Barcellona, l'appello di Prima il Territorio: "più sicurezza all'Ex Pescheria"

Barcellona, l’appello di Prima il Territorio: “più sicurezza all’Ex Pescheria”

Santi Cautela

Barcellona, l’appello di Prima il Territorio: “più sicurezza all’Ex Pescheria”

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martedì 13 Novembre 2018 - 12:23

Trasversalmente viene richiesta maggiore sicurezza a Barcellona nei confronti della movida, obiettivo preservare l'indotto economico

Si continua a parlare di Ex Pescheria dopo i fatti del venerdì che hanno visto il locale Perditempo protagonista di uno spiacevole atto intimidatorio. Tanti i messaggi di solidarietà che hanno portato poi alla manifestazione di sabato. Oggi interviene anche l'Associazione culturale Prima il Territorio presieduta dall'On. Antonio Catalfamo:
“Dopo 3 giorni dai fatti che hanno visto protagonista suo malgrado il locale Perditempo e i suoi gestori, è tempo di fare un’analisi a mente lucida. Barcellona ha ritrovato la sua movida, questo si traduce in un fatto doppiamente positivo: sia per i giovani e il mondo dell’intrattenimento ma anche perché si genera indotto economico, posti di lavoro, spazio alla creatività. Questo, si intende, può essere anche un volano per la cultura, perché laddove si generano idee e ci si riscopre comunità, si genera anche pensiero, confronto, democrazia. E’ il mondo vero, reale, fatto di persone e non di avatar, lontano dai social ma che ha visto nei social un importante strumento di diffusione, oggi, di solidarietà. Barcellona si riscopre quindi più umana, più sensibile alle tematiche legate al lavoro, al rispetto e alla sicurezza. ‘Prima il Territorio’ è un’associazione giovane composta da giovani che proprio a Barcellona ha fondato diversi tavoli tematici. Il nostro è un appello alla responsabilità da parte dei cittadini che frequentano e animano la movida locale, ma soprattutto alle istituzioni che facciano la loro parte per garantire, a questo flusso di ragazzi e ragazze, di poter passare piacevolmente una serata a chiacchierare. A chi invece si rende protagonista di atti malavitosi a danno di chi lavora, possiamo semplicemente dire che sono di per sé minoranza e non meritano altra considerazione se non una secca e asettica condanna. I giovani di questa città sono migliori e lo hanno dimostrato nella recente manifestazione di solidarietà. E nel condannare, insieme, senza distinzioni, questi reietti della società, abbiamo già vinto.”

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