il consigliere comunale Felice Calabrò si rivolge alla giunta Basile e all'Amam
“Porre in essere le opportune iniziative, ormai divenute indifferibili, volte a porre rimedio al degrado e all’incuria in cui versa il torrente Badiazza”. Lo chiede il consigliere comunale Felice Calabrò, che si rivolge al sindaco Federico Basile, agli assessori Massimo Minutoli e Francesco Caminiti, al Dipartimento comunale, alla Protezione Civile e all’Amam.
“Da un sopralluogo fatto in questi giorni – dice – ho potuto constatare che nel torrente, vicino alle casette basse di Ritiro, vi è la presenza di una folta vegetazione (erbacce), di materiale inerte, e cosa ancor più grave, è attraversato da liquami/acque nere sversati a cielo aperto. Tutto habitat naturale e privilegiato per animali di ogni specie, nello specifico ratti, topi, blatte, insetti vari e serpenti. La situazione è fonte di gravi problemi igienico sanitari per gli abitanti della zona, ed in particolare per le persone che vivono nelle case limitrofe al torrente. Inoltre, lo sversamento a cielo aperto di liquami/acque nere, considerato l’odore nauseabondo, costringe i concittadini a vivere con le finestre chiuse in un periodo di caldo intenso”.
