Si sentono cittadini di serie B. Nelle vie vicine al pilone il periodo estivo è un incubo: “Sotto casa nostra c’è la movida ma non i pass auto per chi abita qui tutto l’anno”
Di Silvia De Domenico
MESSINA – Hanno avviato una raccolta firme e scritto formalmente alla prefetta, al sindaco e ai dipartimenti comunali. Sono i residenti delle vie Fortino, Barresi, Lanterna, Villepreux, Carmona, Cian, De Luca, La Via, Cucinotta, Marco Polo: un centinaio di famiglie che raccontano il disagio di vivere nel posto più bello e trafficato del mondo. Ecco cosa chiedono per affrontare con più serenità il periodo estivo.
Quel luogo ha una bellezza che andrebbe preservata e valorizzata non solo sfruttata.
Spazio alla natura non dico inaccessibile, fruibile, ma sempre in un contesto il meno possibile urbanizzato.
È stata fatta una operazione egregia liberando gli spazi dai resti industriali che la deturpavan.
Sarebbe opera meritoria adesso non occupate nuovamente quegli spazi con opere in calcestruzzo ma restituirgli l’armonia che solo madre natura sa creare e che a Messina è divenuta merce rara.
Gli spazi per i grandi eventi sono altri, meno fragili anche se forse meno belli.
Solidarietà agli abitanti di Torre Faro, che dovrebbe essere oasi di pace e bellezza e non di caos e deturpazione. D’altra parte, mi sento meno tutelata di loro da residente del centro storico, di quella zona a pochi passi da piazza Duomo dove i residenti non hanno neanche diritto al parcheggio gratuito, men che meno a poter tornare a casa in occasione dei sempre più frequenti “eventi” organizzati senza tener conto di una affluenza spropositata rispetto agli spazi disponibili.