Edilizia scolastica: troppe emergenze e zero politiche. Gioveni: "Accorinti faccia mea culpa"

Edilizia scolastica: troppe emergenze e zero politiche. Gioveni: “Accorinti faccia mea culpa”

Edilizia scolastica: troppe emergenze e zero politiche. Gioveni: “Accorinti faccia mea culpa”

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lunedì 05 Settembre 2016 - 10:39

Per il consigliere è chiaro che a fronte di un rischio concreto per la sicurezza ben venga la chiusura di una o più plessi, ma si devono tenere presenti i gravissimi disagi che tale drastica decisione comporterà. Ecco perché tutto questo per Gioveni non può passare inosservato o in cavalleria.

A pochi giorni dal ritorno sui banchi di scuola e sulla scia emotiva del terremoto che ha sconvolto il centro Italia, anche in città si sono riaccesi i riflettori sull’edilizia pubblica, con uno sguardo particolare ovviamente su quella scolastica. Sulla questione si è espresso a muso duro l’ingegnere Gaetano Sciacca, Dirigente della Direzione Territoriale del Lavoro ed ex Capo del Genio del Civile, parlando anche di rischio chiusura per alcuni plessi cittadini. Dichiarazioni che non sono passate inosservate per il consigliere comunale Libero Gioveni che, oltre a ringraziare Sciacca per essersi fatto promotore con l’ordine degli ingegneri dell’importante lavoro di “screening” strutturale dei plessi scolastici a garanzia della sicurezza degli alunni e del personale scolastico, contesta la superficialità di Palazzo Zanca con la quale si sono affrontate le tante emergenze, anche in tema di intercettazione di risorse che potessero avviare un’adeguata programmazione.

E’ chiaro che a fronte di un rischio concreto per la sicurezza, che ben venga la chiusura di una o più plessi, ma ci si rende conto – si chiede il consigliere – dei gravissimi disagi che tale drastica decisione comporterà? Ecco perché tutto questo non può passare inosservato o in cavalleria. Nell’attesa di ricevere risposta ufficiale alla mia interrogazione del 31 agosto scorso relativa alla sicurezza antisismica nei nostri 120 plessi – spiega Gioveni – non si può non evidenziare il fatto che non sono soltanto le problematiche antisismiche a pendere come la più classica delle “spade di Damocle” sulle teste dei nostri ragazzi, ma anche la problematica più volte sollevata in aula da parte del sottoscritto relativa alla vicina scadenza, fissata al 31 dicembre 2016, della proroga concessa nel dicembre scorso dal Governo alla Legge 128/2013, che obbligava tutte le scuole a produrre i CPI (certificati di prevenzione incendi), pena la chiusura totale dei plessi o il ridimensionamento della loro capienza a non più di 100 alunni con il conseguente avvio dei doppi turni; problematica rispetto alla quale l’Amministrazione, anche in questo caso, non ha ancora dato le giuste rassicurazioni con l’avvio delle consequenziali azioni risolutorie. Sull’adeguamento delle nostre scuole e non solo, basti pensare alla storia dell’assenza dei riscaldamenti e del servizio mensa, questa Amministrazione, retta da un sindaco insegnante ha fatto solo “spallucce”.

A questo punto per il consigliere non sarà più sufficiente l’audizione dell’assessore e del Dirigente al ramo già convocati nella prossima Commissione lavori pubblici di giovedì prossimo per discutere della problematica: “Deve presentarsi anche il sindaco Accorinti che, così come avvenuto in aula sulla questione dei rifiuti, dovrebbe anche in questo caso chiedere scusa alle famiglie messinesi e ai suoi colleghi docenti, che sicuramente si ritroveranno ad affrontare quest’anno una delle più difficili stagioni scolastiche della storia messinese”.

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