Processo Ram, San Pier Niceto parte civile, Regione e Ministero grandi assenti

Processo Ram, San Pier Niceto parte civile, Regione e Ministero grandi assenti

Santi Cautela

Processo Ram, San Pier Niceto parte civile, Regione e Ministero grandi assenti

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lunedì 21 Gennaio 2019 - 09:51
Tirreno

Il Comune di San Pier Niceto si costituisce parte civile nel procedimento penale sull’incendio che si è verificato alla Raffineria di Milazzo il 27 settembre 2014.

La Giunta Municipale di San Pier Niceto, con apposita delibera, ha autorizzato il Sindaco a presentare formale costituzione e ha dato mandato al responsabile del contenzioso di conferire incarico legale.

“Il Comune di San Pier Niceto rientra nell’area ad elevato rischio di crisi ambientale e nel sito di interesse nazionale.
Abbiamo ritenuto opportuno costituirci parte civile in quanto dal mio insediamento l’Amministrazione Comunale ha ritenuto prioritaria la tutela dell’ambiente e la difesa della salute pubblica. Il Comune di San Pier Niceto ha il dovere di tutelare anche con i mezzi che l’ordinamento giuridico riconosce la collettività tutta», dichiara il sindaco Luigi Pietro Calderone.

L'avv. Sardella del Codacons commenta: "Accogliamo con soddisfazione la decisione del Gup presso il Tribunale di Barcellona P.G., che ha rinviato a giudizio gli ultimi tre direttori generali della Raffineria che si sono succeduti fino al 2014, accusati dei reati di gettito pericoloso di cose e per disastro colposo, in relazione alle emissioni di gas, vapori e/o di fumo, ma registriamo con sorpresa l’assenza, tra le centinaia di costituzioni di parte civile, del Ministero dell’Ambiente, del Ministero della Salute e della Regione Siciliana. Infatti viene contestato ai dirigenti Marco Saetti, Gaetano De Santis e Piero Maugeri di “non avere adottato, agendo nella veste su indicata, la migliore tecnologia disponibile e le più evolute modalità di esercizio dell’attività produttiva della Raffineria di Milazzo Spa atte a garantire la tutela della salubrità dell’ambiente e della salute ed incolumità della popolazione residente nelle zone limitrofe allo stabilimento medesimo”.

In passato, il Codacons, spiega il prof. Tanasi, aveva presentato un esposto alla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto a seguito dell’incidente avvenuto nel settembre 2014 nella Raffineria mediterranea di Milazzo, per le “gravi inadempienze e conseguenti responsabilità nella violazione della normativa vigente in tema di attività di prevenzione”.

Secondo gli avvocati della Raffineria di Milazzo, il rinvio a giudizio degli imputati è stato determinato esclusivamente dall'interpretazione data dal GIP, in base alla quale il Giudice, in quella sede, non deve pronunciarsi in ordine alla responsabilità o meno dell' imputato, ma semplicemente esercitare un controllo formale sull' imputazione.

"Sorprende, tuttavia, la decisione alla luce dell' intervento dei Pubblici Ministeri i quali hanno chiesto una sentenza di non luogo a procedere nei confronti di tutti gli imputati e per tutte le imputazioni, deducendo, sulla base della relazione tecnica del loro consulente che ha analizzato molteplici studi sanitari, sia l' insussistenza dei fatti contestati sia l' impossibilità di sostenere l' accusa in dibattimento.

A questo punto non resta che attendere la decisione del Giudice del dibattimento che siamo sicuri accoglierà le nostre ragioni ed assolverà gli imputati; resta il rammarico per la mancata adozione di una sentenza di assoluzione in questa fase."

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