“Torniamo al nostro vero amore”: Davide Calabrese racconta gli Oblivion e “La Bibbia riveduta e scorretta”

“Torniamo al nostro vero amore”: Davide Calabrese racconta gli Oblivion e “La Bibbia riveduta e scorretta”

Emanuela Giorgianni

“Torniamo al nostro vero amore”: Davide Calabrese racconta gli Oblivion e “La Bibbia riveduta e scorretta”

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venerdì 07 Febbraio 2020 - 06:45

Gli Oblivion saranno al Teatro Vittorio Emanuele, oggi 7 febbraio alle 21 e l’8 febbraio alle 17,30, con il loro primo musical originale. Abbiamo parlato con Calabrese di musical, passioni e progetti

Comici, cantanti, musicisti, attori, mimi, abili conoscitori di letteratura, storia della musica, perfino religione. Tutto questo, e molto altro, in sole 5 persone: sono gli Oblivion.

Il gruppo comico musicale-teatrale, formato da Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli, torna a Messina con una grande novità: il primo musical originale.

È “La Bibbia riveduta e scorretta”, al Teatro Vittorio Emanuele, il 7 febbraio alle 21,00 e l’8 febbraio alle 17,30.

“La Bibbia riveduta e scorretta” è un dettagliato retroscena su ciò che portò la particolare autobiografia manuscolpita da Dio a diventare il libro dei libri. Il merito è di Gutenberg.

Ci troviamo nella Germania del 1455, Johann Gutenberg ha appena raggiunto un traguardo immenso per l’umanità: introdurre la stampa a caratteri mobili, creando l’editoria e inaugurando l’età Moderna. Adesso gli tocca scegliere, però, quale testo pubblicare per primo.

Busserà alla sua porta un signore, anzi il Signore, pronto a promuovere il suo romanzo autobiografico.

Sebbene a Gutenberg il nome dell’autore “Dio”, così breve, e il cognome “Padre Onnipotente”, così lungo, non convincano molto, il Signore non vuole soldi in cambio, solo la diffusione del suo libro in ogni punto di ristoro del mondo.

Gutenberg accetta e trasforma il testo, per lui poco accattivante, in un bestseller. Nasce La Bibbia: tra Antico e Nuovo Testamento, il racconto, senza censure, delle avventure di Gesù Cristo, divenuto qui il rapper JC, e tanto altro ancora.

“Perché – scrivono – puoi essere anche Dio sceso in terra, ma se non hai un buon ufficio stampa non sei nessuno”.

Una regia folle e geniale ed un mondo musicale originale e diverso per ogni scena portano sul palco, con un’esilarante ma sempre intelligente comicità, gli amatissimi Oblivion in veste nuova e capace di mettere in luce il messaggio fondamentale di quel libro che attraversa secoli e secoli.

La fama degli Oblivion arriva con “I promessi sposi in 10 minuti”, su Youtube, un’idea geniale, cui seguono, con lo stesso format, altre parodie di successo come “L’inferno in sei minuti” e “Pinocchio in 6 minuti”. Da lì partono tour teatrali, numerosissimi mash up di successo come quello “Morandi VS Queen”, dal teatro la tv, perfino una serie di Lectio Dementialis nei Licei e negli Atenei più prestigiosi d’Italia, il debutto con il singolo “Chiedimi Come”.

Cinque personalità diverse ma con un egualmente grande talento che lascia ogni volta il pubblico a bocca aperta.

In attesa della prima al Teatro Vittorio Emanuele, ne abbiamo parlato con 1/5 degli Oblivion: Davide Calabrese.

Una carriera che passa da YouTube, al teatro, alla tv. Una varietà musicale che va dal rap al gospel. Una storia incredibile. Come nasce? Vi siete conosciuti a Bologna, ma come vi siete scelti? Qual è stata la scintilla?

Abbiamo frequentato insieme “The Bernstein School Of Musical Theatre” a Bologna, dove iniziamo a fare spettacoli omaggio a Mina, al Quartetto Cetra. Un giorno, però, ci siamo detti: “basta con gli omaggi, guadagniamoci qualcosa da vivere!” Iniziamo a scrivere, a proporre i nostri lavori a tutti i teatri nel 2009, ma a nessuna fregava niente! Decidiamo, allora, di sfruttare questa cosa strana chiamata YouTube che ci offriva solo dieci minuti di tempo. Da qui nasce “I promessi sposi in 10 minuti”.

Dopo “I promessi sposi in 10 minuti” c’è stato “L’inferno in sei minuti”, ma anche tantissimi mashup come “Morandi VS Queen”. Meglio i Promessi Sposi o Morandi?

Confesso “Morandi VS Queen”, è una tra le cose più divertenti che abbiamo fatto!

A Messina, invece, arriva “La Bibbia riveduta e scorretta”, il vostro primo musical originale. Lo spettacolo, tra una risata e l’altra, rivela una profonda conoscenza della Bibbia, che voi tre uomini dell’Oblivion dovete alla vostra formazione da chierichetto, Scout, addirittura da catechista. Quanto è stato rischioso rendere protagonista questa autobiografia manuscolpita da Dio?

È stato molto rischioso, avevamo tanti paletti e l’intento di far felice il pubblico. Abbiamo voluto mettere d’accordo tutti, dai più fanatici in platea agli atei.

Parodia o musical originale? Sono due percorsi diversi, avete una preferenza?

Sì. Tornare al musical è tornare a casa. È l’oggetto dei nostri studi, il nostro vero amore. La parodia è una passione collaterale, nel musical troviamo l’amore vero. Dobbiamo molto al Quartetto Cetra, consigliamo sempre di studiarli, sono la base della comicità; ci hanno aiutato tantissimo nelle parodie e anche adesso che torniamo al nostro.

Come riuscite a mettervi d’accordo su scelte artistiche e personaggi? Come unire cinque teste pensanti diverse?

Solo portandoci rispetto. Siamo molto diversi, non è facile, ma cerchiamo sempre di valorizzare la nostra diversità e andare incontro alle criticità ed ai punti di vista distanti. Il rispetto, in 20 anni, è sempre stato il nostro collante.

Il nome è Oblivion perché allontanate i grandi capolavori dall’oblio? O semplicemente perché voi siete indimenticabili?

Non lo abbiamo mai capito. Nasce dal brano di Astor Piazzola. Ma adesso che mi hai dato questa idea risponderò così ai giornalisti! Oblivion perché noi siamo indimenticabili!

E cosa è per voi inobliabile? Il momento della vostra carriera che non dimenticherete mai?

Sono tantissimi. Forse il principale è stato durante il nostro provino per Cats. Saverio Marconi in persona è venuto a dirci: “Che ci fate qua? Voi siete in prima pagina sul Corriere!”. Così abbiamo scoperto che il video de “I promessi sposi in 10 minuti”, in pochissimi giorni, aveva raggiunto un grandissimo pubblico e infinite visualizzazioni.

Avete preso intelligentemente in giro tutto e tutti, letteratura, musica, adesso la religione. Qual è il prossimo progetto? Farete la parodia di voi stessi?

Esattamente, hai centrato l’obiettivo! Con Oblivion Partyci prenderemo in giro, remixeremo e faremo rivivere in chiave più giovane i nostri successi!

Davide ed i restanti 4/5 degli Oblivion vi aspettano al Teatro Vittorio Emanuele, con una Bibbia e tante risate!

scritto da Davide Calabrese, Lorenzo Scuda eFabio Vagnarelli

con gli Oblivion
Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli

musiche di Lorenzo Scuda
coreografie Francesca Folloni
luci Aldo Mantovani
scene e costumi Guido Fiorato

regia Giorgio Gallione

produzione Agidi

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