Tornerà ad illuminarsi il pilone di Torre Faro: l’inaugurazione la sera della festa della Repubblica.

Tornerà ad illuminarsi il pilone di Torre Faro: l’inaugurazione la sera della festa della Repubblica.

Tornerà ad illuminarsi il pilone di Torre Faro: l’inaugurazione la sera della festa della Repubblica.

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mercoledì 25 Maggio 2011 - 00:26

Nuovo impianto da dodici proiettori led mutanti: il 2 giugno previsto uno spettacolare gioco di luci con i colori della bandiera nazionale

Torna la luce nella “punta” di Torre Faro. Venerdì sarà infatti presentato dal sindaco Giuseppe Buzzanca, nel corso di una conferenza stampa, nella sala Falcone- Borsellino di palazzo Zanca, il ristrutturato impianto di illuminazione del pilone ex Enel di Torre Faro, divenuto una sorta di simbolo per il villaggio della zona nord di Messina. Il nuovo sistema, costituito da dodici proiettori led mutanti, con una resa di 72 mila lumen complessivi, sarà inaugurato la sera del 2 giugno, festa della Repubblica con un coreografico gioco di luci con i colori della bandiera nazionale. Il nuovo sistema, oltre a coprire i costi di manutenzione e di consumo dell’impianto di illuminazione come strutturato, potrà garantire risorse economiche per la manutenzione e più in generale per la valorizzazione del Pilone Siculo, elemento di archeologia industriale di primario rilievo, fortemente connaturato al contesto paesaggistico. In occasione della fine del 0secolo, nell’anno del Giubileo, e per l’inizio del nuovo millennio, il Comune di Messina definì il progetto di un’artistica illuminazione dell’opera ingegneristica. Da quel momento la particolare e suggestiva illuminazione mise in risalto una struttura, nata lo scorso secolo, che suscita ancor oggi, specie ai milioni di passeggeri, che a bordo di navi transitano per lo Stretto di Messina, attenzione e meraviglia che meritò, nel 1957, da parte dell’Associazione nazionale ingegneri ed architetti, il premio “quale migliore realizzazione dell’ingegneria elettronica compiuta negli anni 1951-1956”.

Inaugurata il 15 maggio del 1956, in occasione del decennale della nascita della Regione siciliana, l’opera, con due piloni autoportanti, rappresentò la “più grande campata elettrica del mondo”. Alla sua realizzazione contribuirono varie e prestigiose imprese nazionali, che firmarono così un simbolo dell’evoluzione tecnologica dell’Italia. Il progetto di ristrutturazione ha avuto come responsabile del procedimento l’ing. Salvatore Saglimbeni del Comune.

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