Barcellona, gli attivisti M5S: "Stranezze negli incarichi legali conferiti negli ultimi sei mesi"

Barcellona, gli attivisti M5S: “Stranezze negli incarichi legali conferiti negli ultimi sei mesi”

Giovanni Passalacqua

Barcellona, gli attivisti M5S: “Stranezze negli incarichi legali conferiti negli ultimi sei mesi”

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martedì 02 Febbraio 2016 - 15:51

Il meetup "Amici di Beppe Grillo - Barcellona" ha mosso alcune critiche all'amministrazione: sotto osservazione i conflitti d'interessi tra i professionisti selezionati, i costi degli incarichi e la trasparenza nella loro pubblicizzazione

Numerose critiche sono state rivolte dalle opposizioni all’amministrazione di Barcellona Pozzo di Gotto sul tema degli incarichi legali; alle tensioni durante l’approvazione del regolamento comunale in proposito, si aggiungono adesso le dichiarazioni del meetup “Amici di Beppe Grillo – Barcellona” su quelle che, secondo gli attivisti, sarebbero “stranezze”.

Il primo appunto mosso dal meetup riguarda le incompatibilità di incarico: “All’interno delle delibere di conferimento di incarichi legali è presente una disposizione che obbliga il professionista “a non svolgere, in alcuna sede, attività processuale che possa in qualsiasi modo pregiudicare il Comune di Barcellona”; inoltre, è presente un richiamo alla Legge e al Codice Deontologico Forense (art. 24) atto ad evitare il conflitto di interessi. Il meet-up, a tal proposito, ha riscontrato numerose incompatibilità, riguardanti soprattutto gli avvocati più rinomati del circondario che, in contrasto con le disposizioni di legge, svolgono in alcuni giudizi le difese del Comune, mentre in altri si trovano dalla parte diametralmente opposta, ponendo in essere una situazione di palese conflitto di interessi“.

Gli attivisti continuano chiedendo chiarezza sui costi degli incarichi conferiti: “Mettendo a confronto gli incarichi legali conferiti negli ultimi sei mesi, abbiamo potuto notare che in 89 delibere di conferimento viene indicato un compenso fisso, mentre in 7 è indicato solamente un importo a titolo di acconto. La Corte dei Conti ha sottolineato che “corrisponde a principi di prudenza e di sana gestione finanziaria procedere ad un’attenta pianificazione di bilancio che consenta la determinazione, almeno presunta, delle somme da corrispondere a terzi al fine di adottare i dovuti adempimenti contabili di impegno di spesa e di evitare l’insorgenza di debiti fuori bilancio”. Tanto detto, è chiaro come sia illegittimo conferire un incarico senza preventivarne la spesa totale. I malpensanti potrebbero leggere in tale comportamento una strategia ad hoc per permettere al professionista di turno una parcellazione di importi oltre la media”.

Un’ultima nota riguarda la trasparenza: “Le pubbliche amministrazioni sono tenute a pubblicare sul proprio sito web i relativi provvedimenti completi di indicazione dei soggetti percettori, della ragione dell’incarico e dell’ammontare erogato entro tre mesi dal conferimento dell’incarico e per i tre anni successivi alla cessazione dell’incarico. Tali norme, non specificando la tipologia di incarico professionale assoggettato a quest’obbligo, lasciano spazio di manovra interpretativa ad ogni singola amministrazione, che naturalmente recepirà la disposizione nella maniera ad essa più conveniente. In considerazione del fatto che i conferimenti di incarichi legali gravano sul bilancio comunale per circa 400.000 euro annui, sarebbe opportuno che l’Amministrazione comunale facesse rientrare nell’apposita sezione anche gli incarichi legali, al fine di garantire una maggiore trasparenza; questo avviene già, ad esempio, nella vicina Milazzo”.

Finora gli attivisti barcellonesi non avevano fatto sentire la propria voce sulla questione, ma il meetup ha voluto precisare che non si vuole semplicemente sfruttare una vetrina mediatica: “È importante invece sottolineare che il meet-up, da più di sei mesi, tiene d’occhio l’Albo Pretorio annotando ogni anomalia o ambiguità”. Infine, l’auspicio è che “le compagini politiche comunali, con la partecipazione attiva dei cittadini interessati (magari attraverso la creazione di un tavolo tecnico), trovino il prima possibile un punto di incontro che porti alla stesura del regolamento sul conferimento di incarichi, in modo da risolvere almeno in parte i problemi di cui abbiamo scritto”.

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