La Sicilia è a lutto. Crocetta: "Di lavoro si deve vivere, non morire"

La Sicilia è a lutto. Crocetta: “Di lavoro si deve vivere, non morire”

Rosaria Brancato

La Sicilia è a lutto. Crocetta: “Di lavoro si deve vivere, non morire”

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mercoledì 30 Novembre 2016 - 10:44

Ancora gravissime le condizioni di Fernando Puccio. Ad esprimere cordoglio Crocetta, l'amministrazione Accorinti e l'ex ministro D'Alia. All'Ars osservato un minuto di silenzio prima dei lavori della seduta. La vicinanza dell'amministrazione comunale e della Chiesa

Il giorno dopo è il tempo del silenzio. Anzi della riflessione. Sui perché, sul come si doveva e poteva evitare, sul perché siamo sempre a parlare di sicurezza ma non riusciamo a costruire un sistema che difenda la vita. E’ il giorno del dolore e della riflessione sul dolore e sui lutti che dobbiamo evitare.

Sono ancora gravissime le condizioni di Ferdinando Puccio, ricoverato al Piemonte.

La Sicilia piange Gaetano D’Ambra, 27 anni, di Lipari, secondo ufficiale di coperta, il primo a perdere la vita, ieri pomeriggio, nella cisterna della nave Sansovino. La Sicilia piange Christian Micalizzi, primo ufficiale,di Messina. La Sicilia piange Santo Parisi, operaio di Terrasini.

Oltre a Ferdinando Puccio, ricoverato al Piemonte, c’è il quinto marittimo rimasto coinvolto nell’incidente, ricoverato al Policlinico.

La tragedia poco dopo le 15, quando è scattato l’allarme con la chiamata d’ntervento alle sale operative di Capitaneria di porto e dei vigili del fuoco.

A bordo della nave Sansovino, flotta dell’ex Siremar, cinque marittimi hanno respirato gas nocivi all’interno della cisterna nella quale stavano effettuando operazioni di pulizia. I cinque uomini erano scesi all'interno della cisterna per i lavori di pulitura e lì avrebbero respirato gas mortali. Anche alcuni vigili del fuoco, intervenuti per estrarre i corpi dalla cisterna, sono rimasti intossicati. Le indagini sono affidate alla Capitaneria di Porto di Messina, coordinata dal Comandante Nazzareno Laganà. Il Sostituto procuratore di turno, Federica Rende, ha già aperto un'inchiesta e disposto l’apposizione dei sigilli.

Ma oggi è il giorno della preghiera, per chi non c’è più e per chi lotta per la vita

E’ il giorno della riflessione perché non accada più.

Il governatore Crocetta sarà a Messina nel primo pomeriggio: “Renderò omaggio alle vittime e voglio rappresentare il dolore di tutto il popolo siciliano e per ribadire che di lavoro si deve vivere e non morire. Mi auguro che l’inchiesta possa accertare le responsabilità e rendere giustizia ai morti e alle loro famiglie. Esprimo la mia solidarietà e la mia vicinanza ai familiari, nella consapevolezza che nessuna parola potrà lenire il loro immenso dolore”.

Crocetta, dopo una visita al Policlinico deporrà una corona di fiori al molo “maledetto”, là dove sono morte tre persone ed altre sono rimaste gravemente ferite.

All’Ars è stato osservato, ad inizio seduta questa mattina, un minuto di silenzio per esprimere il cordoglio dell’Assemblea per la morte dei tre operai e la tragedia di ieri.

“In queste occasioni- ha detto il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone- è difficile trovare le parole di conforto per chi è stato colpito da una tragedia. Rivolgo il mio omaggio alla memoria dei caduti, alcuni giovanissimi, ed esprimo la mia vicinanza a quanti lottano tra la vita e la morte. Fermo restando la necessità di controlli sempre più stringenti per il rispetto della normativa in materia di sicurezza mi auguro che le inchieste possano fare luce il prima possibile sulle cause dell’incidente”.

Sulla tragedia è intervenuto anche ‘ex ministro D’Alia: “ Si rimane sbigottiti e addolorati per il gravissimo incidente accaduto sulla nave Sansovino. Alle famiglie delle vittime la mia personale vicinanza e l’augurio di pronta guarigione per coloro che sono ricoverati. La tragedia di ieri ripropone il tema della sicurezza sul lavoro, tema sul quale non bisogna mai abbassare la guardia in un Paese, come il nostro,e in particolare in Sicilia, dove si continuano a registrare ogni anno un numero elevato di morti bianche. Spero che le indagini interne, quelle degli inquirenti e delle forze dell’ordine possano fare chiarezza sui motivi di questa sciagura”.

Anche il sindaco, Renato Accorinti, l'assessore alle Risorse del Mare, Sebastiano Pino, insieme agli altri componenti la Giunta municipale, “esprimono profondo cordoglio e si uniscono al dolore dei familiari delle vittime per quanto accaduto, mentre prestavano la loro opera a bordo della nave “Sansovino” ormeggiata al molo Norimberga. La grande tragedia che ha colpito le rispettive famiglie è motivo di dolore e di sincera commozione per l'intera cittadinanza messinese. Saranno gli esiti dell'inchiesta in corso a stabilire le cause dell'accaduto, ma certamente occorrono nuovi interventi legislativi sulle norme che disciplinano i controlli e la sicurezza dei luoghi di lavoro, con particolare riguardo alle attività che presentano maggiore pericolosità”.

Un messaggio arriva anche dall'amministratore apostolico, mons. Benigno Papa: "Impossibilitato a rendermi presente ieri stesso, appena saputo del tragico incidente, perché fuori sede, insieme a Mons. Giovanni Accolla, Arcivescovo eletto di Messina, desidero esprimere fraterna vicinanza ai parenti delle vittime, assicurare preghiere di suffragio per i defunti e non nascondere l'amarezza e la rabbia perché si continua a morire sul posto del lavoro".

Rosaria Brancato

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