Milazzo. Seduta fiume del Consiglio comunale sulla proroga dei precari

Milazzo. Seduta fiume del Consiglio comunale sulla proroga dei precari

Santi Cautela

Milazzo. Seduta fiume del Consiglio comunale sulla proroga dei precari

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venerdì 23 Novembre 2018 - 11:22

Ieri la plenaria in consiglio comunale sul tema precari. In tanti i presenti per una seduta fiume finita a mezzanotte

In aula sono un centinaio, ci sono quasi tutti. C'è anche qualche dipendente non precario, per solidarietà. Sui volti dei precari del Comune di Milazzo si legge rassegnazione, sono tutti tra i 50 e i 60 anni. Ma i loro ultimi trent'anni li hanno passati tra proteste e sit-in davanti la Regione. Adesso non hanno più la forza, non hanno più l'energia per protestare ancora.

I sindacati si cimentano nel linguaggio del politichese, si confrontano sull'interpretazione della norma, tra comma 1 e comma 2. Non ci capiscono molto neanche i consiglieri comunali. Cosa succederà il 31 dicembre non è dato saperlo e in questo clima di incertezza in molti si chiedono cosa ne sarà del loro futuro, visto che il presente gli è stato sottratto, un pezzo alla volta, una proroga alla volta. Tra danni erariali e sentenze della Corte dei Conti si sa solo che il diritto di questi lavoratori – tra i 900 e i 1000 euro al mese – è stato seppellito e dissotterrato più volte e senza tante cerimonie. A relazionare, oltre la Cisl, la Cigl, il Csa c'è anche l'Asael con l'esperto maximo, il dottor Gaetano Aiello che in esclusiva ci ha concesso questa dichiarazione, volta a chiarire alcuni passaggi sulla delicata questione dei precari di Milazzo:

"A mio avviso la questione specifica del Comune di Milazzo, che riguarda tanti Comuni siciliani in dissesto finanziario, necessita di due tipologie di interventi legislativi. Il primo di carattere immediato, è quello che consenta di differire al 31 dicembre 2019 la scadenza dei contratti a termine del 31 dicembre 2018 nei Comuni siciliani in dissesto finanziario. In questo caso occorre un intervento del Legislatore nazionale che intervenga sul differimento delll'art 1 comma 686 della Legge 27 dicembre 2017 n 205 che autorizza la Regione Siciliana ad assumere integralmente gli oneri finanziari per la proroga dei contratti a termine alle stesse condizioni dell'anno precedente ovviamente per l'anno 2019 nei Comuni in dissesto finanziario. Il secondo intervento di carattere organico, sistemico, strutturale e definitivo dovrebbe necessariamente intervenire sulla legislazione regionale vigente in materia di contratti a termine di cui all'art 30 della Legge Regionale 28 gennaio 2014 n 5, dell'art 27 della Legge Regionale 17 marzo 2016 n 3, dell'art 3 della Legge Regionale 29 dicembre 2016 n 27 e dell'art 26 della Legge Regionale 8 maggio 2018 n 8. Occorre intervenire su tutte le criticità di questa legislazione in materia di elenco regionale, di fondo straordinario e di copertura finanziaria a regime di tale fondo per 20 anni, sull' utilizzo dei risparmi di spesa per le cessazioni da parte degli Enti Locali siciliani e soprattutto sul trasferimento ordinario annuale agli Enti Locali, a valere sul Fondo per le Autonomie locali che avrebbe sicuramente un incremento sostanziale di risorse disponibili per la copertura finanziaria a regime dei processi di stabilizzazione dei rapporti di lavoro flessibili. Tralaltro l' introduzione di un ruolo unico regionale ad esaurimento potrebbe aiutare tantissimo i Comuni siciliani in dissesto finanziario, obbligati a rideterminare le dotazioni organiche secondo l'art 263 del Tuel e secondo le disposizioni ministeriali del Decreto del 10 aprile 2017. Infine, penso che è arrivato il momento, per il Legislatore regionale, di cambiare strada sul fenomeno del precariato pubblico siciliano, perseguendo quindi l'approccio Legislativo organico strutturale sistemico e definitivo."

Il gruppo parlamentare di Fratelli d'Italia ha presentato i suoi emendamenti sul tema e ha fatto sapere che sta procedendo a rilasciare un ddl tecnico che potrebbe risolvere la questione per il futuro una volta per tutte.

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