.

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